Per evitare la disinformazione, Facebook sta pensando al silenzio elettorale. Le attesissime elezioni presidenziali americane si terranno il prossimo novembre. A tal proposito, Facebook sta valutando di vietare la condivisione di annunci politici.
Il social media non ha ancora confermato la notizia. La proposta è tutt’ora in discussione. I dettagli ufficiali arriveranno con il tempo.
Il possibile silenzio elettorale imposto da Facebook, è stato pensato per contrastare le pubblicità ingannevole, con l’intento di tutelare gli utenti da possibili fonti fuorvianti.
Il tentativo di proteggere gli elettori prima dell’Election day è indubbiamente lodevole.
D’altro canto però, la totale assenza di marketing politico, potrebbe influire negativamente sulle campagne pro-elezioni, le quali cercano di invogliare i cittadini ad andare a votare.
Anche i candidati alla presidenza subirebbero in tal caso limitazioni poco incoraggianti. Verrebbero infatti privati di strumenti utilissimi (quali i social network) per rispondere, discutere o presentare progetti agli elettori.
Il possibile blocco degli annunci politici è un passo azzardato. Fino ad ora, Facebook non aveva mai imposto alcun controllo sulle campagne elettorali. Il progetto ha sollevato critiche e opinioni contrastanti.
D’altronde, come dichiarato da Alex Stamos, ex dirigente della sicurezza di Facebook, gli annunci politici portano pochi guadagni alla società. La loro sospensione (per qualche giorno), causerebbe perdite del tutto irrilevanti.
Il blocco sugli annunci politici potrebbe infine avvantaggiare solo chi possiede somme di denaro idonee per gestire coperture mediatiche tradizionali.
“A chi state pensando?” conclude Stamos ironicamente, riferendosi con sarcasmo all’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America.