16 esempi di feedback positivi e negativi per i propri dipendenti
10 minuti
Motivare, congratularsi con il personale e allo stesso tempo esternare osservazioni poco piacevoli sull’operato, non è affatto facile.
Se sei a capo di un team, piccolo o grande che sia, lo saprai bene!
Dirigere un gruppo di lavoro significa non solo adoperarsi per raggiungere gli obiettivi aziendali, ma anche trovare la chiave giusta per approcciare e comunicare in maniera efficace. Specialmente quando si ha la necessità di lasciare un feedback negativo.
Gli imprenditori più emotivi possono lasciarsi sopraffare dalle emozioni, desistendo. In questo modo il feedback non viene rilasciato e il dipendente rischia di non essere mai corretto. Al contrario, un imprenditore di pugno, particolarmente autorevole, può rischiare di utilizzare una comunicazione tagliente, fino a creare tensioni nel team.
Ecco, in questo articolo voglio insegnarti a fare questo: dare feedback positivi e negativi ai tuoi dipendenti, in maniera corretta.
Grazie all’utilizzo di tecniche di comunicazione efficace, ti guiderò fino a capire cosa dire e cosa non dire quando si rilascia un giudizio ai dipendenti. Ma soprattutto, ti spiegherò come parlare, così da risultare professionale e allo stesso tempo empatico.
Con piccoli accorgimenti, saprai rilasciare feedback capaci di spronare, correggere e indirizzare verso la giusta strada i tuoi collaboratori.
Cos’è un feedback?
Partiamo dalle basi e cominciare a chiarire cosa si intende per “feedback”.
Il termine “feedback” deriva dalla combinazione di due parole inglesi:
Feed= alimentare
Back= indietro
Questa coppia di parole suggerisce, quindi, un’azione di “ritorno”. Un modo per dare nutrimento a qualcuno o a qualcosa in relazione ad un’azione già compiuta. Il feedback, pertanto, non dovrebbe essere inteso come un semplice voto, ma come un’opportunità di fornire valore aggiunto, miglioramento e crescita.
Quando si fornisce un feedback positivo o negativo, è bene che contenga elementi costruttivi e informativi, che possano aiutare il dipendente a crescere e a diventare la migliore versione di se stesso.
Detto questo, capirai che affermazioni generiche come “Ottimo lavoro!” o “Lavoro pessimo!“, mancano del nutrimento necessario per far crescere il destinatario del messaggio.
Delle caratteristiche specifiche di un buon feedback, parleremo meglio nei prossimi paragrafi. Intanto posso dirti che un feedback efficace dovrebbe essere sempre:
- Costruttivo: per alimentare la crescita del dipendente
- Chiaro: così da essere facilmente compreso
- Fondato: deve basarsi su fatti realmente accaduti usati come esempio
- Utile: deve poter portare ad una crescita del dipendente
- Tempestivo: deve avvenire entro tempi utili per poter essere colto e sfruttato
- Regolare: deve essere costante nel tempo
Insomma, i feedback positivi e negativi devono essere visti come degli alleati. Degli strumenti di sviluppo e di crescita sia per i singoli individui che per le organizzazioni nel loro insieme.
Sebbene possano risultare indelicati e a volte scomodi, se usati correttamente, possono contribuire significativamente al progresso professionale dell’azienda.
L’importanza di dare feedback a dipendenti e collaboratori
Fare orecchie da mercante sul posto di lavoro, non ha mai fatto crescere nessuno. Esattamente come rimproverare senza motivazione e senza contribuire alla crescita del personale.
Non è possibile dirigere un team senza saper formulare feedback positivi e negativi, e ora ti spiego il perché!
Il feedback efficace non solo riconosce e incentiva i comportamenti positivi, ma offre anche l’opportunità di correggere e migliorare quelli negativi.
Il feedback positivo, ad esempio, riconosce e rinforza i comportamenti performanti e vincenti dei dipendenti. Quando i lavoratori ricevono un feedback che rispecchia il loro impegno, la loro creatività o la loro capacità di problem-solving, si sentono valorizzati e motivati a continuare a svolgere un ottimo lavoro. Questo tipo di feedback contribuisce a creare un clima di fiducia e apprezzamento all’interno dell’ambiente lavorativo, migliorando la soddisfazione e il benessere.
Il feedback negativo, invece, fornisce l’opportunità di correggere comportamenti o performance non adeguati. Quando i dipendenti ricevono un feedback negativo, hanno l’opportunità di crescere professionalmente. Questo tipo di feedback può sembrare più scomodo, ma è essenziale per prevenire problemi futuri e guidare i dipendenti verso il successo.
