Se c’è una cosa che questa pandemia ha migliorato, in tutto il mondo, sono le infrastrutture digitali. L’emergenza sanitaria ha spinto numerose imprese, in Italia, a stare al passo con le tendenze tecnologiche del resto del mondo.
Prima del COVID-19, l’Italia era ancora parecchio indietro, sia dal punto di vista economico che da quello delle infrastrutture. La trasformazione digitale, però, si è resa in qualche modo necessaria e fondamentale per poter superare una crisi come quella che stiamo ancora affrontando.
Uno degli ambiti più produttivi in assoluto resta quello dell’e-commerce, da ben prima della pandemia.
Un settore in crescita già nel 2019
Nel 2019, infatti, l’e-commerce ha prodotto un fatturato pari a oltre 15 miliardi di dollari in tutto il mondo. Le vendite online, nel 2019, sono cresciute esponenzialmente anche in Italia, al punto che gli store fisici (in negozi, per così dire, offline) hanno subito una battuta d’arresto considerevole. Gli italiani che abitualmente acquistavano online, nel primo quadrimestre del 2019, erano solo 700mila. Nello stesso periodo del 2020, il numero di persone è aumentato fino a raggiungere i due milioni. Il merito di questa crescita è probabilmente dovuto al lockdown provocato dall’emergenza sanitaria del COVID-19.
Nel secondo quadrimestre del 2020 i numeri hanno continuato a crescere, perché le abitudini degli italiani sono cambiate e perfino l’età di chi mediamente acquista online è cresciuta piano piano. Secondo uno studio condotto da Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, sono circa 29 milioni, adesso, gli italiani che preferiscono acquistare online e il numero è destinato a crescere entro la fine del 2020. Quindi è il momento per ogni business di essere presente e attivo efficacemente sul web per aumentare le vendite online.
Il food&beverage tra i settori più in crescita
Il settore più ricercato è chiaramente quello del food&beverage: per evitare sempre di più i contatti, i consumatori hanno preferito acquistare cibo, bevande e beni di prima necessità direttamente da casa. In questo modo, hanno potuto ridurre sensibilmente le file al supermercato e allo stesso tempo mantenere il distanziamento sociale tanto consigliato dai medici e virologi.
Anche il settore delivery ha avuto una crescita considerevole, con un aumento del 19% rispetto all’anno scorso. Merito anche delle aziende che sono riuscite a spostare le proprie vendite dagli store fisici a quelli digitali senza troppi problemi.
Come andrà nei prossimi mesi? L’andamento, in realtà, è piuttosto prevedibile, specie considerando che la pandemia è ancora presente e rappresenta ancora un notevole rischio per i cittadini.
In un periodo critico come il nostro, l’e-commerce può essere una vera e propria salvezza e se non lo hanno ancora fatto, è importante che le imprese italiane comincino a prenderlo seriamente in considerazione.