Crediti insoluti in azienda: i consigli su come gestirli nel 2024
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La gestione dei crediti insoluti in azienda è una delle problematiche principali con cui, prima o poi, ogni imprenditore si trova letteralmente a fare i conti. Qualsiasi attività, infatti, seppur bene avviata e con un fatturato florido inevitabilmente incontrerà clienti che pagano in ritardo o che, addirittura, non saldano le fatture emesse.
Ma come puoi sostenere una situazione simile? Che conseguenze possono provocare i crediti insoluti?
In un momento storico in cui la recessione rappresenta uno degli scenari più probabili è essenziale che tu sia pronto ad affrontare una mancanza di liquidità a causa degli insoluti. Le casse aziendali, infatti, vengono alimentate dalle riscossioni dei crediti da parte dei clienti che, se tardano a pagare, possono interferire con l’intero andamento del tuo business.
A livello pratico, una fattura non pagata nei termini previsti si trasforma in un credito insoluto. Che non si traduce solo in una minore disponibilità economica simile a quella causata da una mancata vendita. Quando il cliente ha già usufruito del tuo servizio/prodotto, il saldo della fattura va a chiudere il cerchio: alimenta i flussi di liquidità necessari per pagare i tuoi fornitori e i tuoi dipendenti, e garantisce che la macchina continui a funzionare.
E se pensi il problema non ti riguardi, sbagli. Te lo dico per esperienza: bisogna imparare a prevenire e gestire l’insolvibilità del credito perché gli insoluti sono realtà e, al primo cliente che non paga, ne seguono sempre altri.
Nella guida di un’azienda è necessario avere una visione ampia e imparare a prevenire eventuali problematiche. Se vuoi accelerare i tempi, contattami subito per una consulenza personalizzata, ti aiuterò a valutare eventuali criticità e a essere pronto a qualsiasi evenienza.
Nell’articolo ti spiego come evitare gli insoluti e non essere travolto da una crisi di liquidità.
Cosa sono i crediti insoluti?
Nel mondo del business è molto comune che il pagamento non coincida con la data di emissione della fattura. In genere, durante la vendita si concorda un pagamento dilazionato o il saldo della fattura dopo un periodo di tempo stabilito. Soprattutto quando l’investimento è ingente, infatti, si tende a dare maggior respiro al cliente in modo che possa ottemperare all’impegno economico preso. Fa parte delle strategie per aumentare i guadagni: non importa che il saldo venga pagato immediatamente, quello che conta è che il cliente si senta nella condizione più favorevole per affrontare l’investimento.
Le somme di denaro da incassare vengono considerate crediti commerciali – una sorta di salvadanaio – e costituiscono una voce attiva in bilancio.
Tuttavia, la distanza tra un credito commerciale al credito insoluto è breve. Basta che il tuo cliente si trovi in difficoltà e non paghi entro la data stabilita perché cambi la situazione.
Non può succedere proprio a me. Perché i miei clienti non dovrebbero pagare?
In realtà può accadere a tutti. Il tuo cliente potrebbe avere una mancanza di liquidità o difficoltà finanziarie che non gli permettono di rispettare gli accordi. Oppure ha deciso di non pagare. Fatto sta che la problematica legata alla gestione dei crediti insoluti ricade proprio su di te.
Cosa succede in caso di credito insoluto in azienda?
Quando il cliente non paga l’impatto si fa sentire sia sul bilancio che sul cash flow aziendale. Come imprenditore, infatti, sei costretto a coprire gli oneri sostenuti per la gestione del servizio che hai fornito o per la realizzazione del prodotto. E nella maggior parte dei casi, tra anticipo dei costi dei materiali e le spese amministrative, non si tratta di cifre irrisorie.
Una delle conseguenze più probabili è che potresti avere un rischio di liquidità anche tu, ritrovandoti a girare nella ruota come un criceto.
Il peggio, però, è che le spese a tuo carico non costituiscono solo una mancanza di denaro nell’immediato ma comportano anche perdite economiche successive. Per la gestione della liquidità aziendale, infatti, potresti essere costretto ad accedere a un prestito o a pagare interessi bancari.
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Per cercare di recuperare le somme insolute, molti imprenditori si rivolgono a un legale specializzato nel recupero crediti. E non c’è bisogno che ti spieghi cosa comporti in termini economici.
Al dispendio di denaro, poi, va a sommarsi anche il tempo. Le pratiche legali possono richiedere mesi e non è detto che la situazione si risolva in maniera favorevole per il creditore.
