In televisione, sui giornali, durante i dibattiti, sentiamo spesso dire che la leadership è una caratteristica attribuibile a pochi.
Oggi voglio convincerti del contrario.
Essere leader è una qualità che anche tu puoi sviluppare, sia sul posto di lavoro sia nella tua vita privata.
La leadership non è solo un modo di agire, ma una vera e propria mentalità.
Con il giusto mindset, infatti, puoi diventare il miglior leader per la tua azienda e la più importante figura di riferimento per la tua famiglia e i tuoi amici nella vita privata.
Sei pronto a rivoluzionare completamente il modo in cui gli altri ti vedono?
Essere leader può farti raggiungere i tuoi obiettivi professionali e personali.
È quello che vuoi? Allora partiamo!
Cosa significa essere leader?
Tempo fa ho letto una frase di Nelson Mandela che racchiude tutta l’essenza di che cos’è la leadership:
Il capo incute paura, il leader ispira entusiasmo
Ti è mai capitato di trovarti al cospetto di persone che sembrano quasi magnetiche? Nel momento in cui parlano, si muovono oppure esprimono le loro idee ti senti completamente in connessione con loro. Persone decise e ferme nelle proprie opinioni, che senza imporsi danno soluzioni e motivano all’azione.
Ecco, se ricordi una sensazione simile sappi che in quel momento ti trovavi di fronte ad un leader.
Se vogliamo analizzare l’etimologia della parola inglese, to lead significa proprio guidare. Probabilmente è questo il motivo per cui di capi ce ne sono tanti, invece i leader si possono contare sulle dita di una mano.
Il capo si limita ad impartire ordini, a prendere decisioni in modo solitario e raramente ascolta con interesse ciò che i suoi dipendenti cercano di comunicargli.
Essere leader significa dare al proprio gruppo degli obiettivi comuni e raggiungerli insieme. Chi sviluppa questa qualità riesce ad entrare in empatia con gli altri, sa motivarli e sa prendere decisioni che possano essere accolte positivamente da tutto il gruppo.
Se non ci sono queste caratteristiche, si può parlare solamente di subordinati che eseguono gli ordini impartiti da un capo.
Devi pensare ad un leader come al capitano che guida la propria squadra verso gli obiettivi prefissati.
Ma tutte queste prerogative sono innate o possono essere sviluppate con il tempo?
Forse entrambe le variabili sono giuste. Ci sono persone che per natura sono portate a guidare gli altri, ma questo non ti impedisce di imparare a farlo anche tu. Concentrandoti sulle giuste doti di leadership da allenare, niente può impedirti di essere un ottimo leader.
Perché è importante essere leader?
Prova ad immaginare questa situazione: ti trovi all’interno della tua azienda e devi portare a termine un progetto.
Preferiresti che il gruppo avesse bisogno sempre e solo dei tuoi ordini per poter agire, o che ognuno di loro partecipasse al raggiungimento del risultato mettendo in campo conoscenze e competenze?
Nel momento in cui un lavoratore sente come proprio l’obiettivo che l’azienda si è prefissata, lavorerà duramente per il suo raggiungimento. Diversamente, se pensa solo a svolgere la sua mansione per arrivare alla fine della giornata, il rendimento sarà molto più limitato.
La leadership è fondamentale per massimizzare l’efficienza di tutte le persone coinvolte, ottimizzando tempi e risorse.
Inoltre, dare vita ad un ambiente di lavoro produttivo aiuta la crescita di tutta l’azienda, non solo in relazione ad un singolo progetto.
Il lavoro si svolge tra persone. Essere leader significa dare importanza ai rapporti umani e alle sinergie che si creano nel team. Ancora di più in questo periodo in cui il lavoro da un lato è sempre più automatizzato, ma dall’altro richiede creatività e prontezza d’intelletto per affrontare nuove situazioni.
Come essere un grande leader?
Chiunque può essere leader, se sa quali doti allenare.
La leadership è una mentalità che si traduce in un particolare modello di comportamento. Questa è una notizia positiva perché, con il giusto atteggiamento, potrai diventare una guida carismatica anche tu.
Per essere leader devi lavorare, in particolar modo, sulla comunicazione.
