Il 2020 è stato, per moltissime imprese italiane, l’anno della scoperta dello smart working. Prima del COVID-19, già tantissime imprese permettevano ai propri dipendenti di lavorare a distanza: con l’emergenza sanitaria, però, quest’opportunità è diventata un’esigenza imprescindibile, che ha spinto gli imprenditori a rivedere diversi punti della propria forza lavoro.
Il lavoro a distanza, però, ha diversi pro ma anche diversi contro, sia dal punto di vista psicologico che da quello lavorativo ed è importante avere a mente i punti di forza e i punti deboli per poter agire facilmente su di essi e riprogrammare il proprio lavoro di conseguenza.
La pandemia globale ha messo alla prova numerose aziende, così come la cosiddetta “business continuity”, la continuità aziendale che consente alle imprese di lavorare seguendo uno schema rigido e condiviso, in grado di migliorare le prestazioni lavorative anziché affossarle.
I pro e i contro del lavoro a distanza
Il lavoro da remoto, soprattutto se effettuato all’interno delle proprie mura domestiche, da un lato è comodo perché più facilmente gestibile, anche in termini di tempo; dall’altro lato, però, è un’arma a doppio taglio, che finisce per agire negativamente sul nostro stato d’animo. Un workflow che tenga in conto di questo, quindi, è fondamentale e va tenuto in conto soprattutto dall’azienda che deve progettare una business continuity adeguata alle rinnovate esigenze dei propri dipendenti.
La soluzione ideale è prevedere e includere nel proprio piano una modalità lavorativa che sia flessibile, autonoma, agile. Il mondo del lavoro sta cambiando anche perché cominciano a cambiare le esigenze dei dipendenti, sia dal punto di vista pratico che da quello più intimo, più personale.
Flessibile, poi, vuol dire anche adattabile: i dipendenti devono imparare ad adattarsi a nuove modalità lavorative, ma allo stesso tempo anche i dirigenti devono imparare ad avere una mentalità più aperta e di conseguenza più inclusiva.
Il ruolo della digitalizzazione nella flessibilità lavorativa a distanza
In questa flessibilità, la digitalizzazione può essere una buona soluzione, per migliorare la continuità di un’azienda: digitalizzando i documenti, le informazioni, il workflow aziendale, è possibile condividerlo con tutti in tempi piuttosto brevi e di conseguenza anche automatizzare determinati meccanismi.
Abbracciare una trasformazione digitale in azienda, quindi, vuol dire finalmente aprire le porte al futuro del lavoro: un lavoro più agile, più flessibile, più gestibile e di conseguenza più inclusivo.