Le competenze digitali per le aziende che vogliono crescere

Le competenze digitali sono diventate essenziali nel contesto in cui viviamo, tanto che nel prossimo futuro saranno richieste da 9 lavori su 10.

I professionisti di tutti i settori devono estendere le proprie competenze e sviluppare in ogni area nuove capacità personali e professionali che siano in linea con l’evoluzione tecnologica.

Le nuove tecnologie non solo fanno parte della quotidianità, ma hanno portato e porteranno alla nascita di altre professioni. Gli impieghi a bassa qualificazione lasceranno il posto a quelli più qualificati, soprattutto nelle aziende.

Questo è il motivo per cui è sempre più importante coltivare e sviluppare le competenze digitali e introdurle all’interno del proprio mondo professionale.

Gli strumenti esistono e le aziende devono saperli utilizzare.

La Digital Transformation si è estesa a tutti i settori nell’arco degli ultimi anni e ogni azienda, qualcuna di più e altre di meno, ha già iniziato ad implementare tecnologie e strategie per offrire un servizio all’avanguardia alla propria clientela.

Nonostante questo l’Italia rimane in una posizione arretrata rispetto al resto dell’Europa per quanto riguarda le competenze digitali. Oltre il 50% della popolazione ne è privo e si è notato ancora di più con la pandemia che ha richiesto l’uso intensivo degli strumenti digitali.

Oggi un’azienda che possiede competenze digitali è in grado di essere competitiva sul mercato, rispetto a quelle che mantengono un’impostazione più tradizionale e che rischiano di essere spazzate via da marchi più giovani ed innovativi.

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Perché le competenze digitali sono importanti per le aziende?

Le aziende si sono rese conto a poco a poco che le vecchie conoscenze e competenze non sono più sufficienti per riuscire a dominare il mercato del lavoro. Lo stesso svolgimento delle mansioni è stato completamente stravolto dall’arrivo delle tecnologie e dell’era digitale, così come sono cambiate le abitudini e i comportamenti dei consumatori.

Le persone si sono trovate, in particolare negli ultimi anni, a dover utilizzare le piattaforme tecnologiche per effettuare svariate attività. Per lavorare da casa, per restare in contatto con amici e parenti, per fare i propri acquisti e anche per pratiche e documenti burocratici e medici.

Questa tendenza ha avuto un’impennata esponenziale e adesso il mondo della tecnologia è entrato a far parte della normalità delle cose. Alcuni si sono abituati più in fretta mentre altri meno, ma è innegabile che il mondo intero sta andando in quella direzione.

Le aziende e chi ci lavora devono essere i primi a sviluppare le competenze digitali che servono per mandare avanti il business, intercettare e restare in contatto con i propri clienti.

Nel momento in cui ogni lavoratore entra in azienda, è strettamente necessario che possieda un pacchetto di competenze digitali e una lista di soft skills più o meno sviluppate sulla base del ruolo che andrà a ricoprire in azienda.

Tuttavia, questo non è l’unico problema che si presenta agli imprenditori di lavoro ogni giorno.

L’evoluzione è talmente veloce che, se anche le aziende riuscissero a trovare persone qualificate, ben presto necessiterebbero di nuove figure ancor più formate ed aggiornate.

Quindi è l’azienda che, internamente, deve riuscire a dare la giusta importanza a questo aspetto fondamentale e a formare i propri collaboratori in modo che possano affrontare le sfide del mercato.

Cosa si intende per competenze digitali?

Il ruolo fondamentale del digitale in ogni business è ormai chiaro a tutte le aziende. Ma cosa sono esattamente quelle che vengono definite competenze digitali?

Le competenze digitali sono quell’insieme di abilità e conoscenze pratiche che servono per saper utilizzare tutto ciò che ha a che fare con le tecnologie dell’informazione, nonché per lavorare e per comunicare con gli altri.

Sono una tra le 8 competenze chiave per l’apprendimento che sono state evidenziate nel 2006 dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre.

