Nel cercare di cavalcare l’onda del successo di tutti i social network più famosi del mondo, anche LinkedIn decide di rinnovare il suo aspetto e le sue features. È in arrivo, infatti, LinkedIn Stories, una funzione molto simile alle storie già presenti su Instagram, Facebook, Twitter, Youtube e Whatsapp. In questo modo, anche gli utenti su LinkedIn potranno condividere messaggi, foto e video estemporanei, che si cancelleranno poi dopo 24 ore.
LinkedIn Stories è già in fase beta testing in paesi come Brasile, Australia, Francia e Olanda. Giusto ieri, l’azienda di Mountain View (CA) ha comunicato che il test si estenderà anche negli Stati Uniti e in Canada. Presto, però, questa feature sarà disponibile in tutto il mondo.
La prima a introdurre questa tecnica dei messaggi che si autodistruggono in un lasso di tempo definito è stata Snapchat nel lontano 2013. Negli anni a venire tutti gli altri social network hanno deciso di seguirla a ruota, riscuotendo un discreto successo tra gli utenti.
Oltre a LinkedIn, anche Pinterest ha deciso di testare le Stories per i suoi utenti, perché si è resa conto che la condivisione, in questo modo, è molto più fluida e immediata. Le storie su Pinterest, dette Story Pins, non saranno evanescenti come le altre e dureranno più a lungo di 24 ore.
LinkedIn Stories racconterà un lato nuovo degli utenti
Lo scopo di LinkedIn Stories sarà quello di raccontare, attraverso gli utenti, la giornata lavorativa tipo, la gestione del tempo libero tra una task e un’altra, le interazioni con i colleghi durante la settimana. È un modo intelligente e leggero di raccontare il mondo del lavoro oggi, fagocitato com’è da una realtà sempre più smart e sempre più immersa nella quotidianità delle persone.
A questo scopo, LinkedIn Stories porrà un quesito giornaliero ai suoi utenti, per invogliarli alla condivisione. Gli utenti potranno corredare le loro storie con un adesivo che illustra la città di provenienza.
Una sfida per il team di controllo dei contenuti
Certo, uno strumento come le storie renderà ancora più complesso il controllo dei contenuti, che dovranno comunque essere in linea con la piattaforma e dovranno rispettare gli standard della comunità. Considerando, poi, che le storie rimarranno online solo 24 ore, il team di controllo di LinkedIn avrà davvero pochissimo tempo per accertarsi della sicurezza di determinati contenuti.
Dall’altro lato, però, l’esistenza di uno strumento come questo sarà utilissimo per spingere gli utenti a condividere sempre più contenuti, così da ravvivare in qualche modo il social network, da sempre sinonimo di compostezza e professionalità.