Quello delle risorse umane (HR) è un settore complesso in condizioni più o meno normali, figurarsi in un contesto come il nostro, nel pieno di una pandemia mondiale e di una crisi economica che non accenna a migliorare.
Già nel 2019, infatti, quando ancora nessuno temeva il COVID-19, il settore dell’HR faticava a digitalizzare le competenze dei dipendenti. Un anno dopo, in piena emergenza sanitaria, questa digitalizzazione non è solo necessaria, ma va anche messa in atto nel più breve tempo possibile.
Il COVID-19 ha cambiato radicalmente il nostro modo di lavorare. Dal lavoro in ufficio siamo passati allo smart working, abbiamo smesso di fare riunioni in presenza e abbiamo cominciato a farle su piattaforme come Zoom, abbiamo spostato i dati sul cloud per consentire ai dipendenti di lavorare al meglio anche a distanza.
Gestire il lavoro a distanza dei dipendenti
Per imprenditori e dirigenti, questo 2020 è stato una grande sfida che sicuramente continuerà nel 2021: digitalizzare la propria impresa e consolidare le infrastrutture digitali per il futuro.
Lo smart working è una realtà che continueremo a sperimentare negli anni a venire, le riunioni avverranno sempre di più a distanza e utilizzando strumenti come Zoom, lo scambio di dati e informazioni avverrà tramite cloud – e quindi in modo sempre più rapido e sicuro.
Per il settore HR, però, una delle sfide più grandi riguardava (e riguarda tutt’ora) la gestione del lavoro dei dipendenti a distanza. Lo smart working, se da un lato aiuta i lavoratori a gestire meglio il proprio tempo libero, dall’altro li mette in seria difficoltà, perché rende difficile la gestione delle task giornaliere all’interno di un processo lavorativo fluido e continuativo.
Digitalizzazione e soft skill alla base del futuro delle aziende
Qual è la soluzione, quindi, perché dirigenti e imprenditori riescano ad adattare le proprie aziende a una nuova normalità?
Innanzitutto, la digitalizzazione deve passare anche per il settore HR. In questo senso, è fondamentale che anche le strategie messe in atto dagli uffici delle risorse umane siano digitalizzate, magari incentivando le videoconferenze con i dipendenti o utilizzando strumenti di comunicazione online per rimanere facilmente connessi anche a distanza. Per farlo, è importante mettere in discussione anche le piattaforme già in utilizzo in azienda, per valutare il loro livello di usabilità e per intervenire, quindi, laddove è necessario.
Digitalizzazione a parte, un passaggio fondamentale per i dirigenti e gli imprenditori, in questa fase delicata che è il nostro contesto storico, è rappresentata dal bisogno di incrementare le soft skill dei propri dipendenti. Per soft skill si intendono tutte quelle competenze trasversali che ogni lavoratore in azienda dovrebbe possedere: capacità di lavoro in gruppo, buona gestione dello stress, buone capacità comunicative, eccetera. Investire nel team building, quindi, può essere una delle soluzioni, unitamente a una comunicazione sempre più diretta e informale con i propri dipendenti.