Come aprire un e-commerce: guida 2025

di Mirko Cuneo

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aprire ecommerce

Se vuoi aprire un e-commerce stai seguendo uno dei trend più interessanti per chiunque voglia fare impresa nel 2025. Le modalità di acquisto dei consumatori si evolvono velocemente e, complice la pandemia, il commercio elettronico ha conquistato una fetta di mercato enorme.

Per cui, se vuoi iniziare a vendere prodotti e servizi online sei sulla strada giusta per il successo.

Tuttavia prima di partire con la creazione del sito o con la selezione dei prodotti da inserire in catalogo, ti consiglio di prenderti il tempo giusto per analizzare il tuo progetto e considerare ogni aspetto.

Cosa ci vuole per vendere online? Basta creare un sito internet, no?

Non è esattamente così. Molte persone pensano che la vendita online si limiti alla creazione di un sito, in cui proporre degli articoli o i propri servizi. Ma il commercio elettronico è un modello di business molto più complesso e la realizzazione del sito, sebbene sia una delle fasi principali, non è di certo l’unica.

Per avere chiarezza bisogna prendere in considerazione il target, la tipologia di e-commerce da costruire, gli aspetti burocratici, la gestione del magazzino e l’organizzazione della logistica, i pagamenti, il budget disponibile. Per quanto riguarda la creazione del sito, comprende la scelta dell’hosting e del nome del dominio, le fasi di sviluppo e il marketing.

Ognuna di queste voci incide inevitabilmente sui costi aziendali, che sono il risultato di ogni singolo intervento.

Qui ti spiegherò quali sono i passi concreti da fare per aprire il tuo sito e-commerce e quali sono i costi da affrontare. Partiamo? Se, invece, vuoi agire subito concretamente per la creazione o l’ottimizzazione del tuo e-commerce, clicca il pulsante qui sotto e prenota la tua consulenza personalizzata. Valuteremo insieme le soluzioni più adatte al tuo progetto.

Che cosa si intende per e-commerce

Ad oggi è difficile trovare qualcuno che non abbia mai effettuato acquisti online o che non sappia cosa sia il commercio elettronico. Ma per inquadrare in modo professionale questo modello di business voglio darti una definizione di e-commerce molto più precisa:

e-commerce è l’abbreviazione di electronic commerce, che si traduce in italiano proprio come commercio elettronico. Il termine si riferisce all’acquisto e alla vendita di beni e/o servizi tramite Internet, dove il cliente trasferisce i suoi dati e imposta le modalità per effettuare il pagamento.

Dalle notizie diffuse dall’Osservatorio e-commerce B2c, gli acquisti tramite e-commerce sono saliti del +13% rispetto all’anno precedente, toccando i 54,2 miliardi di euro. Le abitudini dei consumatori si sono ormai trasformate e, nonostante sia tornato il piacere dello shopping nei negozi fisici, la popolazione italiana, nonché mondiale, continuerà a comprare online nel 2025. Le esperienze di acquisto si fanno sempre più ibride e vedono l’affiancarsi dei momenti online a quelli offline.

Quindi, l’online non sta soppiantando il commercio fisico, ma si sta trasformando l’intera esperienza di acquisto dei consumatori che vede percorsi multicanale. Gli utenti possono conoscere un prodotto o servizio online e poi acquistarlo offline, oppure l’esatto contrario. Più sono le opportunità di ingresso verso il tuo business e maggiori sono le tue opportunità di vendita.

crescita della diffusione dell'ecommerce in Italia

I primi scambi online risalgono agli anni ‘90, quando venne venduto il primo CD musicale (due amici si scambiarono un CD musicale di Sting tramite Internet), PizzaHut propose la sua prima pizza large e nacquero quelli che oggi sono i big della vendita online: Amazon, eBay e Alibaba.

Da quel momento il commercio elettronico si è evoluto fino alla creazione di piattaforme, marketplace, infrastrutture, negozi di vendita online sempre più curati e indirizzati a rendere le transazioni semplici, sicure e immediate.

Sebbene il concetto di e-commerce possa essere ridotto ad un modello di business formato da tre soli elementi (venditore – shop online – cliente), nella realtà ci sono moltissimi altri fattori da considerare come ad esempio la logistica, il magazzino, la tipologia di merce venduta. Per questo ora ti spiegherò come riconoscere le varie tipologie di e-commerce.

Vendita online diretta e indiretta

Una delle distinzioni principali nel commercio online è quella tra e-commerce diretto e indiretto, perché ha diverse implicazioni dal punto di vista fiscale, normativo e pratico.

L’e-commerce diretto comprende gli store che trattano beni digitali, quindi, immateriali, e lo scambio si svolge totalmente tramite canali telematici.