Sai qual è la base di una buona comunicazione? L’ascolto.
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Se vuoi diventare un leader, prima di migliorare qualsiasi altro comportamento, devi lavorare sul tuo modello comunicativo.
Quando ascolti attivamente presti attenzione e dai valore alle persone che hai attorno a te, sei in grado di comprendere ciò che ti viene detto e di formulare delle soluzioni efficaci.
Il trucco dell’ascolto è ascoltare per capire l’altro, non solo per dare risposte.
La comunicazione avviene su più livelli. Non si tratta solamente di parlare, ma anche di saper scrivere e comunicare virtualmente, dato che la tecnologia permette di interagire con una persona che si trova dall’altra parte del globo.
La comunicazione efficace è utile per riuscire ad intendersi, abbassando le barriere tra gli interlocutori, e per fare un buon lavoro.
Una volta che avrai sviluppato una buona comunicazione, potrai allenare tutte le altre doti che caratterizzano un vero leader.
Vediamole subito insieme!
1. Condividi la tua visione
Ricordi cosa abbiamo detto? Il leader ispira entusiasmo.
Tutti i capi hanno degli obiettivi, ma essere leader significa fare un passo in avanti ed avere una vera e propria visione da trasmettere a tutto il resto del gruppo.
L’abilità del leader risiede proprio in questo, ossia nel riuscire a motivare il proprio team nel raggiungimento di qualsiasi obiettivo.
Per entusiasmare i propri lavoratori, il leader deve far coincidere l’obiettivo aziendale con gli interessi dei dipendenti.
Inoltre, condividere non significa semplicemente imporre la propria visione, ma sottintende il fatto di parlare al gruppo per ascoltare le opinioni di tutti.
Nel momento in cui coordini il lavoro di più persone devi mostrarti deciso e sicuro ma anche flessibile, se ti rendi conto che un’altra persona ha mosso una critica costruttiva.
Quindi, ricorda che ci saranno dei momenti in cui dovrai operare delle scelte da solo ma anche altri casi in cui ti serviranno input da parte del gruppo per riuscire a raggiungere al meglio i vostri obiettivi comuni.
2. Coinvolgi gli altri
Essere leader non significa fare tutto da soli. Anzi, è l’esatto opposto. Significa avere la sensibilità di capire quali sono le maggiori doti delle persone intorno a te – soprattutto in ambito lavorativo – e saperle valorizzare in modo che diventino davvero preziose per il raggiungimento del risultato.
Coinvolgere gli altri e delegare sono due punti chiave dell’essere leader.
Il leader deve conoscere tutti gli aspetti del lavoro che porta avanti. Tuttavia, è impensabile che possa occuparsi con la stessa efficienza di qualsiasi aspetto. Delegare è utile per poter portare a termine con più efficienza ogni compito perché è impensabile poter fare tutto da soli e con lo stesso livello di impegno e concentrazione.
Per quanto tu sia bravo e preparato su più fronti, delegando alcuni compiti potrai occuparti con molta più energia delle cose che hanno davvero bisogno della tua attenzione.
Essere un buon team leader significa anche sapere a chi delegate una certa attività: ad una risorsa già esperta o anche a chi deve mettersi in gioco per crescere e imparare.
Questo permette di portare a termine tutti i compiti nel minor tempo possibile, ottimizzando e valorizzando le risorse in modo da avere persone sempre più preparate che lavorano con te.
Inoltre, delegare fa riferimento ad un aspetto molto importante della leadership a cui ho accennato prima: la creazione dei rapporti di fiducia.
Affidando ad un collaboratore un compito importante gli dimostri di fidarti di lui e, di conseguenza, a sua volta si sentirà molto più incentivato a dare il massimo per dimostrarti che le tue speranze non sono state mal riposte.
Fornisci ai tuoi collaboratori tutte le informazioni di cui hanno bisogno per svolgere i loro compiti e correggili nel momento in cui commettono un errore.
Puoi trovarti di fronte a situazioni del genere tutti i giorni, non solo sul lavoro.
Pensa a come ti organizzi con i tuoi amici per uscire a cena. Imponi sempre e comunque la tua pizzeria preferita oppure ascolti anche le proposte degli altri per vedere se qualcuno suggerisce una soluzione nuova? Il meccanismo è lo stesso.
