Secondo uno studio condotto da Gartner, nel 2021 gli imprenditori dovranno prendere alcune decisioni fondamentali, per poter risollevare le sorti delle loro aziende dopo l’esplosione della pandemia.
Il responsabile delle risorse umane di Gartner, Emily Rose McRae ha dichiarato quanto segue:
Il 2021 sarà un anno di ripresa, ma anche di rinnovamento e accelerazione, perché le imprese dovranno necessariamente adottare nuove strategie, sia dal punto di vista del business che da quello delle tecnologie e del recruitment di nuovi talenti del settore.
I responsabili delle risorse umane, più di altri, dovranno prepararsi a cambiare approccio, se vogliono far crescere le aziende e fare in modo che si riprendano presto dalla crisi.
Nello specifico, Gartner ha individuato 5 decisioni importanti da prendere entro il 2021: rivedere le strategie della forza lavoro, sfruttare tecnologie emergenti, ridefinire gli spazi lavorativi, trasformare i modelli di impiego, puntare a un lavoro più equo e più inclusivo.
La parola chiave delle imprese nel 2021 è cambiamento
Le strategie correlate alla forza lavoro devono cambiare. Il lavoro si sta spostando sempre di più fuori dagli uffici e sempre di più all’interno delle abitazioni. Lo smart working è la formula magica del lavoro del futuro. Le imprese, dal canto loro, non possono restare a guardare. Il reparto delle risorse umane, dunque, deve riprogrammare le sue priorità e sviluppare una strategia di supporto che funzioni soprattutto a distanza e da remoto.
Le nuove tecnologie, in questo senso, possono essere di grande aiuto. Basti pensare ai processi di automazione robotica (RPA – Robotic Process Automation) e alle tecnologie immersive come la realtà aumentata. Sono settori in crescita che probabilmente serviranno a migliorare le modalità di lavoro in futuro, soprattutto per ciò che concerne le interazioni tra dipendenti e digitalizzazione dei processi.
Un lavoro più fluido – ma anche più inclusivo
Oltre alle modalità, dovranno cambiare anche gli spazi lavorativi: nel momento in cui i dipendenti torneranno in ufficio, dovranno trovarsi di fronte a un luogo tutto nuovo, più vicino alle loro esigenze e ai loro reali bisogni.
Le assunzioni cambieranno, di conseguenza, così come i contratti di lavoro. Il concetto di part time e full time cambierà radicalmente e ci si muoverà piano piano verso un lavoro molto più fluido e che tenga conto inevitabilmente dei bisogni del singolo lavoratore.
Infine, uno spazio di riguardo sarà riservato alla diversità, all’inclusione, all’equità, sia sul posto di lavoro che nelle campagne di marketing e comunicazione aziendale. Le questioni sociali sollevate negli ultimi anni, già da prima del COVID-19, stanno a cuore a moltissimi lavoratori: per questo motivo, le imprese non possono restare a guardare e devono cominciare a prendere una posizione molto più definita rispetto al passato.