Disinteresse, tendenza a deresponsabilizzarsi, flussi di lavoro lenti e ambiente lavorativo svilente sono segnali espliciti della mancanza di proattività sul lavoro.
Ma è possibile cambiare una situazione simile? Come si può migliorare il proprio atteggiamento e quello dei propri collaboratori?
Voglio darti una notizia positiva: lavorando sul proprio modo di approcciarsi alle situazioni è possibile fare un salto di qualità enorme e la chiave di volta di tutto questo si chiama proattività.
L’atteggiamento proattivo sul lavoro può essere considerato uno strumento vincente per gestire il lavoro con i propri collaboratori, per individuare nuove opportunità di crescita e per organizzare il lavoro in maniera strategica.
Si tratta di una delle caratteristiche più richieste nel mondo del lavoro poiché unisce empatia, dedizione all’azienda, spirito d’iniziativa, voglia di fare e di incidere positivamente sull’ambiente circostante.
Certamente, è essenziale che la proattività sul lavoro sia accompagnata da un buon set di competenze. Ma, mentre una competenza si può acquisire, l’atteggiamento proattivo va coltivato in chi ha già una propensione innata a metterlo in atto o desidera implementare le proprie soft skills.
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Nei paragrafi successivi approfondiremo il concetto di proattività sul lavoro e ti mostrerò quali vantaggi può dare un atteggiamento proattivo all’interno di un’azienda.
Qual è il significato di proattività?
Attenzione al cambiamento, atteggiamenti anticipatori e auto-iniziativa sono tutti termini che descrivono efficacemente il significato di proattività. In genere, la proattività è una qualità che si evince particolarmente nei luoghi di lavoro, dove si parla specificatamente di proattività sul lavoro.
Ma esattamente cosa significa essere proattivi?
Per comprendere meglio il significato di proattività possiamo riflettere su due aspetti in particolare:
- i comportamenti che vengono intrapresi per raggiungere un obiettivo;
- la consapevolezza e la responsabilità sulle attività svolte.
In azienda, un lavoratore proattivo è colui o colei che interviene di sua spontanea iniziativa per migliorare una situazione, per risolvere un problema o per facilitare il flusso di lavoro, proprio e dei colleghi. Si tratta di una persona che ha la piena consapevolezza di poter intervenire all’intervenire sulla sua sfera di influenza. E lo fa seguendo i propri obiettivi o i bisogni dell’organizzazione.
La proattività sul lavoro fa parte della lista delle soft skills, ossia una competenza trasversale che, assieme a creatività e capacità di adattamento, facilita e anticipa la risoluzione delle problematiche sui luoghi di lavoro.
Non a caso, tra gli esempi di proattività troviamo sempre persone tempestive e capaci di rispondere in maniera immediata alle esigenze aziendali. Velocità di reazione che non mette comunque a rischio l’efficacia dell’intervento.
Per riconoscere una risorsa proattività basta valutare il suo apporto al benessere aziendale, la sua voglia di partecipare e dare un contributo reale all’organizzazione. In genere, le persone proattive riescono a lavorare in autonomia, trovano sempre qualcosa da fare, sono risolute e arricchiscono con contributi personali i compiti assegnati. Non si fermano davanti a nulla e sono sempre pronte a cercare una soluzione sfruttando il pensiero strategico.
Si tratta decisamente di una qualità preziosa che può fare la differenza all’interno dell’organizzazione.
Perché è importante la proattività sul lavoro?
Sostengo sempre che ogni manager dovrebbe avere un atteggiamento proattivo e, nello stesso tempo, scegliere persone proattive da inserire all’interno del proprio team.
Una visione lungimirante e la percezione di ciò che “bolle in pentola” già prima che sia sul piatto, infatti, permette di affrontare qualsiasi tipo di problematica in maniera più consapevole. O addirittura di prevenire situazioni sgradevoli prima che si manifestino.
Muoversi prontamente aiuta a risparmiare tempo, ridurre i danni e destinare le risorse ad altro.
D’altro canto, oltre alla percezione delle problematiche, chi ha un atteggiamento proattivo si rende velocemente conto delle opportunità che offre il mercato, delle caratteristiche positive degli altri e riesce a sfruttare tutto ciò a vantaggio dell’azienda.
