Lo sviluppo dei cibi alternativi è un settore in continua crescita. La consapevolezza dello sfruttamento animale è un argomento più che mai rilevante.
Pare fantascienza, eppure è realtà: la catena KFC è al lavoro per realizzare la “carne del futuro“, in collaborazione con l’azienda russa 3D Bioprinting Solutions.
I nuovi nuggets del brand saranno infatti realizzati tramite la stampa tri-dimensionale. Come?
Le cellule di pollo coltivate in laboratorio fungeranno da base di partenza. Non solo, KFC fornirà l’impanatura e le spezie, per rendere il gusto dei nuovi nuggets più simile possibile a quello che già conosciamo.
Quale sarà la differenza? Parliamo di una vera a propria rivoluzione che fa parte del più ampio panorama della Digital Trasformation. L’utilizzo della carne in 3D non provocherebbe più la morte degli animali.
Il primo nugget verrà testato in autunno, a Mosca. La speranza è quella di aprire un nuovo commercio, in grado di diffondere l’utilizzo della carne derivata da cellule cresciute in laboratorio, senza più torture sugli animali.
KFC non è nuova a tale pratica. Lo scorso anno infatti, la catena ha introdotto la distribuzione dei prodotti firmati Beyond Meat, un brand specializzato nella produzione di simil-carne completamente vegetale.
La novità porterà numerosi vantaggi, dal punto di vista etico ed ambientale. Il bioprinting della carne ridurrà di 25 volte il gas serra e dimezzerà il consumo di energia negli allevamenti.
La questione più importante riguarderà tuttavia la vita degli animali, che non subirà più crudeli ingiustizie (questione particolarmente sensibile per buona parte della popolazione).
La carne in 3D attirerà certamente nuovi clienti, incuriositi dalla novità futuristica. Il prodotto distribuito infine, sarà più semplice ed economico da creare, a vantaggio dell’intera società.