Facebook ha intenzione di lanciare sulla sua piattaforma il Climate Science Information Center, con lo scopo di creare una connessione tra le persone e le informazioni scientifiche. Entro il 2030, inoltre, si impegnerà per eliminare le emissioni di carbone di livello “scope 3”, mentre entro la fine del 2020 punterà tutto sull’energia rinnovabile. Nonostante i buoni propositi, però, sembrano ancora lontani i tempi in cui il colosso dei social si impegnerà davvero per impedire le fake news dei negazionisti del cambiamento climatico.
Come funzionerà il Climate Science Information Center
Durante il lockdown provocato dalla pandemia globale, la compagna di Zuckerberg ha cominciato a lavorare su un sistema di comunicazione facilitato per consentire agli utenti di comprendere i dati relativi al clima e ai suoi cambiamenti. Il Climate Science Information Center nasce sulla falsa riga del Centro informazioni per il COVID-19, nato proprio per raccogliere e diffondere informazioni durante l’esplosione del virus. Secondo Facebook, infatti circa due miliardi di persone hanno usufruito delle informazioni riportate sul Centro informazioni per il COVID-19.
All’interno del Climate Science Information Center ci saranno dati e informazioni provenienti da IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change , UNEP – Un Environment Programme, NOAA – National Oceanic and Atmospheric Administration, WMO – World Meteorological Organization e tanti altri. Il lancio avverrà in Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Successivamente, dopo i test, saranno effettuati altri lanci nel resto del mondo.
Accedendo alla propria pagina Facebook, gli utenti avranno quindi accesso diretto e semplificato a questo centro informazioni e potranno approfondire il tema leggendo paper, testi e dichiarazioni degli scienziati più affermati del settore.
Lotta alle fake news dei negazionisti del cambiamento climatico
Il bisogno di creare il Climate Science Information Center nasce dall’esigenza di combattere con ogni mezzo la diffusione di fake news relative al surriscaldamento globale. Si stima, infatti, che diverse organizzazioni negazioniste del cambiamento climatico stiano sfruttando la piattaforma per diffondere notizie fuorvianti riguardanti la condizione climatica mondiale. La propaganda delle pseudoscienze ha preso piede, negli ultimi tempi, anche grazie ai social network. Questa pratica deve essere fermata al più presto. Per farlo, è necessario fornire uno strumento di informazione comprensibile, immediato, dalla parte dei lettori.
Secondo una recente comunicazione da parte di Facebook:
Stiamo facendo diversi passi avanti per ridurre le emissioni di carbone di livello “scope 3”, così da ridurre il nostro impatto ambientale e migliorare le condizioni climatiche. Unitamente a questo, forniremo ai nostri utenti gli strumenti necessari per poter interpretare i dati scientifici riguardanti il cambiamento climatico. Lo scopo sarà quello di spingere gli utenti a compiere azioni virtuose verso l’ambiente.
Tu come la pensi a riguardo? Scrivi la tua opinione nei commenti qui sotto!