Nell’e-commerce indiretto, invece, oggetto della compravendita sono i beni fisici, che vengono venduti online ma consegnati utilizzando canali tradizionali.

Inoltre, il confine tra online e offline è sempre più sottile. Sempre più di frequente capitano  casi in cui il cliente cerca online per farsi un’idea, e poi termina l’esperienza di acquisto presso il punto vendita fisico.

Questa categorizzazione è molto utile anche all’interno dei differenti modelli di business con cui si può vendere online:

  • Business to Consumer (B2C): il B2C segue il modello di vendita più consueto in cui l’azienda propone i propri beni o servizi al consumatore finale.
  • Business to Business (B2B): il B2B indica lo scambio di beni e/o servizi tra aziende.

Un elemento ulteriore per definire il tipo di shop che intendi avviare è la gestione del magazzino, che influisce direttamente sui costi, sulla logistica e sulla tua organizzazione.

Hai mai sentito parlare di dropshipping? Molti marketers optano per questa soluzione perché permette di eliminare completamente i costi del magazzino e le incombenze dovute alla logistica. Nel dropshipping, infatti, è il grossista che spedisce al cliente finale e il venditore deve solo trasmettere il suo ordine, occuparsi della vendita e del marketing.

Dopo aver inquadrato meglio la vendita online, vediamo perché le aziende dovrebbero seguire il trend e avviare il proprio shop online.

Come aprire un e-commerce da zero

Dall’esterno, aprire un sito e-commerce può apparire un’inezia: basta avere uno shop online e iniziare a vendere.

Beh, non è esattamente così. Tra il progetto, l’analisi di mercato e la prima vendita ci sono moltissime fasi che non possono assolutamente essere trascurate.

Quindi, adesso vediamo insieme cosa ci vuole per aprire un e-commerce.

1. Idea e ricerca di mercato

La base di qualsiasi e-commerce di successo è un’idea solida. Pensa a qualcosa che ti appassiona o un prodotto di cui sei un esperto. 

Ecco alcuni suggerimenti per trovare l’idea giusta con cui aprire un e-commerce: 

  • Risolvere un problema: quali problemi affrontano le persone quotidianamente? 
  • Passioni personali: hai un hobby o un interesse che potrebbe trasformarsi in un business? 
  • Analisi delle tendenze: osserva cosa è di tendenza. Strumenti come Google Trends possono mostrarti cosa cercano le persone in questo momento;
  • Competenza: usa le tue competenze o esperienze lavorative per trovare un’idea di prodotto. 

Una volta che hai un’idea, è cruciale verificare se c’è un mercato per essa

Vediamo come condurre una ricerca di mercato efficace:

  • Analisi della concorrenza: chi sono i tuoi concorrenti principali? Scopri i loro punti di forza e di debolezza. Cerca di capire cosa offrono, la loro strategia di prezzo e come puoi differenziarti. Puoi utilizzare strumenti come SEMrush o Ahrefs per studiare i loro siti web e le strategie di marketing;
  • Segmentazione del mercato: identifica chi sono i tuoi clienti ideali. Questo include dettagli come età, genere, reddito, interessi e comportamenti di acquisto;
  • Sondaggi e interviste: raccogli informazioni dirette dai potenziali clienti. Puoi utilizzare sondaggi online, gruppi di discussione o interviste personali per ottenere feedback preziosi;
  • Analisi delle parole chiave: utilizza strumenti come Google Keyword Planner per capire quante persone cercano termini relativi al tuo prodotto e di conseguenza capire qual è la domanda;
  • Valutazione della domanda: Stima la domanda potenziale per il tuo prodotto. Osserva i trend di vendita su piattaforme come Amazon, eBay o altri marketplace per capire se ci sono opportunità di crescita.

A questo punto, puoi decidere come impostare il tuo business. 

2. Piano aziendale

Un piano aziendale è essenziale per trasformare la tua idea in una realtà. Vediamo i principali elementi che dovrebbero essere inclusi nel tuo piano aziendale per aprire un e-commerce:

