Facebook chiede agli utenti iOS 13 permessi tramite bluetooth per la geolocalizzazione
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Tra pochi giorni Apple rilascerà iOS 13, l’ultima versione del sistema operativo mobile descritta nel dettaglio lo scorso giugno al WWDC.
L’aggiornamento includerà ancora più funzioni progettate per rafforzare la protezione della privacy degli utenti.
In particolare, iOS 13 presenterà controlli di posizione aggiuntivi e notifiche più dettagliate, in modo che gli utenti possano sapere quando un’app li sta monitorando nel mondo reale.
Gli utenti beta di iOS 13, segnalano attualmente curiose notifiche riguardanti Facebook, che richiedono l’accesso al Bluetooth del dispositivo, apparentemente immotivato.
Cosa sta succedendo? Facebook utilizza i dati Bluetooth (insieme ad altre informazioni come la rete Wi-Fi e i ripetitori per tracciare posizioni fisiche) per raccogliere elementi di vario genere sulla geolocalizzazione.
In una lettera al Congresso risalente alla scorsa estate, Facebook spiegava che con i nuovi aggiornamenti potrà carpire elementi come la potenza del segnale, i movimenti del mouse sui computer, la posizione GPS, gli indirizzi IP, i fusi orari, i segnali Bluetooth, le reti Wi-Fi vicine e molto altro ancora.
Conscio del fatto che le nuove funzionalità sulla privacy potrebbero innescare critiche, Facebook cerca di tranquillizzare gli utenti spiegando come, e perché, la società raccoglie tutti questi dati.
“Facebook funziona meglio se conosce la tua posizione”, scrive il direttore dell’ingegneria di Facebook Paul McDonald.
I dati sulla posizione vengono utilizzati per effettuare il check-in nei luoghi, pianificare gli eventi con gli amici e, ovviamente, targetizzare gli annunci.
Questi dati serviranno anche per utilizzare Facebook Dating, il servizio di matchmaking lanciato dalla società negli Stati Uniti all’inizio di questo mese.
Oltre a iOS 13, anche Android 10 presenterà controlli simili per garantire l’accesso ai dati sulla posizione. La storia del Bluetooth però, non appare da nessuna parte.
Facebook dichiara che gli utenti hanno il controllo assoluto sull’opzione “chi vede la posizione sul social network”; è sufficiente esplorare le impostazioni del dispositivo per modificare i servizi di localizzazione.