Secondo l’ultimo report rilasciato dal WEF, World Economic Forum, entro il 2025 metà delle attività lavorative saranno svolte dalle macchine. Molto probabilmente, questo cambiamento così radicale provocherà una disuguaglianza sostanziale, sotto diversi aspetti.
Una rivoluzione basata sull’affermazione della robotica nel mondo del lavoro potrebbe da un lato aumentare i posti di lavoro ma dall’altro, senza dubbio, porterebbe a ridurli considerevolmente. Per esempio, buona parte dei lavori amministrativi potrebbero scomparire letteralmente con l’avvento delle automazioni.
I dipendenti temono ulteriori tagli al personale
Oltre il 50% dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aspettarsi un’automazione sempre più presente in azienda, mentre il 43% si aspetta un taglio del personale per colpa della tecnologia.
Secondo WEF, l’emergenza sanitaria ha velocizzato l’adozione di nuove tecnologie per ridurre i costi gestionali e adottare nuove metodologie di lavoro. L’automazione porterà inevitabilmente a una crisi dei posti di lavoro e metterà inevitabilmente a rischio molti posti di lavoro. Si deve iniziare seriamente a prendere in considerazione di avere le necessarie competenze digitali.
Un altro grande problema riguardante l’automazione sui posti di lavoro è quello relativo alla gender equality. Secondo alcuni studi, infatti, l’automazione in ambito tecnologico può creare maggiori discrepanze nelle assunzioni. L’avanzamento tecnologico nel mondo del lavoro si è rivelato, nel tempo, più rischioso per le donne che per gli uomini. Per poter, quindi, mantenere un equilibrio precario in questa situazione, è opportuno tutelare i posti di lavoro soprattutto delle donne, proprio durante la fase di automazione delle aziende.
La sfida più grande, quindi, sarà quella di assicurarsi che tutti, a prescindere dal genere, dall’età e dal luogo di provenienza, si spartiscano le vittorie insieme alla nuova tecnologia. Le aziende dovranno avere un approccio olistico a questa faccenda, riprogrammando le loro priorità e focalizzando gli sforzi sul passaggio da un lavoro all’altro.
L’automazione potrebbe semplificare il lavoro per i dipendenti
Sempre secondo il sondaggio, l’88% dei professionisti della cybersecurity crede che l’automazione digitale semplificherà sensibilmente il loro lavoro. I dipendenti più giovani, lavorativamente parlando, hanno paura di perdere il posto per cedere il passo a una tecnologia più avanzata e chiaramente più sofisticata di loro.
C’è ancora tanta paura, tanta insicurezza e tanta precarietà, nel mondo del lavoro, soprattutto quando si parla di automazione e nuove tecnologie. Bisogna imparare a stare al passo con i tempi, senza dubbio, ma allo stesso tempo tutelare i lavoratori. È ingiusto, infatti, che buona parte di loro vedano il proprio lavoro messo a rischio da una macchina. Tuttalpiù, infatti, dovrebbero sentirsi supportati e felice di poter lavorare in un’azienda avanzata tecnologicamente.