Secondo un recente studio effettuato da Forrester Research, nel 2021 utenti e consumatori potranno ricevere email, messaggi e notifiche push a sfondo promozionale in misura decisamente superiore al passato. Sempre più imprese, infatti, stanno puntando su una comunicazione mirata all’acquisto, già dai primi mesi della pandemia.
La ragione è semplice: per le aziende questo è un modo per entrare in contatto con i consumatori, in modo più diretto che in passato, e aumentare le vendite online. Questo a causa dell’emergenza sanitaria che imporrà sempre di più il distanziamento sociale.
Il report di Forrester Research, “Predictions 2021: B2C Marketing”, crede che il numero di messaggi di marketing aumenteranno del 40% il prossimo anno e sarà un modo, per le aziende, per tenere il più possibile agganciati i consumatori, reali e potenziali.
Email e messaggi promozionali già in aumento all’inizio della pandemia
I consumatori hanno cominciato a notare un flusso maggiore di email da brand e altre aziende già nei primi giorni della pandemia. In quel periodo, le aziende erano alla ricerca di un modo efficace e immediato per raggiungere i propri utenti, che non potevano più recarsi nei negozi fisici per fare acquisti.
La curva della pandemia è in risalita ma potrebbe scendere di nuovo, nella primavera 2021: tuttavia, è molto probabile che le aziende continueranno su questa via, inviando agli utenti e ai consumatori offerte, promozioni e comunicazioni di marketing anche nel prossimo anno.
Secondo il report, i brand investiranno maggiormente sulla fidelizzazione dei consumatori già esistenti, che potrebbero avere difficoltà a spendere per un certo periodo di tempo.
Il pensiero che molte aziende e imprese stanno mettendo in atto è che se i clienti non possono più recarsi nei negozi, saranno i negozi ad andare a trovare i clienti. Quale modo più semplice, immediato ed espresso dell’invio di email e messaggi mirati alla promozione di prodotti potenzialmente utili e interessanti per i potenziali consumatori?
Attenzione alle modalità: il rischio spam è dietro l’angolo
Secondo il report, però, questa modalità potrebbe alla lunga stancare e spingere gli utenti ad allontanarsi dai brand, anziché avvicinarsi. Le aziende che già mettono in atto questa procedura, quindi, dovranno rivalutare il tipo di email e messaggi che mandano ai loro clienti, ma soprattutto lavorare sulla quantità, per evitare di essere eccessivi o tacciati di potenziale spam.
Una soluzione, secondo il team che ha effettuato il report, potrebbe essere quella di proporre ai clienti acquisti similari a quelli già effettuati, così da rendere l’aggancio più morbido e meno premeditato.