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Google è il marchio più influente dell’anno: Classifica The Most Influential Brands

di Domiziana Desantis

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La quarta edizione di The Most Influential Brands recentemente svoltasi a Milano, ha presentato i risultati generali riguardanti l’influenza dei brand, riscontrata nella vita quotidiana degli utenti.

La manifestazione, organizzata da Ipsos e Iabicus, classifica Google al primo posto in Italia, seguito da Amazon e WhatsApp.

L’evento, che si rivolge principalmente ad aziende e stampa, si è concentrato sul brand Activism, tema portante di questa edizione.

Per un brand è di vitale importanza accrescere e rafforzare la propria influenza. Per farlo è necessario agire attivamente nell’interesse della società in cui viviamo.

Durante l’evento sono intervenuti noti ospiti del settore, tra cui Nicola Neri, il CEO di Ipsos Italia, Carlo Mangini di Parmigiano Reggiano, Katia Pantaleo di Ichnusa e Nico Colonna di Smemoranda.

I brand citati hanno raccontato al pubblico presente storie di successo, spiegando come rendere la CSR (ovvero Corporate Social Responsability) il fulcro del proprio ideale di business.

Rafforzare il legame con gli stakeholders (i cosiddetti portatori di interesse) e guadagnare vantaggi, sono i concetti base della strategia.

Google, Amazon e Whatsapp si piazzano sul podio di The Most Influential Brands. La scelta si è basata su 4550 interviste condotte da Ipsos tra il popolo italiano.

Seguono in classifica PayPal, Microsoft, YouTube, Samsung, Facebook, Mulino Bianco e Visa. Rispetto allo scorso anno, Facebook scende dal quinto all’ottavo posto, segnando una brusca caduta per il brand.

Esce dalla top ten il colosso Ikea (decima nel 2018, ora tredicesima) lasciando il posto a Mulino Bianco, unico food brand italiano presente in classifica (nel 2018 era diciannovesimo).

Instagram si classifica al quarto posto nella Generazione Z (dai 15 ai 19 anni); resta assente nelle altre fasce d’età. Netflix è al decimo posto sempre nella Generazione Z e sesto per i Millennial (dai 20 ai 38 anni).

Anche Nutella conquista un buon punteggio in alcune fasce d’età specifiche, in particolar modo tra Generazione Z, Millennial e Boomers (persone nate tra il 1945 e il 1960).

 

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Domiziana Desantis

Il potere delle parole mi ha sempre affascinata, tanto che ho fatto della comunicazione la mia professione. Lavoro come Web Content Creator & Editor in Nextre Digital, web Agency di Milano, e scrivo contenuti per il blog di Mirko Cuneo.

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