Facebook Pay e Google Cache sono gli innovativi servizi finanziari del mondo Web. Che fine faranno le banche tradizionali? Cosa dobbiamo aspettarci?
Facebook e Google sono ufficialmente entrati nel mondo dei pagamenti digitali, il settore finanziario è divenuto l’ultima grande frontiera per i colossi tecnologici.
Grazie a questa mossa, entrambe le società potranno diversificare la gamma dei servizi offerti, raccogliendo enormi quantitativi di dati. Ciò significa, in parole povere, che entreranno a 360 gradi nella vita degli utenti.
Come funziona Facebook Pay? Lo strumento può essere utilizzato in tutte le app del gruppo (inclusi Instagram e WhatsApp) per effettuare acquisti o scambiare piccole somme di denaro tra contatti. L’opzione è già disponibile in USA (l’Italia dovrà attendere).
Per utilizzarlo è sufficiente inserire i dati della propria carta di credito e selezionare il metodo di pagamento. Lo storico degli acquisti resta memorizzato nell’app; in caso di problemi è possibile chiedere aiuto all’assistenza in chat.
“Facebook Pay semplificherà numerose procedure create appositamente per gli utenti. Pagare tramite l’app, effettuare donazioni e scambiare denaro diverrà un gioco da ragazzi” – spiega Deborah Liu, vicepresidente marketplace & commerce di Facebook.
“Tutte le informazioni di pagamento resteranno sicure e protette; Facebook Pay sfrutterà un elaborato sistema crittografato dei dati sensibili, con efficaci attività di monitoraggio anti-frode.”
Lo strumento supporterà un PIN aggiuntivo, i dati biometrici attraverso la rilevazione dell’impronta digitale e il riconoscimento facciale. Facebook Pay collaborerà con Visa, Mastercard e PayPal.
Google Cache è invece il nuovo servizio finanziario di Big G. che verrà lanciato entro la fine del 2020. Sarà gestito da Citigroup e Stanford Federal Unione di Credito.
Funzionerà come un classico conto corrente, con cui sarà possibile effettuare depositi, trasferire soldi e chiedere prestiti. Il tutto avverrà esclusivamente online.
Anche in questo caso, la privacy resta la preoccupazione principale per gli utenti, nonostante le numerose rassicurazioni da parte del portavoce della società.
Con Cache, l’azienda di Mountain View potrebbe infatti avere accesso alle informazioni finanziarie di milioni di utenti sparsi in tutto il mondo.
Facebook e Google non sono i primi colossi tecnologici ad interessarsi al settore finanziario: Apple utilizza da tempo il servizio Apple Pay; Uber ha lanciato Uber Money, un ecosistema digitale finanziario creato per gli autisti.
In Cina, i giganti tecnologici come Alipay e WeChat hanno ormai monopolizzato il sistema finanziario del Paese, trasformandosi nei sistemi di pagamento più utilizzati dagli utenti.
Il mondo finanziario digitale sostituirà definitivamente le banche tradizionali? Al momento la risposta è no. Le società tecnologiche sono interessate al patrimonio informativo (ovvero i dati degli utenti), non alle transazioni in sé.