Si sviluppa la competenza digitale nel momento in cui si riesce ad utilizzare con pertinenza e capacità le tecnologie della società dell’informazione (TSI) nel lavoro, nel tempo libero e per la comunicazione.

L’utilizzo del computer è ormai fondamentale per reperire, valutare, produrre, presentare e scambiare informazioni.  Internet è diventato, come è noto, il mezzo principe che sta alla base delle reti di collaborazione, partecipazione e divulgazione.

La diffusione della Digital Transformation impone un ripensamento totale dell’emanazione e della fruizione di prodotti e servizi. Questo vale per tutte le piccole, medie e grandi imprese italiane e nel mondo.

Ma quali sono le competenze digitali considerate come quelle che non possono mancare?

Lo vediamo nel paragrafo successivo.

Quali sono le competenze digitali di base?

Con competenze digitali si indica un vasto insieme di abilità tecnologiche che vanno dalla capacità di utilizzare il computer allo sviluppo di software.

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Oltre alle abilità tecniche, conosciute come digital hard skills, esistono tutta un’altra serie di competenze di tipo razionale e comportamentale, ovvero le digital soft skills.

Queste soft skills sono quelle che permettono alle persone non solo di utilizzare i dispositivi digitali, ma anche di avere dimestichezza e flessibilità nel gestire strumenti non del tutto conosciuti. Si tratta di tutti gli aggiornamenti, le nuove versioni e i nuovi prodotti tecnologici che escono di frequente e che hanno bisogno di persone in grado di capirne il funzionamento per poterli sfruttare nel lavoro.

Infatti, le stesse competenze digitali non sono statiche ma cambiamo con il passare del tempo e con l’evolversi delle tecnologie. Ecco quello che le imprese devono essere in grado di fare e di assicurarsi: la capacità e la prontezza di accogliere le novità e di gestirle in mondo produttivo per la crescita aziendale. Oggi si parla anche di Digital Mindset.

Le competenze digitali per le aziende sono divise in due aree principali: le digital hard skill e le digital soft skill. Più nello specifico, l’Osservatorio delle Competenze Digitali, ha differenziato le competenze riconducendole a quattro categorie:

1. Competenze digitali dei lavoratori, la capacità per coloro che entrano nel mondo del lavoro di saper utilizzare gli strumenti informatici;
2. Competenze specialistiche ICT, sono i professionisti che si occupano di fornire tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio di informazioni in formato digitale;
3. Competenze di e-Leadership, le capacità di leadership insieme alle attitudini digitali che consentono al soggetto che le possiede di avviare e dirigere un’attività determinando anche percorsi di cambiamento all’interno della propria organizzazione.

Nei prossimi due paragrafi troverai un approfondimento specifico sulle competenze digitali hard e su quelle definite soft.

Le competenze digitali hard

Le digital hard skills sono delle competenze digitali quantificabili e concrete che si possono acquisire durante il percorso di studi – scuola, università, master – o direttamente sul posto di lavoro.

Occupandosi giornalmente delle proprie mansioni lavorative o frequentando specifici corsi di formazione offline oppure online. È interesse degli imprenditori dare l’opportunità ai propri collaboratori di perfezionare ed incrementare le proprie competenze digitali per le aziende.

In questo modo i dipendenti che accresceranno le proprie conoscenze personali e lavorative porteranno un contributo positivo all’attività stessa. Per il leader aziendale è indispensabile che i dipendenti abbiano le hard skills necessarie per affrontare il proprio lavoro nel senso più pratico del temine.

Le competenze digitali per le aziende oggi ricadono anche nel mondo del web marketing che offre i canali e le modalità per la promozione e la comunicazione sia all’interno sia all’esterno dell’azienda. Insomma attraverso il web si ha la possibilità di interagire in maniera diretta e dinamica con i propri clienti e di veicolare loro l’immagine e il brand aziendale.

