A cosa pensi leggendo il termine “guerrilla”? A una rivolta, una rivoluzione.
È una parola che colleghi sicuramente all’ambito politico, così come a quello ambientale o sociale. Ma quando la leggi accostata alla parola marketing la tua prima reazione è quasi certamente di stupore.
I termini “guerrilla” e “marketing” sembrano andare poco d’accordo tra di loro.
E se invece ti dicessi che rappresentano una vera e propria strategia pubblicitaria?
Prova a pensarci: come fai a distinguerti in un mare di annunci?
Inizialmente emergeva chi aveva più budget degli altri, ma non è più così. Oggi, così come negli ultimi due decenni, chi desidera emergere deve distinguersi e il modo più efficace per farlo è il Guerrilla marketing.
Se non ne hai mai sentito parlare oppure non sai bene cosa sia, non preoccuparti. In questo articolo capiremo meglio cos’è il Guerrilla marketing, com’è nato e come può aiutarti a ottenere la visibilità che cerchi sia nel mondo offline che online.
Cosa si intende per Guerrilla marketing?
Il Guerrilla marketing è esattamente quello che ti suggerisce il nome: fa parte delle strategia di marketing ma utilizza metodi non convenzionali e a sorpresa per promuovere un prodotto o servizio.
L’effetto che vuole suscitare il Guerrilla marketing è il “WOW” del pubblico.
Quando investire molti soldi in marketing e pubblicità non si è più rivelata una scelta efficace, le aziende hanno dovuto cambiare strategia. Il Guerrilla marketing non ha quindi bisogno di un budget elevato, tutto il contrario.
La promozione ha successo proprio perché diventa virale.
Il Guerrilla marketing sfrutta la curiosità, la sorpresa e le emozioni del pubblico. Le persone si sentono naturalmente attratte e coinvolte. Questo le porta a parlarne con altre finché il fenomeno non diventa virale. E la campagna ha così avuto successo.
Il Guerrilla marketing è ovviamente nato offline ma negli ultimi anni si è diffuso anche online, dove ormai il settore della pubblicità è saturo. Dovresti pagare davvero tanto per riuscire a ottenere un briciolo di visibilità, ecco perché devi cambiare strategia.
Ma prima di scoprire in cosa consiste questa tattica, approfondiamo un po’ di storia del Guerrilla marketing.
Quando nasce il Guerrilla marketing?
Dobbiamo la nascita del Guerrilla marketing all’economista e pubblicitario Jay Conrad Levinson che lo insegnò all’Università di Berkeley e poi ne parlò nel suo omonimo libro “Guerrilla Marketing”.
La guerrilla è notoriamente una forma di azione non violenta. Pensa all’occupazione di un edificio o di un terreno e avrai già ben chiaro il significato del termine.
Negli anni ’80, quando Levinson coniò il termine, riusciva a emergere nel mondo della pubblicità chi aveva grandi budget da investire. Questo significava che pochi monopolizzavano l’attenzione del pubblico. Gli studenti di Levinson si chiesero come fosse possibile per un’azienda appena nata riuscire a emergere in un simile mercato.
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E la risposta del professore fu semplice: distinguendosi.
È nata così una nuova tattica basata sull’effetto sorpresa, sulla capacità di generare stupore e, di conseguenza, il passaparola del pubblico. L’attenzione non viene più comprata con un grosso budget, ma viene attratta con l’originalità.
Come fare Guerrilla marketing
Sembra tutto molto affascinante, anche solo il nome. Ma porta ancora un po’ di pazienza, perché ora vedremo quali sono gli ingredienti che danno vita a una buona strategia di Guerrilla marketing:
- Spendi poco: il Guerrilla marketing si basa proprio su questo, un budget limitato, perché non è con i soldi che avviene la promozione del prodotto o servizio;
- Sii originale: lo dice il nome stesso, devi essere sovversivo, utilizzare degli strumenti non convenzionali, fare qualcosa che il pubblico non si aspetta e che proprio per questo sia in grado di attrarlo;
- Provoca il tuo pubblico: pensa alle opere di Bansky, l’artista di street art, che crea opere d’arte satiriche con un significato politico, perché il senso del Guerrilla marketing è di scuotere le persone, farle pensare e sbalordirle, devono ricordarsi di te e della tua opera;
- Crea una campagna unica: le vere campagne di Guerrilla marketing sono sempre uniche e irripetibili, è così che vengono ricordate dal pubblico.
Bansky è un famoso esempio di Street marketing, ma ce ne sono molti altri. Pensa, ad esempio, a McDonald’s che ha giocato con le strisce pedonali creando un’enorme confezione rossa colma di patatine fritte in mezzo alla strada.
Parliamo di Street marketing quando un artista inscena un’opera, generalmente bidimensionale, che non ha nulla a che vedere con l’ambiente circostante. In poche parole, che è stata creata e inserita in quel contesto per suscitare una reazione nei passanti.