Attraverso la ricezione di feedback positivi e negativi, regolari e dettagliati, i dipendenti hanno l’opportunità di identificare le loro aree di forza e di debolezza, nonché di ricevere orientamenti su come migliorare le proprie competenze e abilità. Questo non solo aiuta i dipendenti a progredire nella propria carriera, ma contribuisce anche al successo complessivo dell’azienda, poiché i lavoratori diventano sempre più competenti e motivati.
So che con molta probabilità, arrivati a questo punto, ti domanderai: “Sì hai ragione. Ma come faccio a rilasciare un feedback negativo senza offendere e a dare un feedback positivo, motivando nella maniera giusta?”
Scopriamolo nelle prossime righe…
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Come dare un feedback efficace positivo o negativo
Oltre a capire cosa dire quando si rilascia un feedback positivo o negativo, è bene sapere come parlare. Cruciale, quindi, è la modalità di rilascio del feedback.
La forma e il tono con cui viene fornito il feedback possono influenzare notevolmente la percezione e la reazione del destinatario, incidendo sulle relazioni interpersonali, sulla motivazione e sul clima generale all’interno del gruppo di lavoro.
Prima di tutto, è essenziale adottare un approccio costruttivo e orientato al miglioramento quando si fornisce feedback. Questo significa concentrarsi sui comportamenti o sulle prestazioni anziché sulla persona stessa. Sono da evitare, invece, i giudizi personali.
Invece di utilizzare un linguaggio accusatorio o negativo, è consigliabile adottare un tono di voce calmo, obiettivo e non emotivo.
Inoltre, come già accennato in precedenza, è importante fornire feedback in modo tempestivo e regolare. Ritardare il feedback può rendere meno efficace l’intervento correttivo e può far perdere di significato la situazione che ha generato il feedback.
Fornire feedback regolarmente, invece, aiuta i dipendenti a mantenere un orientamento verso gli obiettivi e a migliorare costantemente le proprie prestazioni.
Un’altra componente fondamentale durante il rilascio di feedback positivi e negativi, è l’ascolto attivo: segno di apertura alla comunicazione bidirezionale. L’ascolto attivo consente di comprendere meglio le esigenze del dipendente, facilitare la ricerca di soluzioni, stimolare senso di fiducia e di collaborazione.
Un altro elemento da considerare è la personalizzazione del feedback positivo o negativo. Ogni dipendente è un individuo unico con forze, debolezze e stili di apprendimento diversi. Pertanto, è importante adattare il feedback alle esigenze e alle preferenze di ciascun dipendente.
Infine, è importante fornire feedback in un contesto appropriato e privato, lontano da distrazioni o interruzioni. Questo crea un ambiente sicuro e rispettoso in cui il dipendente può ricevere feedback senza sentirsi esposto o giudicato pubblicamente.
Le caratteristiche di un ottimo feedback
Abbiamo già accennato a quelle che devono essere le caratteristiche di base di un feedback sul posto di lavoro, ma in questo paragrafo voglio affrontare l’argomento in maniera dettagliata.
Un feedback costruttivo ed efficace, deve essere sempre ben comprensibile. La chiarezza del feedback è fondamentale affinché il messaggio sia compreso pienamente dal destinatario, evitando ambiguità e fraintendimenti. Un feedback basato su fatti concreti, inoltre, fornisce una base solida e credibile per la valutazione delle prestazioni, consentendo al dipendente di comprendere esattamente quali comportamenti o azioni stanno contribuendo al suo successo o al suo insuccesso.
L’utilità del feedback risiede, inoltre, nella sua capacità di guidare il dipendente verso il miglioramento, fornendo suggerimenti pratici e consigli su come sviluppare le proprie competenze e abilità. Infine, la regolarità del feedback assicura che il processo di apprendimento e sviluppo sia continuo nel tempo, contribuendo così alla crescita professionale del dipendente.
Dal punto di vista pratico, invece, un buon feedback non contiene generalizzazioni come “mai” o “sempre”, in quanto sono termini assoluti che non rispecchiano la realtà. Non devono essere mai presenti, inoltre, dei paragoni con altri colleghi. Il feedback è personale e il confronto tra lavoratori non è mai di aiuto.
Il feedback efficace, inoltre, non contiene accuse. Non punta mai il dito, anzi è comprensivo ed offre sempre una possibilità di miglioramento, senza mai giudicare.
Un buon feedback, infine, contiene idee dalle quali prendere spunto, così da migliorare e automotivarsi.
