Il nuovo obiettivo di Google è quello di ripulire l’interfaccia utente, presentando una pagina dei risultati di ricerca visivamente più ordinata e minimalista.
A tal fine, la società sta sperimentando un importante cambiamento: la rimozione di URL dai risultati di ricerca. Attualmente Google non ha rilasciato dichiarazioni al riguardo.
Fino a questo momento, l’URL ottenuto dal risultato di ricerca appariva sotto il collegamento principale collegato al sito Web.
Questa nuova funzionalità, se confermata, rappresenterà un cambiamento piuttosto radicale. La modifica non influirà sulle procedure di ottimizzazione, anche se renderà tuttavia più confusa la classifica dei risultati ottenuti dalle ricerche.
Quali sono i contro? C’è chi afferma che, rimuovendo il nome del dominio dai risultati di ricerca, sarà più facile per i siti di phishing ingannare gli utenti. Gli esperti affermano che se la situazione dovesse degenerare, Google sarà costretto ad abbandonare la modifica.
Se i siti di phishing riusciranno a trovare un metodo per sfruttare la mancanza di domini nei risultati di ricerca, avranno la chance di indurre le persone a divulgare password, carte di credito e informazioni sensibili all’interno di siti malevoli.
Quali sono i pro della modifica? I “domini di alto livello moderni” otterranno più clic, poiché gli utenti non saranno più in grado di cliccare rapidamente, non potendosi più basare sull’affidabilità percepita dell’URL.
In conclusione, la “guerra agli URL” di Google, in particolare nel contesto di AMP, permetterà alla società di controllare il web e il modo in cui i contenuti saranno monetizzati.
Per monitorare meglio la situazione, Google sta tentando di convincere i siti Web a pubblicare versioni di pagine studiate per ingannare i browser, mostrando domini e URL reali, come se il contenuto arrivasse dai proprietari, quando in realtà proviene dalla cache di Google server.