Purtroppo, nel frattempo i clienti che non pagano potrebbero aumentare, andando a minare le basi economiche dell’azienda.
Crediti insoluti nello stato patrimoniale
A questo punto è essenziale che tu sappia come affrontare la questione dei crediti insoluti nello stato patrimoniale.
Nel momento in cui i crediti commerciali si trasformano in crediti insoluti come vanno inseriti in bilancio?
Partiamo dall’assunto che i crediti insoluti possono interessare qualsiasi tipo di azienda. Di questa realtà si tiene conto a livello fiscale per quanto riguarda la redazione del bilancio aziendale. In tal caso si parla di valore di realizzo di un credito che viene stimato prendendo in considerazione i fattori che potrebbero effettivamente modificarne l’importo: sconti, riduzioni, ricorso al giudice, modifiche all’importo della fattura.
A questo proposito, hai mai sentito parlare di accantonamento di liquidità?
Si tratta di un concetto fondamentale per capire come si amministra un’azienda.
Affinché il bilancio aziendale sia coperto, la legge stabilisce che l’azienda accantoni una somma destinata a coprire i crediti insoluti nell’esercizio successivo.
Insomma, devi essere previdente e tutelare il tuo business, mettendo da parte del denaro da inserire nel fondo di svalutazione del credito (fondo rischi e oneri) per far fronte ad eventuali criticità dovute ai crediti insoluti.
Se per i crediti insoluti in generale c’è la possibilità che tu possa ottenere il pagamento posticipato o parziale, non valo lo stesso per una fattispecie particolare, i crediti inesigibili. Sappi che nel caso in cui il debitore muoia, il credito cada in prescrizione o ci sia stata una transazione a saldo e stralcio non c’è nessuna possibilità che tu recuperi il tuo denaro. I crediti inesigibili rappresentano una perdita sui crediti e vanno cancellati dal bilancio.
Crediti insoluti e liquidità aziendale
L’obiettivo primario di qualsiasi imprenditore è quello di arrivare all’autofinanziamento della propria azienda. Ciò vuol dire che se viene a mancare la liquidità aziendale è il caso che tu inizi a preoccuparti seriamente per il benessere della tua azienda.
Se i clienti non pagano le fatture, infatti, l’azienda sarà costretta a trovare altre fonti di liquidità. E questo, alla lunga, potrebbe rivelarsi estremamente gravoso: i prestiti bancari hanno costi di gestione alti; ma l’intervento di un investitore esterno può cambiare totalmente gli equilibri aziendali.
Con il tempo, quindi, i crediti insoluti possono avviare una crisi di liquidità, con tutto ciò che ne consegue: ammanchi a livello contabile e difficoltà nel pagare fornitori, dipendenti e creditori.
Tuttavia, mentre a livello di bilancio aziendale è possibile dedurre le perdite o ricorrere al fondo di svalutazione del credito, la mancanza di denaro può influire in modo talmente negativo sul cash flow aziendale da creare danni pesanti all’azienda.
Come ridurre e gestire i crediti insoluti
La liquidità di cassa legata al pagamento delle fatture, e non a finanziamenti esterni, rappresenta la linfa vitale della tua azienda. Quando viene meno perché i clienti ritardano i pagamenti o non saldano le fatture è il momento in cui la solidità del tuo business vacilla.
Spesso, a ridosso di una crisi di liquidità, non è facile intervenire con successo.
In genere, per gestire i crediti insoluti la prima mossa è inviare solleciti al cliente, invitandolo a pagare.
Ma non è certo che i solleciti di pagamento possano dare risultati.
E allora che fare?
Altre opzioni sono il ricorso alla via stragiudiziale o giudiziale, l’affidamento della gestione del credito a società specializzate o lo smobilizzo tramite società di factoring.
Tuttavia, non sempre queste soluzioni sono premianti.
Per esperienza ti dico che, per affrontare i crediti insoluti, bisogna lavorare innanzitutto sul contratto, creando una documentazione legale valida e chiara. Inoltre, ti suggerisco di mettere in piedi una vera e propria strategia per ridurre i crediti insoluti.
Non pensare che sia impossibile, anzi. Creando una relazione forte con il cliente e impostando il lavoro in maniera personalizzata puoi evitare gli insoluti o preservare la tua azienda dal rischio di una mancanza di liquidità aziendale. E in questo posso aiutarti io attraverso un percorso di coaching mirato. Contattami per una consulenza e ti spiegherò le tecniche più efficaci per relazionarti con il cliente ed evitare gli insoluti.