Promuovere il proprio business legato al mondo del CBD è impegnativo e richiede uno sforzo maggiore per le organizzazioni operanti nel settore.
Anche perché l’associazione diretta tra i prodotti a base di CBD e gli effetti dannosi provocati dalle droghe ha contribuito a costruire una cattiva reputazione attorno a questa fetta di mercato.
Vediamo, quindi, alcuni metodi efficaci per la promozione online dei prodotti CBD.
Google e Facebook Ads
Qualunque azienda che punti a vendere i propri prodotti online deve riuscire a raggiungere i segmenti di utenti interessati. Servizi a pagamento come Google o Facebook Ads permettono di targhetizzare i consumatori e di arrivare direttamente ai potenziali clienti. Creare inserzioni a pagamento da inviare solo a determinati utenti consente di risparmiare tempo e risorse e di indirizzare la comunicazione verso una direzione potenzialmente profittevole.
Organizzazioni nel settore della vendita di prodotti CBD non hanno la possibilità di sfruttare queste importanti funzionalità. Google e Facebook, infatti, bloccano sistematicamente la maggior parte delle inserzioni che promuovono prodotti contenenti cannabidiolo.
Le ragioni alla base di questa scelta risiedono nella cattiva fama che caratterizza questa fetta di mercato. Il CBD o cannabidiolo è infatti un derivato estratto dalla canapa o dalle piantine di marijuana. Nonostante la componente derivante dalla canapa non contenga minimamente THC, questa è comunque associata alla droga e agli effetti allucinogeni.
Ne consegue che le organizzazioni che desiderano promuovere il loro business legato al mondo del CBD devono trovare modalità alternative per pubblicizzare i loro prodotti.
Il potere della condivisione
Le inserzioni a pagamento sono uno strumento importante per arrivare a consumatori promettenti. L’indisponibilità di questo servizio, però, non toglie la possibilità di pubblicare contenuti sulle pagine social. Raggiungere gli utenti condividendo informazioni sui prodotti è essenziale per abbattere le barriere che caratterizzano questo settore. Organizzazioni del mondo del CBD devono sfruttare il social media marketing per comunicare i benefici del CBD al fine di conquistare la fiducia delle persone e migliorare la loro reputazione.
L’informazione è da sempre un potente strumento in grado di cambiare la percezione delle persone. Raccontare il mondo del CBD – esplicitando le differenze tra cannabidiolo e marijuana-, condividere esperienze di chi ha provato personalmente i benefici del prodotto – senza però dare indicazioni medico sanitarie -, deve essere la linea di comunicazione adottata da queste aziende. Solo un medico può prescrivere CBD a scopi terapeutici. Questo non esclude, però, la possibilità di educare sul tema, presentando le potenzialità del cannabidiolo come antiinfiammatorio o i suoi effetti benefici contro insonnia, stress e depressione. Ogni affermazione riportata sulle pagine social, in ogni caso, deve rimandare a fonti ufficiali.
Influencer e Microinfluencer
Raggiungere un gran numero di persone sui social non è però così semplice. Un’azienda che si approccia a questo mondo ma che non ha già alle spalle un seguito importante potrà incontrare alcune difficoltà. Le numerose restrizioni imposte, infatti, limitano le possibilità a disposizione delle organizzazioni per presentare il proprio business e ottenere l’attenzione degli utenti.
Una soluzione per cogliere le potenzialità dei social media, essendo certi di rispettare le linee guida imposte dalle piattaforme, è quella di rivolgersi a influencer e micro-influencer con un seguito più o meno esteso.
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Quest’ultimi si occuperanno di pubblicizzare i prodotti, nel rispetto delle normative imposte, offrendo ai propri follower contenuti educativi e trasparenti.
La possibilità di sfruttare queste “terze parti” è un’opportunità da non sottovalutare per tutte quelle aziende che non godono di un eccellente reputazione. A questo proposito è molto importante scegliere influencer in linea con i valori caratterizzanti dell’organizzazione e con un seguito di persone che rientrano nel target giusto, al fine di non risultare incoerenti da questo punto di vista.
Sito web e posizionamento SEO
Dal momento che le settore del CBD non possono utilizzare servizi a pagamento, dovranno dedicare maggior attenzione nella cura di altri elementi.
Il sito aziendale, in primis, deve essere una vetrina volta a presentare ai consumatori i prodotti e i benefici ad essi associati. Di fondamentale importanza sarà la presenza di un e-commerce ben organizzato, grazie al quale i diretti interessati potranno acquistare comodamente i prodotti in vendita. La proposta di una sezione blog rappresenta un ulteriore strumento di informazione per raggiungere e conquistare la fiducia delle persone: l’idea è quella di proporre articoli informativi che vadano ad approfondire i contenuti affrontati brevemente sui social.
Non potendo puntare sull’inorganico, per promuovere un business nel settore CBD le organizzazioni dovranno lavorare sulle ricerche organiche. A questo proposito è essenziale lavorare sui fattori di posizionamento SEO, intercettando i bisogni dei consumatori e proponendo loro contenuti utili a eliminare dubbi e preoccupazioni. Creare contenuti che vadano a rispondere direttamente alle esigenze delle persone permette di raggiungere potenziali clienti senza ricorrere alle inserzioni a pagamento. Per ottenere risultati concreti, però, occorre del tempo e del personale formato in grado di portare e mantenere il sito in una buona posizione.
Costanza e aggiornamento costante
Promuovere questa tipologia di prodotti è una vera e propria sfida da affrontare con il giusto approccio. Per superarla occorre prendere consapevolezza degli ostacoli caratterizzanti il marketing nel settore del CBD e le difficoltà alle quali si andrà necessariamente incontro.
Per superare le barriere e lo scetticismo nei confronti di questo mercato è essenziale lavorare con costanza e rimanere aggiornati sulle novità: le leggi regolanti la distribuzione e la legalizzazione dei derivati della canapa, infatti, cambiano molto rapidamente. Sono sempre più numerosi i paesi che decidono di accettare la commercializzazione di questi prodotti e, di conseguenza, la promozione degli stessi.
In Italia la situazione rimane per ora invariata, ma questo non toglie che, con il passare del tempo, potrebbero esserci degli sviluppi. Attualmente la censura – da parte di Facebook e Instagram, quest’ultimo di proprietà di Facebook – sui prodotti a base di canapa continua, a tal punto che tanti account vengono segnalati e chiusi dalla piattaforma. I social, infatti, non fanno distinzione tra CBD e cannabis illegale e bloccano le inserzioni su entrambi i temi. Nonostante questo, son state introdotte alcune modifiche al regolamento che hanno costituito un piccolo passo in avanti: le organizzazioni del settore possono promuovere prodotti realizzati da canapa industriale e prodotti non commestibili come oli per il corpo.
Quindi, è arrivato il momento di far decollare il tuo business!
Come promuovere i prodotti CBD online
In conclusione, l’obiettivo delle aziende che desiderano promuovere CBD deve essere quello di costruire una campagna di marketing che punti a educare, informare e responsabilizzare le persone, sfruttando sito, social e tutti gli strumenti di comunicazione a loro disposizione. Solo lavorando con costanza sarà possibile, nel tempo, costruire una reputazione positiva che riconosca le potenzialità dei prodotti a base di CBD.
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