  • Executive summary: è un riassunto di alto livello del tuo business. Anche se va scritto per ultimo, è la prima cosa che i lettori vedranno, quindi deve catturare l’essenza del tuo progetto. Include la descrizione dell’azienda, il prodotto o servizio, il mercato target e gli obiettivi finanziari; 
  • Descrizione dell’azienda: fornisci una visione dettagliata della tua azienda che comprenda mission e vision, struttura legale aziendale e storia dell’azienda; 
  • Analisi di mercato: l’abbiamo già vista, in questa sezione devi comprendere analisi del settore, analisi del mercato target e analisi della concorrenza; 
  • Struttura organizzativa e gestionale: serve a illustrare chi gestirà l’azienda e come sarà organizzata, quindi team di gestione e struttura organizzativa; 
  • Prodotti o servizi: descrivi in dettaglio cosa venderai e la strategia di sviluppo del prodotto; 
  • Strategie di marketing e vendita: questa sezione è cruciale per mostrare come intendi attrarre e mantenere i clienti attraverso un piano di marketing e una strategia di vendita;
  • Proiezioni finanziarie: mostrano che hai una chiara comprensione delle risorse necessarie per far crescere la tua attività, includi proiezioni di vendita, conto economico e cash flow;
  • Richiesta di finanziamento: se hai bisogno di finanziamenti esterni, questa è la sezione in cui spiegare quanto ti serve e come intendi utilizzare i fondi, attraverso l’importo richiesto, l’utilizzo dei fondi e una strategia di rimborso; 
  • Appendice: include tutte le informazioni aggiuntive che potrebbero essere utili, come i CV del team di gestione, certificati di registrazione aziendale, e qualsiasi altra documentazione rilevante.

All’inizio, per avere ben chiaro cosa vuoi vendere e a chi, potrebbe essere utile creare un Business Model.

3. Struttura legale e registrazione

Stabilire la forma giuridica della tua attività è fondamentale per gestire tutta la parte legale. Le principali opzioni sono:

  • Ditta Individuale: è l’opzione più semplice e comune. L’attività è di proprietà e gestione di una sola persona. È facile da avviare e ha costi di registrazione minimi, ma il proprietario è personalmente responsabile per i debiti dell’azienda;
  • Società a Responsabilità Limitata (SRL): è una forma giuridica che separa i beni personali dai debiti dell’azienda. Ha una struttura più complessa e richiede una documentazione più rigorosa, ma offre protezione legale per i soci;
  • Società per Azioni (SPA): adatta a grandi imprese con molti soci e capitali. Permette di raccogliere fondi attraverso la vendita di azioni, ma ha regolamentazioni molto rigide e costose;
  • Società in Nome Collettivo (SNC): tutti i soci sono responsabili in solido e illimitatamente con il proprio patrimonio. È adatta a piccole attività con pochi soci.

Per aprire un e-commerce e legalizzarlo, devi registrarlo presso le autorità competenti. Ecco i passaggi da seguire:

  • Scelta del nome: assicurati che il nome della tua azienda sia unico e non già registrato (pensa anche al dominio web correlato);
  • Registrazione dell’azienda: contatta la Camera di Commercio locale per registrare la tua attività;
  • Ottenimento del codice fiscale e partita IVA: sono necessari per le operazioni fiscali, la registrazione può essere effettuata presso l’Agenzia delle Entrate;
  • Licenze e permessi: a seconda del tipo di prodotti che vendi, potrebbero servirti licenze specifiche;
  • Registrazione presso i servizi doganali: se prevedi di vendere a livello internazionale, devi registrarti presso i servizi doganali per gestire le importazioni e le esportazioni.

Assicurati di avere un buon sistema di contabilità fin dall’inizio. Puoi farlo tu stesso o assumere un commercialista. 

4. Branding

Il branding è una componente fondamentale del successo del tuo e-commerce. È ciò che rende unica la tua attività e costruisce una connessione emotiva con i clienti. 

Vediamo cosa costituisce il branding:

  • Nome del brand: scegliere un nome per il tuo brand è uno dei passi più importanti. Deve essere facile da ricordare, unico e rappresentativo della tua attività. Assicurati anche che sia disponibile come dominio web per il tuo sito;
  • Logo: è il volto del tuo brand. Deve essere semplice, riconoscibile e adatto a vari supporti (sito web, social media, packaging, ecc.). Investi in un designer professionista, se possibile, per creare un logo di alta qualità;
  • Tono di voce: definisci il tono con cui comunicherai con i tuoi clienti. Può essere amichevole, professionale, scherzoso o formale, a seconda del tipo di prodotto e del pubblico target. Utilizza lo stesso tono di voce nelle comunicazioni sui social media, sul sito e nelle email; 
  • Valori del brand: sono i principi che guidano la tua attività. Possono comprendere sostenibilità, innovazione, qualità, servizio clienti eccellente, ecc. Questi valori devono essere evidenti in tutte le tue azioni e comunicazioni.
  • Estetica visiva: include colori, tipografie, immagini e layout del sito web. Deve rappresentare il tuo brand. Usa una palette di colori che risuoni con i tuoi valori e che attiri il tuo pubblico target.

Ricorda che il branding non riguarda solo l’aspetto visivo, ma anche l’esperienza complessiva del cliente. Dalla navigazione del sito web al packaging, ogni dettaglio deve rispecchiare la tua identità di brand e offrire un’esperienza positiva ai clienti.

