Se hai un’impresa o ne fai parte voglio darti 4 consigli di Growth Hacking che ti saranno utili alla crescita della tua azienda. Probabilmente se sei associato ad un business in fase di avvio o di sviluppo ti sarà già capitato di sentire questo termine che ha spopolato in Italia soprattutto negli ultimi anni.
Molti credono che il Growth Hacking sia semplicemente un metodo rapido che porta all’immediata crescita dell’azienda. Sì, in effetti il suo scopo principale è quello, ma il raggiungimento dell’obiettivo implica molte attività: identificare problemi, trovare soluzioni innovative, costruire ipotesi e testarle conducendo diversi esperimenti su prodotti, piani di marketing e vendita. Un’efficace strategia di Growth Hacking, quindi, prevede l’avvio, la gestione e il monitoraggio di tutte queste fasi che puoi sfruttare per la crescita economica del tuo business nel minor tempo possibile.
Il Growth Hacking, nasce per le startup ma può essere applicato a qualsiasi azienda. La crescita è linfa vitale per ogni attività.
Un piano di Growth Hacking, fatto nel modo giusto, può portare la tua startup, o la tua azienda già avviata, ad un livello successivo. Per aiutarti ad affrontare questo percorso voglio darti qualche consiglio che ho testato personalmente nella mia azienda.
4 consigli di Growth Hacking utili
Il Growth Hacking è un processo che richiede impegno, dedizione, organizzazione, logica e sperimentazione. È importante che i principi di crescita siano seguiti in modo preciso, meglio se da un team di digital marketing con la giusta esperienza. Infatti, il rischio di sottovalutare la gestione delle fasi di growth hacking, è di non giungere al risultato desiderato.
Per questo voglio darti 4 consigli di Growth Hacking per una gestione positiva della tua attività, in modo che ti porti a raggiungere i tuoi obiettivi strategici di business.
Analizza il tuo mercato
Lo sviluppo di un prodotto è solo una piccola parte del ciclo di avvio o di vita dell’azienda. Testa il prodotto o servizio che offri all’interno del mercato reale per verificare che ci siano degli acquirenti interessati. Insomma, per quanto tu sia soddisfatto del tuo prodotto o servizio, prima o poi devi chiederti se c’è qualcuno che paga per averlo.
Obiettivo di qualsiasi azienda è riuscire a raggiungere con la propria offerta un ampio settore di mercato.
Prima di avviare una startup c’è tutta una fase preventiva. Fondatori e dirigenti devono analizzare il mercato e capire se ci sono possibili consumatori, come questi potrebbero utilizzare il prodotto o servizio e dove lo possono trovare.
Uno dei miei consigli di Growth Hacking è di avere prima una chiara idea del tuo prodotto e di come si inserisce all’interno del tuo mercato di riferimento. Altrimenti rischi di investire dei soldi in un progetto che non è pronto per essere avviato.
Trova risorse qualificate
La mentalità e le competenze richieste nel Growth Hacking sono diverse da quelle del digital marketing più in generale. Per questo uno dei miei consigli è quello di trovare delle persone che abbiamo le capacità sia creative che analitiche per affrontare queste strategie.
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-Leggi anche: Growth Hacking e Web Marketing | Differenze–
Il tuo team di web marketing va benissimo per supportarti a livello operativo, ma è necessario anche un Growth Hacker che sappia dirigere i lavori e rispondere alle domande: come, perché e come.
I digital marketers sono più focalizzati sull’applicazione delle strategie volte all’acquisizione dei clienti e questo è assolutamente importante. Mentre i Growth Hackers sono molto più strategici e lavorano alla pianificazione della struttura migliore entro cui cui i marketers possono applicare le proprie competenze specifiche.
Il Growth Hacker è una persona che ha delle molteplici competenze e può essere definito come un ibrido tra un web marketer e un programmatore, ma con un forte pensiero imprenditoriale.
Tieni traccia delle metriche
Ecco il terzo dei miei consigli di Growth Hacking per poter avviare la tua startup o la tua nuova strategia di crescita: prendi in considerazione le metriche. Ovvero, guarda bene il tuo punto di partenza e documenta i successi e i fallimenti del tuo percorso per avere la possibilità di monitorare le diverse fasi del tuo piano e per migliorarlo dove serve.
Peter Drucker, famoso per le sue teorie di gestione aziendale, disse “Se non puoi misurarlo, non puoi migliorarlo”.
Una delle modalità per capire cosa funziona e cosa no è fare degli A/B test, per esempio scrivere due post sui social che trattino lo stesso argomento ma che abbiano degli elementi differenti. Lanciando la campagna si può verificare quale dei due post ha maggior successo e riceve più interazioni da parte degli utenti. Molte volte la differenza non la fa quello che si dice, ma il modo in cui lo si dice.
Ricordatevi di monitorare adeguatamente i vostri A/B test altrimenti non saprete mai quale strategia ha funzionato meglio e non potrete replicare il successo. A volte si è troppo elettrizzati per un nuovo esperimento che ci si dimentica di tenere traccia delle metriche e dei risultati.
Per misurare e analizzare i tuoi dati ci sono molti strumenti disponibili online, il più famoso forse è Google Analytics. Questo tool ti offre innumerevoli metriche per creare i tuoi rapporti, anche personalizzati, su ciò che più ti interessa sapere.
Organizza le tue priorità
Questa strategia può essere applicata a livello di prodotto, di marketing o di vendita, sia nel B2B che nel B2C. Certo, è elettrizzante poterla applicare a tutte le fasi simultaneamente, ma il mio ultimo consiglio di Growth Hacking, per fare un lavoro migliore, è: identifica le tue priorità. Non lanciarti in un piano di crescita su tutti gli aspetti contemporaneamente perché, anche se pensi di ottimizzare i tempi, in realtà potresti suddividere il risultato. Occupandoti di una cosa per volta avrai maggiore energia per curarla al meglio e per avere risultati soddisfacenti.
Una volta raggiunto un primo obiettivo potrai replicare la vittoria in tutti gli altri ambiti di tuo interesse.
Lavora con il tuo team di collaboratori senza sovraccaricarli in modo che siano più liberi di applicare le strategie, monitorare i risultati e ottimizzare le prestazioni.
Conclusione
Per ogni azienda o attività, che sia agli inizi o già avviata, è indispensabile pensare e attuare piani di crescita. Un’azienda che smette di crescere e di adeguarsi ai cambiamenti del tempo e del mercato rischia di diventare stagnante in breve o addirittura di fallire.
Con i miei 4 consigli di Growth Hacking spero di esserti stato utile e di averti dato nuove idee per una migliore, o semplicemente differente, gestione aziendale. Se hai ulteriori dubbi o bisogno di un consulto non esitare a contattarmi.