Se dovessi riassumere i vantaggi di essere proattivi ti direi che:
- si trovano soluzioni più facilmente perché c’è una maggiore apertura alla sperimentazione e alle idee nuove;
- c’è una maggiore concretezza e questo fa sì che si raggiungano risultati migliori;
- diminuiscono i tempi di reazione, fattore che fa guadagnare tempo e risparmiare denaro;
- una persona proattiva stimola anche gli altri a lavorare di più e meglio.
I benefici di un atteggiamento del genere si vedono sia nell’ambito lavoro che personale. Il proattivo, infatti, si sente soddisfatto perché sa di non essere un mero esecutore ma una persona che influenza fortemente la realtà che la circonda.
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Differenza tra essere reattivi e proattivi
A questo punto voglio farti notare una sottile differenza che c’è tra proattività e reattività. Spesso si tende a confondere i due termini, pensando che la capacità di rispondere velocemente ad una sollecitazione rientri automaticamente tra gli atteggiamenti proattivi.
In realtà, si tratta di comportamenti ben diversi che ruotano intorno al concetto di responsabilizzazione:
- la persona proattiva tende ad assumersi alcune responsabilità per scelta personale, senza che vi sia nessuna costrizione o accadimento a stimolarla;
- la persona reattiva, al contrario, preferisce deresponsabilizzarsi e agire solo in risposta a una condizione esterna.
Dunque, ciò che costituisce un impegno per una persona reattiva, al contrario rappresenta una sfida per il lavoratore proattivo, che ama impegnarsi e dare il proprio contributo all’ambiente che lo ospita.
Solitamente, a caratterizzare un individuo proattivo c’è l’intraprendenza e la consapevolezza di poter influire positivamente sull’azienda e sugli altri collaboratori attraverso le proprie azioni e il proprio modo di fare.
Chi sceglie la via della reattività, invece, si siede ad aspettare e a guardare gli eventi, cercando di evitare ciò che non lo riguarda o non impatta direttamente sulla sua persona. In questo modo non si hanno responsabilità e qualsiasi accadimento può essere imputato a influenze esterne.
Quali sono i comportamenti proattivi sul lavoro?
Non nego di essere una persona che apprezza fortemente la proattività sul lavoro. I lavoratori proattivi, infatti, hanno un forte senso di responsabilità nei confronti dell’azienda e si impegnano per il benessere collettivo, portando interi reparti a livelli superiori. In genere, queste persone hanno anche l’attitudine alla leadership e sono le migliori a cui delegare attività impegnative.
Ma come si riconosce una persona proattività? Quali sono gli atteggiamenti che mostrano proattività sul lavoro?
Di solito, la persona proattiva non agisce con l’obiettivo di mostrarsi agli altri o per ottenere benefici in cambio. Si tratta di un comportamento silenzioso che viene messo in atto solo per l’attitudine migliorare la situazione in cui si è coinvolti. D’altro canto, però, il proattivo è colui che rischia di sbagliare più degli altri a causa del suo atteggiamento attivo, ma non desidera nascondere i suoi errori. Anzi, il forte senso di responsabilità emerge anche dal saper ammettere di aver sbagliato.
L’ascolto attivo fa parte della personalità proattiva poiché, curando la comunicazione è più semplice dirimere controversie e conflitti all’interno del team di lavoro. La capacità di comunicare va di pari passi all’ascolto attivo ed è altrettanto importante: durante l’ascolto si raccolgono informazioni e si entra in contatto con l’altro, quando si esprimono i propri pensieri si facilita la crescita dell’intero team.
La proattività sul lavoro si evince anche dalla visione a lungo termine e dalla versatilità. Il proattivo sa che deve crearsi un piano alternativo senza soffermarsi a una visione ristretta della realtà.
Ma è possibile migliorare la propria proattività? Certo che sì e ti spiego come fare.
Come essere proattivi a lavoro?
La proattività sul lavoro è una qualità che va allenata e messa in atto giorno dopo giorno. Cominciando a lavorare seriamente su questo aspetto, in breve tempo ti sentirai un buon manager o un collaboratore più completo e gratificato.
Immagino che, a questo punto, tu voglia sapere su quali aspetti concentrarti per essere proattivi sul lavoro. Ecco alcuni consigli per migliorare la produttività, propria e del team di lavoro, attraverso la proattività.
