Outbrain ha condotto una ricerca approfondita che analizza il numero delle installazioni e la durata reale del rapporto tra utenti e brand.
Ottenere dei download durante il coronavirus è semplice; gli utenti sono spesso a casa, hanno tempo libero a disposizione. Ma cosa accadrà in futuro?
In questo particolare periodo storico, molti di noi scaricano app anche per pura curiosità, o addirittura noia.
Recenti statistiche confermano un significativo aumento dei download di app tra marzo e aprile, in particolar modo incentrati su shopping, streaming, giochi, fitness e videoconferenze ed elearning.
I dati raccolti appaiono quindi positivi; ciò che non conosciamo però, è il reale coinvolgimento che si propaga tra gli utenti.
Outbrain evidenzia anche la diminuzione del prezzo per i download, che va dal 33% in meno per le app educative, fino al 46% in meno per le app di fitness e salute.
E’ inoltre importante considerare l’aumento del Life Time Value, pari al 30% in più per le app verticali (come il gioco d’azzardo).
I contenuti meritano invece un discorso a parte: il 53% dei marketers intervistati ritiene che inviare l’utente direttamente all’app store sia più efficace. Il 43% preferisce indirizzarlo ad una pagina di contenuti.
Tramite l’utilizzo di strumenti di targeting mirati, i brand possono raggiungere il pubblico giusto e massimizzare la redditività per ogni nuovo iscritto.
Non sappiamo come andrà in futuro; i consumatori continueranno ad adattarsi durante la pandemia? Ciò potrebbe variare per sempre l’utilizzo delle app così come oggi lo conosciamo.
I dati raccolti mostrano infine inaspettate sorprese. Alcune app di dating, come Tinder per esempio, anziché registrare una diminuzione dell’attività a causa del distanziamento sociale, hanno registrato un aumento del 20% sulle conversazioni in app.
I single della città si sono quindi adattati ad un panorama sociale differente; i marketer devono fare altrettanto, mantenendo lo stesso passo con gli utenti e le loro nuove abitudini di vita.