Durante un evento virtuale di Reuters, che ha contato più di 5000 utenti virtuali, è emerso un dato interessante, anche se ormai piuttosto prevedibile: niente sarà più come prima.
L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno abituato le persone a rimanere a casa, spesso anche lavorando da remoto, e a effettuare acquisti online e su siti di e-commerce. I negozi fisici stanno via via scomparendo e questa è, forse, una realtà a cui piano piano dobbiamo abituarci.
C’è una vita prima e dopo il COVID-19, quindi: se prima era ancora piacevole passeggiare per i quartieri e fare acquisti nei negozi, oggi le cose sono cambiate e per le imprese questo è un dettaglio da non sottovalutare se il desiderio è di aumentare le vendite online.
Offrire alle imprese soluzioni, non tecnologie
Rafforzare le infrastrutture digitali può essere una soluzione, ma ci sono realtà che davvero non sanno da che parte cominciare. Ci vuole tempo, competenza, dedizione. Le imprese devono avere reparti dedicati a IT e tecnologie digitali e non sempre sono provviste di ciò che serve per poter portare avanti un discorso come questo.
Come fare a uscire da questo loop? Offrendo alle imprese soluzioni, non tecnologie, aiutandole a focalizzare i loro sforzi sullo sviluppo tecnologico e digitale e per garantire sicurezza e stabilità.
Le piccole imprese sono quelle più preoccupate, in questo senso, perché non sono sempre in grado di strutturare ottime soluzioni digitali, soprattutto per ciò che riguarda l’e-commerce. La trasparenza, in ogni caso, è sempre la soluzione, soprattutto quando si ha a che fare con i propri clienti, sia reali che potenziali, sia fidelizzati che nuovi. I consumatori, infatti, sono ben propensi a sostenere le imprese locali, purché sia chiaro il processo di acquisto: le imprese, dal canto loro, devono garantire una spedizione certa seppur con tempistiche dilatate, così da assicurarsi la fiducia di chi acquista presso di loro.
Accettare la presenza di una nuova realtà
La pandemia del COVID-19 ci ha messo di fronte a una nuova realtà, una realtà che nostro malgrado dobbiamo accettare, una realtà che probabilmente non andrà mai più via. Non è necessariamente una cosa negativa, questa: i cambiamenti radicali e repentini servono anche a dare una scossa alle imprese in stallo e che non erano effettivamente pronte ad abbracciare il futuro dell’economia. Invece il futuro è presente ed è caratterizzato da una forte, fortissima presenza di digitale, all’interno della vita quotidiana delle persone: un digitale, questo, che coinvolge ogni aspetto della nostra esistenza, sia pubblica che privata.
È tempo che le imprese non voltino più la faccia dal lato opposto e che accolgano questo cambiamento.