Gli imprenditori hanno bisogno di figure che siano in grado di operare sulle nuove piattaforme per una comunicazione che passa in percentuale sempre maggiore attraverso dispositivi mobile.

Inoltre, iniziano ad essere indispensabili figure dedicate alla gestione, all’analisi e all’interpretazione dei dati. Infine, non dimentichiamo il Cloud con le sue modalità e logiche di fruizione, l’IoT (Internet of Things) per cui si hanno bisogno professionisti nella progettazione e nello sviluppo, e la Cybersecurity.

Le competenze digitali soft

Tra le competenze digitali per le aziende sono da considerare anche tutte quelle caratteristiche e capacità della persona che rispondono al nome di digital soft skill.

Sono delle abilità trasversali e non quantificabili che non si possono imparare a scuola o nel contesto lavorativo.

O meglio, possono sicuramente essere sviluppate ma sono qualità che fanno parte della personalità dell’individuo e che derivano dalle sue esperienze e dalla sua indole. Sono collegate alla cultura, al modo di interagire e di porsi con gli altri, di comunicare, di lavorare in team.

Quindi, se sei il CEO di un’azienda ti consiglio di non limitarti alla valutazione – ovviamente importante – delle capacità tecniche e pratiche dei tuoi collaboratori. Ma prendi in considerazione anche le attitudini che caratterizzano gli individui e che possono essere molto utili alla gestione del lavoro e alla produttività.

Vorrei fare un approfondimento proprio sulle soft skills perché sono proprio queste ad avere sempre più peso all’interno delle aziende.

Quattro categorie di digital soft skill

Queste quattro categorie sono state identificate dal P4I (Partners 4 Innovation):

1. Il Knowledge Networking, tutte quelle capacità a supporto della gestione di dati, informazioni e contenuti digitali. Nel mondo del lavoro di oggi è necessario saper navigare in rete, fare ricerche, filtrare le informazioni e condividerle sui social network;
2. La Virtual Communication, saper gestire la comunicazione e la propria identità, o quella dell’azienda, negli ambienti digitali. Collaborare ed interagite attraverso le tecnologie digitali di riferimento;
3. La Digital Awareness, per saper comunicare è necessario conoscere anche il corretto utilizzo degli strumenti digitali, sapendo fare distinzione tra gli usi personali e quelli professionali. Inoltre, è doveroso rispettare le regole della rete e delle piattaforme social, la privacy e saper colloquiare nella maniera corretta;
4. Il Self Empowerment, il processo di crescita dell’individuo in sé, in gruppo e nel lavoro. La conoscenza delle modalità e degli strumenti digitali non si ferma e bisogna avere la consapevolezza di sé e di ciò che si può fare per continuare a migliorare. Questo vale sia dal punto di vista tecnico sia da quello delle abilità più strettamente personali.

Ogni imprenditore deve avere ben chiaro a che punto si trova la propria azienda e in che relazione è rispetto al mercato. Questa consapevolezza è la base di partenza che ti fa capire che cosa ti serve per continuare a innovare e per far crescere la tua attività.

Ma c’è un’altra cosa a cui devi prestare particolare attenzione, vediamo subito qual è.

Le aziende devono fare attenzione al Digital Mismatch

Il mondo del lavoro è cambiato ed è in continua evoluzione. La valutazione della persona, dal punto di vista lavorativo, non avviene più solo in maniera fredda e lineare, quindi solo con la lettura del curriculum e l’elenco delle competenze acquisite.

Oggi hanno grande importanza anche tutte le soft skills di cui ho parlato e che rendono un individuo la persona giusta per la tua azienda.

Il Digital Mismatch è il divario tra le capacità possedute dai lavoratori e quelle che sono effettivamente richieste dalle imprese.

Questo, purtroppo, si verifica perché l’innovazione e lo sviluppo sono andati più veloci rispetto a quella che è la formazione scolastica e universitaria.

