L’emergenza Coronavirus sta impattando in modo negativo sull’intero sistema economico mondiale. Eppure esiste un settore che non conosce crisi: si chiama e-commerce.
Triboo conferma la teoria, comunicando un’improvvisa crescita delle vendite (pari al 17%) registrata nelle ultime settimane sugli store online. L’Italia resta quindi attiva, il mercato e-commerce appare in continua evoluzione.
Il Gruppo esperto nel settore digitale e quotato sul mercato MTA, lavora da ormai due settimane in smart working, garantendo massima sicurezza ai propri collaboratori.
I dati gestionali di Triboo hanno evidenziato un importante aumento di transazioni in e-commerce, superiore del 25% rispetto ai risultati registrati durante lo scorso Esercizio.
Tutte le transazioni online avvenute tra 21 il febbraio e il 4 marzo 2020 (periodo che coincide con l’arrivo della pandemia), hanno infatti evidenziato una crescita del 17% per il GMV (commercio elettronico).
Triboo lavora costantemente con i propri partner per offrire soluzioni utili in questo periodo particolarmente difficile. In generale, le attività di digital marketing hanno segnato un aumento del 24% nei primi due mesi del nuovo decennio.
Le testate editoriali del Gruppo sono cresciute del 22% in più (rispetto all’anno precedente) per ciò che riguarda gli utenti raggiunti, e del 21% per le pagine viste.
Ottimi anche i risultati di Blogo.it, con una crescita dell’83% in termini di utenti raggiunti e del 65% per pagine visualizzate.
“L’analisi dei dati riguarda l’Italia e il resto del mondo. La situazione drammatica e l’invito (sempre attivo) di restare a casa, stanno provocando l’inevitabile calo del mercato al dettaglio.
Il settore e-commerce crescerà esponenzialmente, trasformandosi in una preziosa risorsa. Il nostro compito è quello di garantire le migliori soluzioni possibili.
Sulla base di queste riflessioni, abbiamo deciso di allargare l’offerta dei nostri servizi. Offriamo pacchetti agevolati per realtà ancora poco digitalizzate, che in questo momento necessitano di grande supporto” – spiega Marco Giapponese, Direttore Generale del Gruppo Editoriale.