Secondo recenti studi, i social media svolgono un ruolo particolarmente positivo nell’ambito della ristorazione. Perché?
L’insolita notizia riguarda le condizioni igieniche dei luoghi di ristoro, tenute sotto controllo grazie al “timore” di ricevere feedback negativi da parte degli utenti.
Le valutazioni si fanno sempre più scrupolose e dettagliate, aiutando (inconsapevolmente) le autorità sanitarie a monitorare le condizioni dei ristoranti.
Lo scambio di pareri online mette in moto un’ampia condivisione di informazioni, dando una mano ai sistemi di controllo, spesso insufficienti nelle grandi città.
Nelle aree ricche di popolazione, molte persone sono abituate a mangiare fuori casa. Infezioni e intossicazioni alimentari non sono poi così rare, perlopiù associate a pasti fuori norma (anche da asporto).
La ricerca è stata condotta dall’Università del Maryland, dopo un’attenta analisi nella sezione dedicata ai ristoranti su Yelp, considerando le recensioni pervenute tra il 2010 e il 2016 a New York.
I locali situati nelle grandi città tendono a trascurare le norme igieniche del posto, soprattutto nei 90 giorni successivi ai controlli. Ciò accade poiché si sentono sicuri, sapendo che difficilmente riceveranno ulteriori visite da parte della sanità.
Con i social network la situazione cambia, poiché i ristoranti restano perennemente sotto esame, 7 giorni su 7.
La ricerca ha individuato i posti a rischio tramite un efficace sistema di intelligenza artificiale. Lo strumento ha elaborato e classificato le valutazioni degli utenti, memorizzando i vocaboli riferiti alle norme igieniche. In questo modo è stato molto più semplice identificare i ristoranti poco consigliati.