5. Sviluppo del sito web

Il sito web è la vetrina del tuo e-commerce: deve incuriosire, essere chiaro e avere una navigazione fluida

La prima decisione riguarda la piattaforma che userai per costruire il sito. In commercio esistono moltissimi software per la creazione di siti e-commerce e non è facile selezionarne uno senza alcuna esperienza. Per questo motivo ti consiglio di rivolgerti a consulenti esperti in e-commerce che sappiano indicarti la piattaforma più in linea con il tuo progetto.

Dopo aver scelto la piattaforma, devi decidere l’aspetto. Ricorda che il tuo e-commerce non deve essere solo bello da vedere, ma anche pratico da usare. Considera questi aspetti:

  • Layout pulito: un layout semplice e pulito facilita la navigazione, evita il disordine e mantieni il focus sui prodotti;
  • Responsive design: il sito deve essere ottimizzato per dispositivi mobili;
  • Velocità di caricamento: assicurati che il tuo sito si carichi rapidamente. Un sito lento può allontanare i clienti. 

L’ottimizzazione SEO è cruciale per attirare traffico organico. La SEO è composta da una buona ricerca di parole chiave, URL amichevoli e contenuti di qualità.

Un altro fattore fondamentale è la sicurezza, per proteggere i dati dei clienti e costruire fiducia. Imposta un certificato SSL e metodi di pagamento sicuri. 

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Prima di lanciare il tuo sito, esegui una serie di test per controllare che i link funzionino, che la navigazione sia semplice e che riesca a gestire molte visite contemporaneamente. 

Una volta lanciato, il lavoro non è finito. Monitora le performance del tuo sito con Google Analytics. Analizza le metriche chiave e apporta miglioramenti continui per ottimizzare l’esperienza utente e incrementare le vendite.

6. Sourcing dei prodotti

Se produci tu stesso i prodotti che vendi, hai il pieno controllo sulla qualità e sul design. Tuttavia, per aprire un e-commerce devi considerare:

  • Costi di produzione: calcola i costi dei materiali, del lavoro e delle attrezzature. Cerca fornitori affidabili di materie prime;
  • Scalabilità: valuta se sei in grado di aumentare la produzione in caso di un aumento della domanda.

Un’alternativa è acquistare prodotti da fornitori o grossisti. Ecco cosa devi fare:

  • Ricerca di fornitori: usa piattaforme o locali fiere commerciali per trovare fornitori;
  • Valutazione dei fornitori: chiedi campioni dei prodotti per valutare la qualità, controlla le recensioni e le referenze dei fornitori;
  • Negoziazione: negozia i termini, inclusi i prezzi, i tempi di consegna e le condizioni di pagamento. 

Una terza via è il dropshipping, dove per aprire un e-commerce non hai bisogno di tenere un inventario. Il fornitore spedisce direttamente al cliente. Questo modello ha pro e contro:

  • Vantaggi: bassi costi iniziali e gestione semplificata dell’inventario;
  • Svantaggi: margini di profitto più bassi e meno controllo sulla qualità e sulla logistica.

Se vendi prodotti artigianali o unici, hai la possibilità di differenziarti dalla concorrenza. Considera di raccontare la tua storia e la tua unicità, oltre a mantenere costante la gestione della produzione. 

Indipendentemente dal metodo di sourcing scelto, considera questi aspetti logistici:

  • Magazzino: hai bisogno di spazio per immagazzinare i prodotti? Valuta l’affitto di un magazzino o l’uso di servizi di fulfillment;
  • Spedizione: definisci i metodi di spedizione che utilizzerai e le relative tempistiche. Valuta l’uso di corrieri affidabili e l’outsourcing della logistica;
  • Gestione delle scorte: utilizza software di gestione delle scorte per tenere traccia dell’inventario e prevenire rotture di stock.

Il sourcing dei prodotti richiede ricerca e valutazione continua. Scegliere il metodo giusto dipende dal tuo budget, dalle tue competenze e dagli obiettivi aziendali. 

7. Gateway di pagamento

La scelta del giusto gateway di pagamento dipende da vari fattori, tra cui le esigenze del tuo business e le preferenze dei tuoi clienti. Alcune opzioni popolari tra cui puoi scegliere sono:

  • PayPal: molto diffuso e riconosciuto a livello globale, offre sicurezza e facilità d’uso sia per i venditori che per i clienti;
  • Stripe: flessibile e potente, ideale per chi ha esigenze di personalizzazione avanzata grazie alle numerose valute e ai metodi di pagamento;
  • Square: particolarmente utile per chi vende sia online che in negozio fisico, grazie alla sua integrazione con i sistemi POS.

