Facebook è da tempo sotto il mirino di tutti, con crescenti preoccupazioni che coinvolgono la sicurezza degli utenti e la qualità dei contenuti ospitati sulla piattaforma.
Non sono poche le aziende che si dichiarano scontente per le tattiche pubblicitarie messe in atto da Facebook.
Molti temono che l’algoritmo di newsfeed, in costante evoluzione, stia deviando la fiducia dei clienti. Non solo, i nuovi criteri di targeting peggiorano la situazione, causando la perdita di guadagno.
Facebook ha ormai perso il supporto del pubblico più giovane (che preferisce piattaforme come Instagram e TikTok); è inoltre previsto un calo degli utenti in nazioni come Giappone e Paesi Bassi.
Nonostante l’innegabile perdita di popolarità del network, alcuni restano fedeli a questa superpotenza sociale. Le piccole imprese, in particolare, utilizzano con soddisfazione gli strumenti di targeting avanzati, creando nuovi annunci digitali sul mercato globale della pubblicità.
Gli inserzionisti non sono ancora disposti a gettare la spugna con Facebook. Dovranno tuttavia procedere con cautela, possibilmente attraverso percorsi alternativi.
Il Rapporto pubblicitario di Facebook per il 2021 sottolinea alcuni punti cruciali che aiuteranno le aziende ad affrontare con efficacia la futura transizione.
1. L’azione normativa, come l’ammenda di 5 miliardi di dollari approvata dalla Federal Trade Commission, svolgerà un ruolo fondamentale nell’eliminazione delle pratiche di overtargeting..
2. L’arrivo delle nuove opzioni di accesso (come Touch e Face ID), porterà gli utenti ad abbandonare il login delle app tramite Facebook, per timore di mettere a rischio le informazioni personali.
3. Alcune aziende come Curology, sposteranno il proprio traffico su Instagram. Facebook troverà nuovi escamotage per agevolare le società ed evitare la perdita di utenti.
4. Facebook continuerà ad esistere per molto tempo. Nonostante ciò, i clienti e gli inserzionisti dovranno prestare massima attenzione, costruendosi una “rete di salvataggio”.