Il 2020 è stato un anno impegnativo, sia dal punto di vista sociale che economico. Moltissime imprese si sono ritrovate a dover ricominciare daccapo e rivedere le proprie priorità. Le sfide messe in atto sono state tantissime e altrettante ce ne saranno nei mesi a venire. Le imprese devono prepararsi ad affrontare i problemi nel modo giusto, a risollevare il proprio brand in difficoltà, a salvarsi se è necessario correre ai ripari. Come si fa, quindi, a portare al successo la propria azienda nel 2021? Secondo Harbinson Mulholland, azienda inglese specializzata nella consulenza aziendale, è possibile superare la crisi con una giusta pianificazione.
Per superare la crisi, le aziende devono imparare a informarsi
Nel corso del 2020, moltissime aziende si sono ritrovate a dover chiudere i battenti per via della crisi provocata dall’emergenza sanitaria. Se nessuno può uscire di casa per cenare fuori, i ristoranti non possono restare aperti. Se le persone non possono più permettersi di acquistare nei centri commerciali, i negozi non hanno motivo di rimanere aperti. È inevitabile, quindi, che si registri una crisi economica importante, fatta anche di incertezze non solo economiche ma proprio sulle condizioni reali del proprio mestiere.
Per sopravvivere a una crisi, però, un’impresa ha bisogno di informarsi nel modo giusto, di avere chiare tutte le sue opzioni, di valutare ogni scenario possibile e soprattutto di pianificare, quanto possibile, un piano economico e di business per il futuro. Se hai le giuste informazioni, d’altronde, puoi prendere decisioni migliori e certamente più lungimiranti.
Proattività: le aziende devono rivedere le loro modalità lavorative
Secondo il team di Harbinson Mulholland la parola chiave è proattività. Reagire a una crisi e fisiologico, ma proagire è vitale, salvifico. Rispondere a una crisi con una reazione contraria e opposta è quello che serve alle imprese per risollevarsi e sopravvivere.
Un aspetto interessante potrebbe essere quello che riguarda la dimensione della forza lavoro: bisogna guardare ai propri dipendenti in modo diverso dal passato, accogliere i loro bisogni e le loro esigenze e favorire, dove possibile, lo smart working.
In generale, comunque, il problema principale riguarda la disponibilità economica delle aziende in questo periodo. Quello che gli imprenditori dovrebbero fare, quindi, è fare un calcolo realistico e stimato di entrate e uscite e cercare di fare previsioni a raggio più ristretto, cercando di vivere come possibile nell’immediato, senza guardare a una pianificazione troppo in là nel tempo.
Organizzarsi è fondamentale, ma non si può prevedere un futuro così incerto.