Una volta scelto il gateway, devi configurarlo sul tuo sito:

  • Registrazione: crea un account con il provider scelto e verifica le informazioni aziendali;
  • Integrazione: la maggior parte delle piattaforme di e-commerce, come Shopify e WooCommerce, offre integrazioni semplici con i principali gateway di pagamento;
  • Sicurezza: implementa misure di sicurezza aggiuntive, come il protocollo SSL e i controlli anti-frode, per proteggere i dati dei tuoi clienti;
  • Test dei pagamenti: prima di andare live, effettua alcuni acquisti di prova per assicurarti che tutto funzioni correttamente.

Offri diverse opzioni di pagamento per rendere più facile l’acquisto per i tuoi clienti. Ecco alcuni metodi comuni:

  • Carte di credito e debito: Visa, MasterCard, American Express e altre carte di credito sono ampiamente utilizzate e accettate;
  • Portafogli digitali: Google Pay, Apple Pay, PayPal e altri portafogli digitali offrono un’opzione di pagamento rapida e sicura;
  • Bonifico bancario: una buona opzione per acquisti di grandi importi o per clienti che preferiscono non usare carte di credito;
  • Contrassegno: permette di pagare al momento della consegna. 

Ogni gateway di pagamento addebita delle commissioni fisse, per transazione e internazionali per l’elaborazione dei pagamenti.

Assicurati che il gateway di pagamento scelto offra un buon servizio clienti, disponibile in caso di problemi o domande. 

8. Spedizione e logistica

Aprire un e-commerce significa anche trovare un sistema di spedizione adeguato:

  • Spedizione interna: gestisci tu stesso l’imballaggio e la spedizione dei prodotti. È adatta per i piccoli volumi, ma può diventare onerosa man mano che l’attività cresce;
  • Corrieri esterni: collabora con corrieri come DHL, UPS, FedEx o corrieri locali per gestire le spedizioni, che offrono servizi affidabili e possono gestire grandi volumi;
  • Fulfillment center: outsourcing della logistica a centri di fulfillment come Amazon FBA, ShipBob o altre aziende. Loro si occupano di immagazzinamento, imballaggio e spedizione, permettendoti di concentrarti su altre aree del business.

Calcola bene anche i costi di spedizione, considerando le tariffe dei corrieri, l’offerta della spedizione gratuita e i costi della spedizione internazionale se vendi a livello globale. 

Anche l’imballaggio è importante sia per la protezione dei prodotti che per l’esperienza del cliente. Usa materiali robusti e di qualità per proteggere i prodotti durante il trasporto, opta per materiali eco-friendly se possibile. Se vuoi distinguerti, aggiungi un tocco personale con imballaggi brandizzati. 

È molto importante anche tenere traccia dell’inventario per evitare rotture di stock o sovraccarico di merce. Usa software come TradeGecko, Zoho Inventory o altri per monitorare le scorte in tempo reale, generare report e prevedere la domanda. Mantieni sempre una quantità minima di scorte per evitare interruzioni delle vendite. 

I tempi di consegna possono influenzare significativamente la soddisfazione del cliente:

  • Consegna standard vs espressa: offri diverse opzioni di consegna per soddisfare le varie esigenze dei clienti;
  • Tracking delle spedizioni: fornisci ai clienti il numero di tracciamento delle spedizioni per permettere loro di seguire il pacco in tempo reale.

Infine, avere una politica chiara e semplice per i resi è fondamentale per la fiducia dei clienti. Definisci la politica e il processo di reso. 

9. Strategia di marketing

Nel piano di sviluppo della tua attività vanno incluse anche le strategie di marketing e la pubblicità. Come fai a portare utenti sul tuo shop se nessuno sa che esiste?

Prima di tutto, devi conoscere chi sono i tuoi clienti ideali attraverso la segmentazione del mercato che dovresti aver fatto all’inizio e la creazione delle buyer personas, ossia profili dei tuoi clienti ideali. 

Come raggiungere poi il tuo pubblico? Utilizza diversi canali:

  • Social media: usa piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn per creare una presenza forte e coinvolgere i tuoi clienti. Pubblica contenuti regolari e di qualità, utilizza le storie, i video e le dirette per interagire con il pubblico;
  • Email marketing: crea una lista di email e invia newsletter regolari con offerte speciali, novità sui prodotti e contenuti utili, ti aiuterà a lavorare alla lead generation dell’e-commerce;
  • SEO: ottimizza il tuo sito web per i motori di ricerca;
  • PPC (Pay-Per-Click): usa annunci a pagamento su Google Ads e social media per aumentare la visibilità del tuo e-commerce;
  • Content marketing: crea contenuti di valore come blog post, video, e-book e infografiche. 

