L’impatto negativo d Covid-19 non tarda a farsi sentire. Secondo l’ultimo rapporto condotto da LinkedIn, il mercato del lavoro sta subendo rallentamenti significativi.
La ricerca Linkedin Hiring Rate evidenzia un tasso di assunzione in calo costante, anche nel nostro Paese.
Il crollo dei nuovi contratti lavorativi è aumentato del 62% rispetto allo stesso periodo del 2109.
Il rapporto evidenzia inoltre un calo di 22 punti percentuali paragonato ai dati raccolti nelle settimane precedenti,
Come procede nel resto del mondo? Le notizie continuano ad essere poco confortanti.
LinkedIn in Francia ha registrato una diminuzione del tasso di assunzione ancora più forte rispetto all’Italia.
In Gran Bretagna la situazione appare leggermente migliore, anche se la crisi è cominciata più tardi in confronto ad altri Paesi.
Negli Stati Uniti oltre 22 milioni di persone hanno già perso il lavoro, con 5,2 milioni di domande di disoccupazione giunte a fine aprile.
Secondo le ultime statistiche stilate da Goldman Sachs, la situazione potrebbe addirittura peggiorare (anche in Italia). Il tasso di disoccupazione raggiungerà forse picchi storici.
Come riferito da Linkedin, soltanto la Cina ha mostrato segnali positivi di ripresa, a partire dai primi giorni di aprile, ovvero a fine quarantena.
ll Fondo Monetario Internazionale parla chiaro:
“La crescita economica italiana e le nuove assunzioni non miglioreranno fino al 2021. La ripresa sarà lenta e diversificata, a seconda dei settori. Turismo, entertainment e vendita al dettaglio saranno gli ultimi a ingranare, mentre per chi tratta beni durevoli con commercio anche all’estero, sarà più rapido”.
Molte aziende saranno costrette a chiudere per mancanza di fondi. Ciò influirà negativamente anche sull’occupazione.