La posizione di Facebook sulla veridicità delle pubblicità politiche è stata messa a dura prova. Il colosso dei social media ha rimosso un annuncio proveniente da un comitato di azione politica, la Really Online Lefty League.
L’associazione ha erroneamente affermato che il senatore repubblicano Lindsey Graham ha sostenuto il New Deal proposto da alcuni democratici.
Un portavoce della compagnia ha quindi domandato a Reuters la necessità di verifica dei fatti, poiché proveniente da un gruppo di azione politica di propaganda, non dall’interessato stesso.
Il messaggio pubblicato ha sollevato numerose domande da parte di Alexandria Ocasio-Cortez che, durante un’audizione alla Camera del 23 ottobre, ha chiesto a Mark Zuckerberg se Facebook fosse a conoscenza della pubblicità fuorviante su Graham.
La seguente rimozione dell’annuncio sulla piattaforma dimostra la coerenza di Facebook nel suo approccio alla pubblicità veritiera. Tuttavia, restano questioni in sospeso riguardo alla volontà (o meno) di indagare e bloccare pubblicamente le false pubblicità da parte dei politici.
I critici accusano Facebook di non comportarsi in modo totalmente neutrale riguardo la faccenda; secondo quanto riferito, la società non si approccerebbe equamente con tutti i candidati.
Facebook, d’altro canto, afferma la propria intenzione di combattere la disinformazione, soprattutto se proveniente da determinate fonti.