Le misure adottate per far fronte all’emergenza sanitaria hanno letteralmente messo in ginocchio l’economia (italiana, sì, ma anche mondiale). E se a fare un passo indietro è anche un colosso come The Swatch Group, azienda svizzera famosa in tutto il mondo per i suoi orologi, allora forse è il caso di farlo tutti quanti, quel passo indietro, e chiedersi cos’è che sta succedendo, nel mondo.
A quanto pare, The Swatch Group è in crisi: il primo semestre del 2020 è stato chiuso con una perdita di 308 milioni di franchi svizzeri (più o meno 287 milioni di euro). Nel 2019, lo stesso semestre aveva portato un fatturato di 415 milioni.
È, in assoluto, la prima chiusura in rosso della multinazionale svizzera, che non ha mai perso un colpo in questi anni, non ha mai registrato una perdita.
Una crisi economica annunciata (e imprevedibile)
Il CEO di The Swatch Group (titolare anche di Tissot, Rado, Omega e Longines), Nicholas Hayek, sta provando altre strade, rivalutando la sua rete distributiva dopo la crisi: durante il lockdown Swatch ha ordinato la chiusura di 260 attività commerciali e l’organico è diminuito del 6,5% rispetto a Dicembre 2019.
Come recita una nota redatta da Swatch nei giorni scorsi:
“Le misure pubbliche adottate in tutto il mondo per contrastare la pandemia hanno inferto un duro colpo al gruppo a partire da febbraio 2020. Nella maggior parte dei Paesi sono stati varati lockdown completi, il che ha comportato la chiusura forzata con punte fino all’80% di tutti i punti vendita al dettaglio a livello mondiale (propri e di terzi)”.
A salvarli dalla bancarotta, in parte, è stato l’e-commerce, che durante il lockdown non si è mai fermato. Anzi, ha contribuito a tenere in piedi una parte di economia anche grazie all’acquisizione di nuovi clienti.
Buone notizie dal mercato cinese
La quarantena è stata un duro colpo per tutti: le misure sanitarie di distanziamento sociale sono state fondamentali, ma è innegabile che porterà a una delle crisi economiche più difficili della nostra storia contemporanea.
Le buone notizie, però, ci sono e ci fanno ben sperare. Dopo la crisi nera dei mesi scorsi, The Swatch Group ha registrato, tra maggio e giugno, una ripresa più che positiva nel mercato cinese: ripresa, questa, che potrebbe ribaltare le carte in tavola per la seconda metà del 2020.
Guardare avanti (e in positivo)
Non è facile rimanere lucidi e positivi, davanti a questa crisi così diffusa. Mai come oggi bisogna tenere duro, stringere i denti e farsi forza: il peggio, forse, deve ancora arrivare ma come ogni crisi che si rispetta ci sarà sicuramente una fase di ripresa, probabilmente anche nel breve termine. E se The Swatch Group ha dimostrato che unendo le forze ci si può rialzare dopo una crisi, magari c’è un po’ di spazio per nutrire la nostra speranza.