Google lavorava da tempo per rendere l‘indicizzazione mobile-first il comportamento predefinito del suo motore di ricerca.
Con questa impostazione, Google Search utilizzerà principalmente i contenuti mobili di una pagina per creare l’indice di ricerca e il posizionamento.
La società introdusse l’iniziativa per la prima volta nel 2016. Come recentemente annunciato, entro settembre 2020 diverrà il comportamento predefinito per tutti i siti.
Dopo alcuni test, Google ha cominciato ad utilizzare l’indicizzazione mobile-first per oltre la metà delle pagine Web mostrate nei risultati di ricerca (ad oggi circa il 70%).
La maggior parte dei siti è finalmente pronta per accogliere il nuovo sistema. Occasionalmente, tuttavia, verranno eseguite scansioni del sito desktop con il tradizionale Googlebot.
Ciò significa che i proprietari dei siti Web, assisteranno nei prossimi mesi ad un probabile aumento della scansione da parte di Google.
Ciò accadrà poiché la società utilizzerà due diversi crawler:
- uno si identificherà con l’user-agent dello smartphone mobile;
- l’altro assomiglierà alla versione di Chromium per desktop.
La maggior parte dei siti avrà uno switch piuttosto semplice. Se esporrai i dati strutturati solo sul sito desktop, e non sui dispositivi mobili, dovrai mobilitarti per attivarli entrambi.
Google raccomanda inoltre di non utilizzare URL per dispositivi mobili separati (a causa di problemi riscontrati negli anni, sia dai motori di ricerca che dagli utenti).
I webmaster possono consultare la Search Console di Google per controllare lo stato delle pagine e verificare la situazione dei propri siti Web.