Il comitato democratico della Camera dei Deputati degli Stati Uniti ha pubblicato un report che spiega nel dettaglio le tattiche utilizzate dalle grandi multinazionali della tecnologia per poter rimanere ai primi posti nel mondo. La ricerca è stata condotta valutando settori come la ricerca online, la pubblicità, i social network, lo shopping online e altri business affini.
Ogni report si basa su due perni: un problema, sollevato da una delle multinazionali, e una soluzione, applicata per cercare di risolvere il suddetto problema. Il comitato democratico ha sollevato, così, alcune questioni e le ha sottoposte alle multinazionali sopra citate. Questo è il risultato.
Il caso Amazon
Amazon rivende sulla sua piattaforma e-commerce sia prodotti marchiati Amazon che prodotti di terze parti. In questo modo, si crea un potenziale conflitto di interessi, in cui Amazon mantiene il coltello dalla parte del manico perché ha il controllo sui dati delle aziende a lui affiliate.
La proposta del comitato democratico è di evitare che un marchio predomini sugli altri (in questo caso Amazon), così da evitare un conflitto di interessi. Amazon ha risposto che la proposta di separare gli acquisti dalle terze parti riporterebbe il consumatore a un vecchio modello di e-commerce che l’azienda di Bezos sta provando a scongiurare con tutte le forze.
Il caso Apple
Apple detiene il monopolio sulla distribuzione dei software all’interno dei suoi iPhone, applicando spesso una commissione fino al 30% sullo scaricamento delle applicazioni. In questo modo, impedisce agli sviluppatori di poter accedere alla sua piattaforma, favorendo solo chi può effettivamente permetterselo.
La proposta del comitato democratico è di evitare questa competizione, che può sfociare spesso in una concorrenza sleale, e di aprire il suo mercato anche a sviluppatori minori. Apple non ha ancora risposto.
Il caso Facebook
Facebook detiene un chiaro monopolio sul mercato dei social network e si distingue sensibilmente da altri social come TikTok e YouTube. Per mantenere alta la sua dominanza sugli altri social, Facebook blocca sul nascere la possibilità di condividere contenuti multi piattaforma, costringendo gli utenti a utilizzare solo i social che fanno parte della sua piattaforma, soprattutto Instagram e Facebook.
La proposta del comitato è di abbattere questa barriera, aumentare i budget dell’antitrust e consentirgli, di conseguenza, un margine maggiore per impedire alle compagnie di acquistare i potenziali rivali. Facebook non si è ancora espresso a riguardo.
Il caso Google
Google è il motore di ricerca più famoso del mondo. Il suo monopolio sul mercato è tale che, per ogni ricerca effettuata da un utente, Google tende a posizionare nei primi risultati i suoi prodotti, scoraggiando l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti di terzi. Non è solo scorretto, ma probabilmente anche illegale.
La proposta del comitato è di proporre una ricerca e selezione più etica e mirata alla soddisfazione delle reali esigenze degli utenti, senza veicolare troppo la scelta. Google non ha ancora risposto.