Il fondatore di Alibaba e Ant Group, Jack Ma, sta per presentare una IPO (offerta pubblica iniziale) da urlo. Dopo la grande quotazione in borsa per Alibaba presentata a Wall Street nel 2014, Jack Ma ha rilasciato, di recente, i documenti che serviranno ad avviare l’iter per la IPO a Hong Kong e Shanghai.
A dicembre 2019, il record di IPO era stato battuto dalla compagnia petrolifera Saudi Aramco, che aveva superato quella di Alibaba nel 2014 con una quotazione in borsa di 29.4 miliardi di dollari.
A breve, Jack Ma si riprenderà il podio, con un’offerta pubblica iniziale da capogiro: sembra, infatti, che il fondatore di Alibaba e Ant Group (di cui Alibaba è proprietario al 33%), voglia offrire sul mercato il 10% del proprio capitale, più o meno 30 miliardi di dollari. Un nuovo record, quindi, da parte di una delle aziende più ricche e prolifere al mondo. Non è ancora chiaro quando Jack Ma lancerà questa IPO sul mercato, ma potrebbe essere entro la fine del 2020.
Sembra proprio un colpo di coda interessante, questo, se pensiamo che la pandemia globale ha messo letteralmente in ginocchio ogni settore dell’economia. Una quotazione in borsa così grande, la più grande in assoluto finora, cambierebbe potenzialmente le carte in tavola per tutti.
Cos’è una IPO
Acronimo per Initial Public Offering, in italiano Offerta Pubblica Iniziale, una IPO è una proposta preliminare fatta da un’azienda nel momento in cui entra per la prima volta in Borsa con le sue quotazioni.
La quotazione in Borsa è molto importante per le multinazionali o le grandi imprese, perché può offrire diversi benefici di natura, fiscale, finanziaria e operativa. In particolare, può ridurre il rischio di indebitamento per facilitare l’accesso al capitale di rischio, può favorire l’ingresso di soci istituzionali nel capitale societario, può aprirsi a incentivi fiscali derivati proprio dalla quotazione in Borsa stessa.
Presentare, quindi, una IPO come quella proposta da Jack Ma nei giorni scorsi, è un bigliettino da visita incredibile, che non solo cambierà completamente le quotazioni future, ma cambierà anche la visione della stessa società all’interno di Wall Street.
Ant Group, storia di un’azienda di successo
Ant Group è un’azienda specializzata in pagamenti elettronici, grazie al servizio Alipay. Nel 2019 ha guadagnato 2.5 miliardi di dollari e nella prima metà del 2020 era già arrivata a 3 miliardi di dollari.
Molto simile a Paypal, Alipay ha più di 710 milioni di utenti reali e solo in Cina è riuscita a smuovere pagamenti fino a circa 118 mila miliardi di yuan (17 mila miliardi di dollari). Per creare un contesto ancora più chiaro, vi basti pensare che Alipay rappresenta circa il 43% degli utili complessivi dell’intera società.
Ant Group ha, tuttavia, intenzione di ampliare il proprio mercato, spingendosi ancora una volta nel mondo dei servizi finanziari (puntando, per esempio, sul robo investing e sulle attività di credito).
In una nota recente, Jack Ma ha comunicato che almeno il 40% del capitale raccolto tramite la IPO sarà utilizzato per svolgere attività di ricerca e sviluppo, un buon 30% servirà ad ampliare il proprio bacino di utenza e circa il 10% servirà ad aumentare le attività internazionali.