Collaborare con altri brand o influencer può aumentare la tua visibilità. Cerca partnership con brand complementari per offerte congiunte, concorsi o campagne di marketing.

Controlla sempre le tue attività di marketing per capire cosa sta performando e cosa no:

  • Google Analytics: per monitorare il traffico del sito, le conversioni e altri dati chiave;
  • Metriche di social media: tieni traccia delle metriche sui social media come il coinvolgimento, la portata e i tassi di conversione;
  • A/B testing: sperimenta diverse versioni dei tuoi annunci, email e pagine del sito per vedere quali performano meglio.

Stabilisci un budget di marketing chiaro e allocca le risorse in modo strategico dividendole tra spesa per canale e costi di acquisizione cliente.

 10. Lancio dell’e-commerce

Il lancio del tuo e-commerce è il traguardo che tanto aspettavi. È il momento in cui tutto il tuo duro lavoro diventa realtà. 

Come preparare il lancio? Prima del lancio ufficiale, ci sono alcuni passaggi importanti da seguire:

  • Verifica del sito: assicurati che tutte le funzionalità del sito siano operative. Controlla che i link funzionino, i carrelli degli acquisti siano utilizzabili e i gateway di pagamento siano integrati correttamente;
  • Test dei prodotti: raccogli feedback sui tuoi prodotti da amici, familiari o un gruppo di beta tester per assicurarti che tutto sia perfetto;
  • Stock adeguato: controlla di avere sufficienti scorte per soddisfare la domanda iniziale. 

Crea un’aspettativa tra i potenziali clienti attraverso:

  • Teaser sui social media: condividi anticipazioni sui social media, come immagini dei prodotti, video dietro le quinte e date di lancio, crendo anche hashtag ad hoc;
  • Landing page: crea una landing page sul tuo sito con un conto alla rovescia e una possibilità di iscrizione alla newsletter per ricevere aggiornamenti e offerte esclusive;
  • Collaborazioni: collabora con influencer o blogger per far parlare del tuo e-commerce. Offri loro prodotti da recensire o giveaway per i loro follower.

Arriva il giorno del lancio, come affrontarlo?

  • Evento speciale: organizza un evento di lancio, anche virtuale, con offerte speciali, sconti e promozioni a tempo limitato;
  • Supporto clienti pronto: assicurati di avere un team di supporto clienti pronto a rispondere a domande e risolvere eventuali problemi rapidamente;
  • Monitoraggio in tempo reale: usa strumenti di analisi per monitorare il traffico del sito e le vendite in tempo reale. 

Attenzione! Il lavoro non finisce con il lancio. Raccogli feedback, analizza le metriche e mantieni il catalogo aggiornato. Continua a evolvere e migliorare per soddisfare le esigenze dei tuoi clienti e far crescere il tuo business.

cosa serve per aprire un ecommerce

Quanto costa aprire un e-commerce? 

Una delle domande che mi viene posta più di frequente è proprio “quanto costa aprire un sito e-commerce?”.  Quando si parla di commercio online, tuttavia, non si possono dare dei prezzi fissi né, tantomeno, proporre siti e-commerce un tanto al chilo.

Ogni progetto è unico e va analizzato in maniera accurata per poterne determinare il prezzo.

Ci sono dei costi fissi che possono essere considerati a priori, come quelli relativi alle pratiche burocratiche. Ma tutto il resto delle spese varia a seconda della tipologia di e-commerce che vuoi realizzare, compresi i costi dell’hosting.

Il primo aspetto da valutare sono le caratteristiche del business. Un sito di vendita online, con un catalogo ristretto o, addirittura, un singolo prodotto, ha costi di sviluppo inferiori rispetto ad un progetto che prevede migliaia di prodotti in catalogo. Tuttavia, promuovere un piccolo brand può richiedere un investimento pubblicitario più cospicuo.

Il software per sviluppare il tuo e-commerce è una delle voci che incide maggiormente sul preventivo. Quanto costa aprire un e-commerce, infatti, dipende dal grado di personalizzazione del lavoro.

Il marketing è una voce di costo che spesso si tende a sottovalutare ma che costituisce una delle attività principali affinché il sito e-commerce abbia successo. Nel budget, quindi, va prevista una sezione dedicata alla promozione del sito, da distribuire tra le campagne a pagamento e gli strumenti per la crescita organica del brand.

La scelta dell’agenzia e-commerce è un altro costo da preventivare. Ingaggiare un team di esperti può aiutarti a individuare le soluzioni più performanti, ottenere notevoli risultati e accelerare i tempi per la messa online del sito. 

Quale software scegliere per aprire il tuo e-commerce?

