Secondo un recente sondaggio, oltre la metà delle aziende nel mondo si affida a un’analisi di dati obsoleti per prendere decisioni importanti.
A comunicarcelo è l’azienda che ha commissionato questo sondaggio, Exasol, che ha condotto una ricerca su circa 2500 data decision makers. Il risultato ci riporta che circa l’84% degli intervistati ha subito una pressione considerevole sul lavoro per via dell’emergenza sanitaria provocata dal COVID-19. Il 58%, invece, non ha accesso libero ai dati in tempo reale.
Per poter essere analizzati, i dati devono essere aggiornati e in tempo reale
Il report chiamato “Accelerating data-driven decision making: 5 ways to turn crisis-mode into business as usual” ci rivela, inoltre, che il 63% degli intervistati ritiene fondamentali le informazioni giornaliere ottenute dalle insights. Il 75% sostiene di dover attendere da 2 a 24 ore per poter avere dati affidabili da analizzare e solo il 15% riesce a ottenere informazioni utili tra 15 e 60 minuti. Il 56% crede di poter prendere decisioni importanti in base ai loro dati organizzativi.
I dati, però, devono essere aggiornati in tempo reale. Non è possibile, infatti, effettuare un’analisi dei dati obsoleti, perché rischierebbero in questo modo di alterare la realtà, fornendo così informazioni falsate e praticamente inutilizzabili.
Questa consapevolezza si è fatta, poi, sempre più concreta durante l’emergenza sanitaria provocata dal COVID-19, perché le informazioni sono cambiate praticamente giorno dopo giorno.
I dati rivelati dal report sono molto interessanti, in questo senso, perché ci aiutano a capire anche i bisogni delle aziende e la loro volontà di migliorare il proprio assetto in ambito tecnologico e di analisi.
Le infrastrutture legate alla lettura dei dati devono essere migliorate
Secondo il report, infatti, il 51% degli intervistati crede che le loro infrastrutture basate sull’analisi dei dati hanno bisogno di miglioramenti, così da poter stare al passo con le sfide economiche giornaliere. Il 36% afferma di aver ampliato il proprio team in ambito di decision making sulla lettura dei dati, mentre l’86% ha migliorato la velocità nel decision making in generale. Il 69% conferma di aver ricevuto tantissime richieste di analisi dei dati sia da aziende collaboratrici che da utenti finali.
Mathias Golombek, responsabile del settore tecnologico in Exasol, dichiara:
Molte aziende hanno deciso di implementare il numero di decision makers nella lettura dei dati, soprattutto durante l’esplosione della pandemia da COVID-19. Secondo la nostra ricerca, c’è un forte bisogno di migliorare la velocità delle decisioni prese durante l’analisi dei dati.