Amazon ha fatto causa a due influencer perché hanno sfruttato la piattaforma di e-commerce per rivendere prodotti di alta moda contraffatti.
Secondo quanto appreso dalle testate giornalistiche americane, nei giorni scorsi, sembra che le due influencer in questione, rispettivamente Kelly Fitzpatrick e Sabrina Kelly-Krejci, avrebbero sponsorizzato prodotti contraffatti sui loro social media, spingendo gli utenti all’acquisto direttamente su Amazon.
Pubblicità ingannevole: il caso Amazon versus Fitzpatrick
È un caso, questo, di pubblicità ingannevole che rappresenta un reato su molti fronti differenti, inclusa la policy di Amazon riguardante l’anti-frode.
Secondo The Fashion Law, Fitzpatrick e Kelly-Krejci erano già state bloccate in passato da Amazon per le stesse ragioni e per aver spinto prodotti contraffatti sul loro marketplace. Si tratta, quindi, di una truffa in piena regola, perché prima le due influencer promuovevano sui social i prodotti originali e poi inviavano agli utenti quelli contraffatti. Il caso, Amazon versus Fitzpatrick, è un esempio di pubblicità ingannevole in tutto e per tutto, perché i prodotti promossi sulle pagine della piattaforma e-commerce erano originali, mentre quelli contraffatti erano quelli inviati ai clienti dopo aver effettuato l’acquisto. Per questo si parla di truffa, per questo Amazon ha preferito muoversi per vie legali contro di loro.
Come vendere su Amazon senza rischiare
Vendere prodotti su Amazon richiede esperienza, competenza, professionalità ma soprattutto serietà. Non è concepibile aggirare le regole in questo modo e aspettarsi, dall’altro lato, che nessuno se ne accorga.
Vendere prodotti su Amazon è un lavoro vero e proprio, che deve essere strutturato come tale. Amazon, dal canto suo, mette a disposizione di privati ed esercenti un elenco di regole da seguire, semplici ma efficaci, così da non rischiare di violare leggi, codici e normative di alcun tipo.