Un considerevole numero di aspiranti lavoratori o già lavoratori presenta ancora delle notevoli lacune sulle competenze digitali indispensabili nelle aziende.

Per sopperire a queste carenze, io consiglio di investire sulle proprie risorse umane attraverso corsi di formazione e di aggiornamento.

È nel tuo interesse di imprenditore puntare sulla crescita dei tuoi collaboratori.

Lavoratori più preparati e stimolati, non solo si impegneranno maggiormente a favore dall’attività, ma porteranno un più alto prestigio e valore alla tua azienda. Lavoratori preparati ed efficienti svolgono i propri compiti bene e in meno tempo e questo favorirà positivamente il tuo business.

L’importanza della formazione digitale

Siamo sempre più vicini al momento in cui le competenze digitali decretino quali saranno i posti di lavoro che sopravvivranno e quali, invece, verranno rimpiazzati dall’innovazione tecnologica.

Le aziende operanti in tutti i settori devono investire sia sulle digitali skills di base sia su quelle avanzate.

In particolare, devono lavorare sui cosiddetti reskilling e up-skilling.

Cosa si intende con questo termine? Si tratta del processo attraverso il quale i lavoratori apprendono nuove modalità di lavoro e competenze rispetto a quelle specifiche del loro settore.

Queste nuove competenze sono proprio quelle che hanno a che fare con l’utilizzo di strumenti e la dimestichezza con strategie digitali.

Se prima abbiamo detto che le competenze sono in continua evoluzione, così come le tecnologie, non è importante assumere persone già completamente formate. Piuttosto, si tratta di scegliere collaboratori in grado di apprendere costantemente nuove conoscenze e competenze digitali.

Cosa serve alla tua azienda nel prossimo futuro

Lo scenario che abbiamo dipinto finora non rappresenta una remota possibilità confinata nelle pieghe del futuro, ma una realtà tangibile già oggi.

Per far sì che i lavoratori, e di conseguenza le aziende, siano sempre più competenti nell’ambito digitale, giocano un ruolo fondamentale due aspetti.

Il primo è quello delle risorse umane. L’attività di recruiting sta subendo una profonda trasformazione per portare l’innovazione all’interno delle aziende stesse.

Si è già iniziato a parlare di HR Tech, ossia di software o hardware digitali che aiutano le aziende nella gestione delle risorse umane. Si tratta di un mercato in forte ascesa a livello globale, sia internamente alle aziende sia per quanto riguarda le agenzie di recruiting.

Dall’altro lato, i marchi hanno bisogno di essere sempre più presenti sul web con siti aziendali forti, una presenza costante sui social media e un buon posizionamento su Google. Tutto ciò richiede un lavoro giornaliero da parte dei collaboratori che parte dall’analisi dei dati fino alla pubblicazione dei contenuti.

Come portare le competenze digitali in azienda

La trasformazione digitale stenta a decollare in Italia anche perché sono le aziende stesse a non investire adeguatamente nel processo di innovazione digitale. Come abbiamo toccato con mano nell’ultimo lungo periodo, il business si ferma se non ha delle risorse e degli strumenti digitali pronti a sostenerlo.

Il mondo delle vendite e degli affari non può più fare a meno della tecnologia e del digitale, come non ne possono fare a meno gli utenti e i clienti. Le persone sono sempre più abituate a farne uso nel loro quotidiano e chi non accoglie queste nuove modalità rimarrà ai margini del mercato o ne uscirà.

Ma prima di prendere qualsiasi iniziativa di formazione devi capire che cosa serve a te e alla tua azienda, ti sarà utile per avere la sicurezza di fare gli investimenti giusti.

Come fare per scoprirlo? La cosa migliore è valutare che cosa ha fatto chi ci è passato prima di te, ecco perché io metto a disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze agli altri imprenditori e professionisti.

Aiuto molte aziende italiane che hanno bisogno di una spinta e dei consigli operativi per accogliere la Digital Transformation, ottenere più clienti e aumentare le vendite.

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