8 esempi di feedback positivo
Vediamo ora come rilasciare un feedback positivo in maniera corretta, così da stimolare il dipendente a proseguire nel suo miglioramento, senza accontentarsi del punto in cui è riuscito ad arrivare:
1. “Complimenti per l’eccellente lavoro svolto nel completare quel progetto. Hai dimostrato grande impegno e competenza.”
2. “Apprezzo molto la tua capacità di problem-solving e la creatività che hai mostrato nel trovare soluzioni innovative alle sfide che abbiamo affrontato.”
3. “Grazie per il tuo costante impegno e dedizione al lavoro. La tua energia positiva e la tua volontà di fare la differenza sono davvero apprezzate.”
4. “Hai dimostrato un’eccellente capacità di collaborazione e di lavoro di squadra. Il tuo contributo ha reso possibile il successo del nostro progetto.”
5. “Il tuo atteggiamento proattivo e la tua volontà di assumerti responsabilità aggiuntive sono stati notevoli. Continua così!”
6. “Mi ha colpito molto il tuo impegno nel migliorare continuamente le tue competenze e la tua volontà di ricevere feedback per crescere professionalmente.”
7. “Hai dimostrato un’eccellente capacità di adattamento alle nuove sfide e di mantenere la calma anche sotto pressione. Il tuo lavoro è stato eccezionale.”
8. “Voglio farti i complimenti per la tua capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace con i colleghi e con i clienti. Hai un grande talento nelle relazioni interpersonali.”
Questi esempi di feedback positivi sono formulati in modo chiaro e specifico, riconoscendo le azioni e le qualità positive del dipendente e incoraggiandolo a continuare a eccellere nel proprio lavoro.
8 esempi di feedback negativo
Ecco il tasto dolente di molti datori di lavoro: il feedback negativo.
Ma niente paura, vediamo subito come affrontarlo in maniera empatica e costruttiva.
Ad esempio, anziché dire “Hai fatto un errore grave”, si potrebbe dire “C’è la possibilità di migliorare ancora in quest’area, so che puoi farcela”.
La senti la differenza in queste parole?
Oppure:
1. “Ho notato che ci sono state alcune difficoltà nel rispettare le scadenze ultimamente. Possiamo lavorare insieme per migliorare la gestione del tempo?”
2. “Alcuni clienti hanno espresso preoccupazioni riguardo alle informazioni ricevute durante le fasi del progetto. Possiamo discutere su come migliorare l’efficacia della comunicazione?”
3. “Ho notato alcuni errori nelle ultime presentazioni. Possiamo incontrarci per identificare le aree in cui è possibile migliorare?”
4. “So che la tua partecipazione alle riunioni non è sempre attiva. Possiamo trovare modi per aumentare il tuo coinvolgimento durante queste sessioni?”
5. “Ho notato difficoltà nel gestire situazioni di conflitto. Possiamo pianificare un training specifico su questo argomento?”
6. “Alcuni clienti hanno segnalato problemi con la qualità del servizio. Possiamo discutere su come arrivare a garantire un servizio di alta qualità?”
7. “Ho notato che ci sono state alcune inesattezze nei report. Possiamo lavorare insieme per assicurarci che i documenti siano sempre accurati e completi?”
8. “Ho notato una mancanza di iniziativa nell’affrontare nuovi progetti. Possiamo discutere su come possiamo motivarti e supportarti nel prendere iniziative?”
Anche in questo caso, il feedback aiuta a fornire al dipendente una via di uscita dall’errore. Il tutto senza giudicare o criticare e offrendo opportunità di sviluppo e crescita professionale.
Un miglior rapporto porta a migliori risultati
Instaurare un rapporto positivo e costruttivo con i dipendenti e i collaboratori non è solo un atto di buona gestione delle risorse umane, ma è anche una strategia vincente per il successo aziendale.
Ecco perché le tecniche di comunicazione efficace sono fondamentali per dirigere un team.
Quando i dipendenti si sentono apprezzati, rispettati e supportati, sono più propensi a dare il massimo e ad impegnarsi nel loro lavoro. Inoltre, una relazione solida e positiva tra i leader e i membri del team favorisce un clima di fiducia e supporto reciproco, che permette di affrontare le sfide aziendali in modo più efficace e di trovare soluzioni innovative.
Per ottenere i migliori risultati possibili, è essenziale investire nel coaching e nello sviluppo dei leader aziendali. I manager e i dirigenti che possiedono competenze di leadership efficaci sono in grado di guidare e ispirare i loro team, creando un ambiente lavorativo positivo e stimolante che favorisce l’eccellenza e il successo.
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