Per i non addetti ai lavori, la scelta del software per la creazione del sito e-commerce può rappresentare un vero problema. In linea di massima, si può ricorrere sia ad una piattaforma open source, come Woocommerce, Prestashop o Magento o sviluppare un software dedicato. Entrambe le soluzioni possono essere performanti e valide, l’importante è che tu sappia valutarle bene in relazione alla strategia del tuo business. Lo sviluppo di un software dedicato richiede più tempo e ha costi elevati ma garantisce una personalizzazione assoluta soprattutto per quanto riguarda le funzionalità. 

Per i CMS open source, invece, i tempi di realizzazione sono più rapidi senza dover rinunciare a funzionalità essenziali. Per i diversi Content Management System, infatti, sono disponibili innumerevoli plugin, che garantiscono un prodotto completo e ideale per ogni tipo di e-commerce.

Come dovresti orientarti nella scelta del software per e-commerce?

In realtà, ognuno ha esigenze diverse e non è possibile rispondere in maniera generica. Prima di arrivare a una soluzione, vanno presi in considerazione tre fattori: 

  • il budget;
  • le esigenze del tuo business;
  •  le tue competenze tecniche.

A seconda della soluzione desiderata, i costi cambiano. In entrambi i casi, per la stesura del preventivo vanno considerati i plugin aggiuntivi, le personalizzazioni, il tipo di design e gli interventi mirati ad offrire un’esperienza utente ottimale.

Vale la pena investire in un sito e-commerce?

C’è tanto lavoro da fare, non lo nego, e anche i costi iniziali potrebbero essere consistenti. Ma ti faccio una domanda: quale sarà il costo e le conseguenze che dovrai affrontare se scegli di non aprire il tuo e-commerce o se ti affidi a chi ti fa un prezzo molto basso che di solito è sinonimo di scarsa qualità?

Prima di tutto, siccome il mondo si sta muovendo verso l’annullamento dei confini tra reale e digitale, se ti manca la parte dell’online rimarrai tagliato fuori. Detto questo, se ti presenti sul mercato con uno strumento che non ti porta risultati la conclusione è che quello che hai fatto non è servito a niente.

Non voglio spaventarti, non si tratta di un obiettivo impossibile da raggiungere, anzi! Il lavoro è assolutamente fattibile ma devi assicurarti di farlo con le persone giuste. Ci sono alcune agenzie che sono fin troppo care, ma altre che propongono prezzi esageratamente bassi. Facendo due conti mi chiedo io stesso come possano sostenere l’impresa e, considerando che il costo degli strumenti e delle piattaforme non cambia, l’unica cosa su cui possono risparmiare è la prestazione professionale.

Concorderai con me che non c’è niente di più controproducente che affidarsi a persone che non sono affidabili e che non potranno supportarti nel momento del bisogno. Tutto ciò che devi fare è solo scegliere i giusti collaboratori.

Quindi, per tornare alla domanda principale se vale la pena investire in un e-commerce. La risposta è sì, ma nel modo corretto.

Perché ti serve avere un e-commerce ottimizzato

Sai perché le persone comprano online? Dalla comodità al risparmio, alla vastità di opzioni disponibili, la febbre dell’e-commerce si diffonde per molte ragioni e un imprenditore lungimirante non può assolutamente ignorare questa situazione.

Negli anni scorsi, la vendita online ha avuto un forte sviluppo proprio per i vantaggi che offriva ai consumatori costretti a stare in casa, conquistando anche le persone più scettiche. Oggi, nonostante la situazione si sia molto allentata e si possa andare ovunque per fare acquisti, l’abitudine a fare clic per avere un prodotto si è sedimentata e continua ad essere una modalità di acquisto apprezzata.

Se i consumatori sono avvantaggiati dall’e-commerce, è vero che anche i venditori traggono enormi vantaggi dall’aumento delle transazioni online.

Chi ha già un negozio fisico e riesce a integrarlo con il sito e-commerce non fa che accrescere le proprie opportunità di vendita, conquistando una nuova fetta di clienti e offrendo un servizio ulteriore ai clienti già acquisiti.

Mentre, per i commercianti che si occupano esclusivamente di vendita online, vendere prodotti e servizi online ha costi di avvio e gestione molto più bassi rispetto a quelli del negozio fisico, inoltre non comporta gli stessi rischi economici nelle fasi iniziali.

Senza tenere conto che un sito e-commerce permette di raggiungere un mercato potenzialmente enorme (come ti ho detto prima, sono circa 2,14 milioni le persone che comprano online) senza nessun limite geografico.

Insomma un negozio online può vendere a chiunque e in ogni parte del mondo. E per quanto riguarda le tempistiche, le consegne vengono effettuate in tempi rapidi, senza creare attese fastidiose per i clienti.

Un business online, però, può avere successo solo se viene preso sul serio. Il sito e-commerce deve essere ottimizzato, così da avere prestazioni ottimali e offrire una customer experience di qualità.