Cura la comunicazione
La comunicazione è alla base del flusso di lavoro. Per assicurarti che ogni task sia portata a termine in maniera corretta devi esprimerti in maniera chiara, senza il rischio di fraintendimenti. E viceversa, devi essere anche disponibile all’ascolto dei tuoi dipendenti e dei tuoi colleghi: solo attraverso il confronto possono emergere eventuali criticità e/o opportunità all’interno dell’azienda.
Collabora con gli altri
La proattività sul lavoro si manifesta anche nelle relazioni con gli altri membri dell’organizzazione. Un leader proattivo è pronto alla condivisione di idee e coinvolge gli altri nelle attività che sta portando avanti.
Non chiude la porta del proprio ufficio ma è a disposizione di ogni membro dell’azienda per migliorare le relazioni e affrontare le criticità.
Gestisci il tempo
Imparare a gestire il tempo in maniera efficiente permette di lavorare meglio e massimizzare le attività. Ma per farlo bisogna imparare a delegare e a concentrarsi sugli obiettivi, stabilendo quali siano le priorità.
Pianifica attività e obiettivi
La proattività sul lavoro va di pari passo con la lungimiranza. Ciò significa che devi guardare al futuro organizzando le attività in maniera strategica.
Per prima cosa stabilisci gli obiettivi aziendali e personali entro un lasso di tempo ben definito e poi pianifica le diverse attività. Ricorda che gli obiettivi devono essere SMART, ossia specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e con tempistiche stabilite.
Fai attenzione opportunità e criticità
Comportarsi con proattività sul lavoro vuol dire anche fare attenzione al tuo settore di riferimento e cercare opportunità nuove per migliorare le performance aziendali. Parlo di modelli di business innovativi, di macchinari più performanti o di nuove aree in cui investire.
Allo stesso modo, un leader proattivo dovrebbe valutare con anticipo le problematiche che potrebbero emergere in alcune situazioni, e mettere in atto dei correttivi per prevenirle.
Esempi di proattività sul lavoro
Ma cosa significa in concreto essere proattivi sul lavoro?
Affinché il concetto sia più chiaro, ti faccio alcuni esempi di proattività sul lavoro.
Di fronte ad un imprevisto è inutile restare ad attendere un intervento esterno. È necessario muoversi di conseguenza, contattando un consulente adatto o sbloccando la situazione senza la paura di conseguenze. Da un imprevisto può sempre nascere una nuova opportunità.
Se le attività non procedono come si deve, ad esempio, si possono snellire i passaggi superflui, in modo che l’azienda risulti più agile.
Di fronte a una nuova idea, da qualunque parte arrivi, bisogna essere ricettivi e attenti. Questo dimostra rispetto per l’altro e offre opportunità di crescita.
Nel caso in cui i dipendenti siano frustrati o insoddisfatti, un leader proattivo si mette all’ascolto, cercando di disinnescare i conflitti e lavorare sulle ragioni del malcontento.
Come migliorare la proattività
Andando alla ricerca di informazioni ed esempi di proattività sul lavoro hai fatto un passo importante per te stesso e la tua azienda. Ma ora è importante che tu inizi davvero ad applicare questo atteggiamento nel lavoro e nella vita.
Se vuoi che il tuo business sia solido e cresca è necessario che tu sia il primo a investire in ciò che fai e che sappia consolidare le tue intuizioni. Per tagliare il traguardo, devi prefissarsi degli obiettivi reali e muoverti per raggiungerli. Non lasciarti andare ad un atteggiamento passivo o reattivo.
La responsabilità è il fulcro della proattività ed è il momento che tu sappia fartene carico.
Essere proattivi sul lavoro è una vera e propria sfida, ma non è di certo impossibile, né sgradevole. Anzi, implica comportamenti positivi che possono soltanto portare a nuove opportunità: ascolto, concentrazione, attenzione alle novità, collaborazione, miglioramento nella gestione del tempo.
Io sono sicuro che tu possa affrontare questo cambiamento.
Se desideri gestire in maniera proattiva la tua azienda o vuoi aiutare i tuoi collaboratori a essere più proattivi sul lavoro, contattami per una consulenza di coaching. Farsi affiancare da una persona più esperta è una grande opportunità e può essere il tuo primo passo per lavorare in maniera proattiva.