Ok Mirko, questo sembra più semplice nella vita offline. Ma se io ho un’azienda online?
Ho una buona notizia per te. Puoi fare Guerrilla marketing anche online e vedremo subito come.
Guerrilla marketing in versione digitale
Il Guerrilla marketing digitale funziona esattamente come quello analogico. Il principio è sempre lo stesso, creare stupore. Cambiano però i mezzi.
Il tuo campo di battaglia non sarà la strada, un edificio o persino un evento. Dovrai fare marketing online ed essere dove sono i tuoi clienti. Per rendere il tuo messaggio virale ti consiglio di sfruttare il più possibile i social media.
Qui puoi pubblicare fotografie o video che veicolino la tua campagna.
E se ci pensi un contenuto online può diventare virale molto più velocemente rispetto a un’installazione o a una performance fisica, pensa al video marketing. Se il tuo pubblico si trova su più canali ti consiglio di sfruttarli tutti per dare la massima visibilità alla tua campagna di marketing.
Comunque, se ancora qualcosa non ti è chiaro, forse riuscirò a dissipare qualsiasi dubbio con qualche esempio pratico.
Esempi di Guerrilla marketing
Ci sono tantissimi esempi di Guerrilla marketing, vediamone qualcuno che ha a che fare con i social media per farti capire come questa strategia possa essere efficacemente utilizzata nel mondo digitale.
Iniziamo con uno degli esempi meglio riusciti ed è quello della Marvel. La nota azienda produttrice di film sui supereroi utilizza moltissimi canali web per farsi pubblicità. E indovina cosa si è inventata: ha creato un profilo Tinder per il Capitano Deadpool. Tinder è un social media di incontri e l’azienda ha sfruttato il “fascino” del personaggio per attirare spettatori, e la strategia ha decisamente funzionato.
Ma anche un’installazione fisica può diventare virale quando i passanti ci si imbattono e la fotografano. È il caso di Nike che, per incentivare l’esercizio fisico, ha sbarrato scale mobili nelle metropolitane oppure ha scelto di dipingere il proprio marchio su panchine a cui mancavano le assi per sedersi. Se le persone cominciano a pubblicare queste foto sui social, quanto pensi che impieghino a diventare virali?
E che dire delle #FigiGirl? L’azienda produttrice di acqua Fiji Water ha posizionato delle modelle vestite con i colori del marchio e con delle bottigliette di acqua in mano alle spalle dei divi al Golden Globes 2019. Gli scatti sono diventati a tal punto virali da aver ispirato un hashtag.
Libri che parlano di Guerrilla marketing
Il primo libro che dovresti leggere è certamente quello del fondatore della strategia. “Guerrilla marketing. Mente, persuasione e mercato” di Jay Conrad Levinson è certamente il punto di partenza. Attraverso questo libro puoi capire che i veri esperti di marketing sono proprio i guerriglieri, coloro che attaccano mentre gli altri hanno la guardia abbassata.
Sono stati pubblicati poi altri manuali come “Il Guerrilla Marketing: Teorie e tecniche della comunicazione pubblicitaria” di Gaetano Crivaro. Questo testo affronta più che altro l’evoluzione e il progresso dell’uomo che, nonostante tutto, va avanti.
Un altro testo che ti segnalo è “Guerrilla marketing in Italia. Il vero guerrilla marketing per i grandi risultati con piccoli budget” di Andrea Frausin e Fabio Zancanella. In questo libro trovi dei suggerimenti per applicare in modo efficace le strategie di guerrilla marketing, strategie che si basano sostanzialmente sugli insegnamenti di Levinson.
Se mastichi un po’ l’inglese i testi di Levinson che puoi leggere sul Guerrilla marketing sono davvero tanti. Tra questi c’è proprio un testo che ti dà qualche dritta sul marketing online e si chiama “Guerrilla Marketing for Social Media: 100+ Weapons to Grow Your Online Influence, Attract Customers, and Drive Profits”.
Le strategie di marketing per la tua azienda
Vuoi proprio essere sicuro di non sbagliare e di impostare la miglior strategia di Guerrilla marketing nel minor tempo possibile?
In questo caso devi affidarti a un professionista.
Tuttavia, la maggior parte delle agenzie di comunicazione e dei marketers crea delle campagne di marketing tradizionali. E più desideri visibilità, più ti chiedono di pagare. Non sono preparate e non hanno esperienza su questo tipo di strategia.
Tu invece hai bisogno di qualcuno che pensi in modo diverso, che esageri, che sia in grado di mostrare il tuo prodotto o servizio in modo provocatorio e assolutamente nuovo.
Se vuoi un aiuto concreto per lanciare la tua azienda attraverso il Guerrilla marketing chiedimi una consulenza. Ho aiutato tantissimi business a emergere negli anni attraverso campagne fuori dal comune. Insieme troveremo la giusta idea che ti farà diventare virale e ti aiuterà a trovare un numero sempre più elevato di acquirenti.