Come si gestisce un e-commerce

Pensi davvero che chiunque possa gestire un e-commerce? O che sia un’attività molto semplice e intuitiva?

Purtroppo devo rivelarti un segreto: gestire un negozio online è un’attività complessa che richiede numerose competenze e skill trasversali.

È chiaro che ci troviamo di fronte a un business redditizio e dalle enormi potenzialità di guadagno. Ma per raggiungere certi livelli è importante dedicarsi pedissequamente a tutti gli aspetti che riguardano la vendita online.

Come dicevamo poco fa, innanzitutto va preparato il business plan, dal quale dovrebbero emergere i punti salienti del tuo progetto: il tipo di prodotto/ servizio che intendi vendere; la struttura dei costi da sostenere; la tua idea imprenditoriale; le vendite e i ricavi.

Se sei un produttore o hai già un negozio fisico, aprire un e-commerce potrebbe essere un’evoluzione naturale del tuo business. Ma se devi avviare un’attività da zero e stai cercando di comprendere la tipologia di prodotti da proporre, il discorso cambia. 

I venditori inesperti si fanno ingannare dai prodotti facili oppure cercano inserire in catalogo qualsiasi tipo di articolo. Un assortimento troppo vasto ma disomogeneo può inficiare la tua brand image e avere ripercussioni sul tuo fatturato.

Tra gli aspetti da non perdere mai di vista c’è la gestione finanziaria dell’azienda. Aprire un e-commerce vuol dire valutare i costi dei prodotti, organizzare la logistica, fare un piano di marketing accurato.

Una figura preziosa a cui rivolgersi prima di aprire un e-commerce è l’e-commerce manager, un professionista in grado di creare una strategia di business, gestire un team e organizzare le attività principali per far decollare il tuo sito di commercio elettronico. Nel caso in cui tu non abbia esperienza o competenze, ti consiglio di farti aiutare nella progettazione del tuo negozio online proprio da un e-commerce manager.

Le figure professionali correlate al commercio online

Il commercio elettronico è un settore articolato che, oltre all’e-commerce manager, richiede competenze di vario tipo in ambito digital.

Nella fase iniziale, chiaramente, c’è bisogno di qualcuno che possa strutturare il sito e dargli una veste grafica adeguata. E le figure a cui puoi affidare questi compiti sono il graphic designer, il creative director e il web designer. In particolare, al reparto grafico spetta la parte relativa all’estetica del sito, mentre i web designer (sviluppatori, amministratori di sistema, user experience expert) lavorano all’usabilità del sito e alla sua funzionalità.

La vendita online è un business che richiede una grandissima attività di analisi. In genere, ci si rivolge ad un web analyst per analizzare le performance del sito e pianificare le strategie future e i possibili correttivi da mettere in atto.

Per portare traffico sul sito, poi, è indispensabile avere un piano di digital marketing. Le figure coinvolte in questo ambito sono, in particolare, il web marketing strategist, il SEO specialist, il SEM specialist, il copywriter, il social media manager.  Grazie agli interventi dei singoli professionisti è possibile lavorare sia sul traffico organico che sul traffico a pagamento, in modo che il sito possa raggiungere un maggior numero di utenti in target con il brand.

Infine, per il corretto funzionamento del sito e-commerce è necessario rivolgersi a un category manager. Quest’ultimo crea e cura le schede prodotto, si occupa del catalogo digitale e definisce la pricing policy. 

Apri il tuo e-commerce e inizia a vendere

Il commercio elettronico offre moltissime opportunità per fare impresa, sia alle aziende che già vendono offline, sia agli imprenditori che intendono approcciarsi a nuove attività.

Come abbiamo visto, avere un sito e-commerce qualsiasi non basta per attirare clienti e iniziare a generare un fatturato con molti zeri. Per ottenere risultati succulenti è necessario avere un progetto ben strutturato e svilupparlo nel migliore dei modi.

Questo significa sbrigare le pratiche burocratiche e affidarsi a consulenti affidabili e competenti nello sviluppo e nella promozione di siti e-commerce.

Il costo per aprire un sito e-commerce non è standard, così come non può esserlo un progetto di successo. Ogni aspetto va valutato tenendo conto dei tuoi obiettivi e di quali sono i passi da fare per raggiungerli.

Se hai bisogno di altri consigli sul tuo progetto di vendita online, contattami per una consulenza. Metterò a tua disposizione la mia esperienza e valuteremo insieme come raggiungere i tuoi obiettivi.

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Mirko Cuneo

Aiuto aziende e professionisti a potenziare il proprio business, in modo che possano aumentare i propri guadagni, clienti e la rispettabilità del proprio brand.

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