Il 5G in Italia sta rapidamente prendendo piede.
Rispetto all’Europa, quali sono le nazioni meglio organizzate?
Il report “Global Race to 5G”, condotto lo scorso anno e aggiornato recentemente, mostra dettagliatamente l’attuale situazione della rete, evidenziando le nazioni più avanti a livello di infrastrutture.
Analysys Mason, l’azienda specializzata in ricerca globale, telecomunicazioni, media e tecnologia, ha creato la prima edizione del report “Global Race to 5G”, immortalando lo stato attuale del 5G in previsione del 2020, ovvero l’anno in cui la rete d’ultima generazione dovrebbe diffondersi sul territorio.
Secondo le analisi, nel 2020 esisteranno oltre 80 operatori attivi, sparsi in 40 Paesi nel mondo, in grado di offrire i servizi 5G alla clientela.
Attualmente gli operatori che supportano il 5G sono solo tre, di cui due posizionati in America e uno in Corea del Sud, disponibili esclusivamente in piccole aree, con modalità differenti.
La seconda metà del 2019 vedrà inoltre nascere i dispositivi creati per operare su 5G; gli operatori spingeranno le proprie azioni di vendita verso quella direzione.
L’ultimo aggiornamento del report ha riconosciuto USA, Cina, Giappone e Corea del Sud al primo posto per ciò che riguarda la distribuzione del 5G, seguite da Italia insieme a Regno Unito, Germania e poche altre.
L’italia è quindi in cima al podio, affiancata da USA, Cina, Corea del Sud e Giappone; si posiziona prima di Germania, Francia e Spagna.
Alcune aziende situate in Australia, Francia, Germania, Giappone, Spagna, UK e USA posseggono una strategia 5G nazionale già pianificata.
I governi sono in procinto di stanziare fondi per non lasciarsi sopraffare dalla concorrenza (come Canada, Corea del Sud e Regno Unito), collaborando con diverse aziende per mettere a punto le policy riguardanti la rete 5G.
L’intero report è riassunto in sei indicatori, dove la somma dei singoli punteggi (da 0 a 4) indica il livello di pianificazione del 5G nella nazione. Il punteggio massimo teorico è pari a 24 punti totali.