LinkedIn ha confermato l’introduzione della propria versione di Stories, presto disponibile per tutti gli utenti del social.
Come spiegato da Pete Davies di LinkedIn:
“Le storie sono apparse per la prima volta su Snapchat; altre piattaforme come Instagram e Facebook, le hanno adottate poco dopo. Si sono diffuse per una buona ragione: offrono un modo rapido e divertente per condividere aggiornamenti. Non devono essere perfette come nel feed o collegate per sempre al proprio profilo.
Abbiamo già imparato molto sulle opportunità offerte dalle Storie nel contesto professionale. Il sequenziamento del formato per esempio, è ottimo per condividere momenti chiave di eventi lavorativi e meeting.
Lo stile narrativo a schermo intero semplifica la condivisione di suggerimenti e trucchi, utili per lavorare meglio“.
La società testò la prima versione di Storie nel 2018, dedicata esclusivamente alle università.
Lo strumento, chiamato “Student Voices”, venne distribuito agli studenti americani per migliorare le interazioni e le condivisioni universitarie.
“Abbiamo notato che un’intera generazione di utenti sta crescendo con le Storie; facilitano le conversazioni con un formato semplice e disimpegnato, a schermo intero” – aggiunge Davies.
Questa tipologia di condivisione funzionerà bene anche per LinkedIn? Come sempre non mancano le critiche; tuttavia, gli esperti si dichiarano entusiasti.
Forse non tutti gli utenti LinkedIn apprezzeranno la novità. L’introduzione delle Stories darà una svolta alla piattaforma, formando la prossima generazione di iscritti.
Presto potremo condividere Storie su Snapchat, Instagram, Facebook, YouTube e LinkedIn.
Anche Twitter si sta muovendo verso la stessa direzione, tramite l’acquisizione di Chroma Labs, azienda specializzata in contenuti per Storie.
Le tendenze parlano chiaro: le Storie sono amate dagli utenti più giovani. Si sentono a loro agio nel pubblicarle, non provano ansia da “numeri”, like e follow. E’ del tutto normale che i social network puntino proprio su questo format.