3. Imparare sia dai successi che dagli insuccessi
Sono sicuro che conosci Michael Jordan.
È uno dei più grandi giocatori di basket non solo degli Stati Uniti, ma addirittura del mondo.
Lui ha raggiunto il successo nella vita, è innegabile. Secondo te, questo significa che la sua esistenza sia stata priva di fallimenti?
Scopriamolo attraverso le sue stesse parole:
Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi dalla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite. Per 36 volte i miei compagni si sono affidati a me per il tiro decisivo…e l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante volte nella mia vita. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.
Il modello di pensiero occidentale ci porta ad allontanare il fallimento come se fosse una malattia. I nostri genitori e, prima ancora, i nostri nonni ci hanno sempre insegnato a vergognarci del fallimento quasi questo ci bollasse per sempre come deboli, incapaci o impreparati.
Non è affatto così.
Alcuni dei migliori prodotti di grandi multinazionali sono nati da fallimenti. Diversi investitori hanno iniziato a costruire la loro fortuna su un errore iniziale: determinati fallimenti in un campo hanno aperto porte per il successo in un altro.
Sbagliare è il modo migliore per imparare, correggere ciò che non ha funzionato e trovare una soluzione migliore rispetto alla precedente.
Il fallimento dovrebbe essere visto come un passaggio imprescindibile per iniziare a scartare ciò che non performa e, passo dopo passo, avvicinarsi al successo.
Essere leader significa imparare cosa funziona dai propri successi ma anche cosa si può migliorare dopo un insuccesso.
4. Non avere paura di chiedere aiuto
Sei un leader, non sei un veggente.
Come guida del tuo gruppo devi essere esperto del settore di cui ti occupi, ma questo non significa che tu debba avere tutte le risposte.
Chiedere aiuto a qualcuno per trovare una soluzione non ti fa cadere dal tuo ruolo di guida. Anzi, ti rende umano.
È uno degli strumenti più potenti per entrare in empatia con le persone che hai intorno. Finché ti vedranno come un essere perfetto e irraggiungibile si sentiranno sempre distaccate da te, quasi impaurite.
Se, invece, mostri di essere imperfetto come qualsiasi altro essere umano, anche tutto il tuo gruppo si sentirà automaticamente più in sintonia con te.
Inoltre, è molto meglio chiedere un piccolo aiuto per raggiungere il successo che non dover rinunciare o fallire per colpa della presunzione.
Con questo gesto puoi mostrarti maturo e far capire al tuo gruppo che hai veramente bisogno delle opinioni, delle conoscenze e delle competenze di ogni singolo membro.
La leadership è un gioco di squadra, non è un unico atleta che corre verso il traguardo.
Conclusione
Tutti questi comportamenti che ti ho appena descritto sono fondamentali per essere leader.
Prima di salutarci, voglio lasciarti con una riflessione finale. È molto importante che tu capisca che nessun leader nasce con tutte queste doti già perfettamente sviluppate.
Non preoccuparti se al momento riconosci in te solo alcune di queste qualità. Il fatto che tu sia arrivato su questa pagina significa che sei già sulla buona strada per diventare un grande leader.
Per poter migliorare devi accettare chi sei, il punto in cui ti trovi ora e poi iniziare ad allenare tutti gli altri comportamenti necessari per raggiungere il successo che desideri. Per essere un vero leader inizia da te stesso: rendi punti di forza quelli che credi essere i tuoi punti più deboli.
Tutte queste doti sono già dentro di te, pensa fin da ora a come farle emergere. Se hai ancora qualche dubbio o se vuoi approfondire tutte le caratteristiche che costituiscono un leader di successo, segui il mio blog, dai un’occhiata ai video e approfitta delle novità: i podcast!
Ogni giorno puoi vedere, sentire e ricevere contenuti di valore sugli argomenti che più ti servono per essere un imprenditore di successo, cioè un imprenditore che ha il controllo della propria azienda, che conosce gli obiettivi che vuole raggiungere e che trae soddisfazione nel fare tutto questo.
Fondamentalmente, la cosa a cui devi puntare di più è una: essere un imprenditore felice.
Alla prossima lettura!