“Work trends study” è l”ultima ricerca svolta da Adecco in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La ricerca mette in luce la forte influenza dei social media nei confronti di chi è in cerca di occupazione lavorativa.
In concomitanza, i recruiter perdono terreno. Qual è la funzione dei social network nel settore del lavoro? Come vengono sfruttati?
Lo studio dice che:
- il 61% dei candidati li utilizza per cercare annunci;
- il 52.3% per rispondere alle candidature;
- il 50.1% per visionare le pagine delle società in cerca di dipendenti.
Quanto tempo occorre per cercare lavoro sulle piattaforme social? In generale il periodo stimato è pari al 72%.
Puntiamo ora l’obiettivo dalla parte dei recruiter: LinkedIn mantiene incontrastato il primato da anni, superando ogni rivale. I dati raccolti svelano tuttavia un utilizzo minore della piattaforma rispetto al passato (72% contro l’88% del 2015).
Facebook in compenso cresce (con il 31.7% nel 2019 e il 27% nel 2015), seguito da Instagram. Twitter si classifica tra gli ultimi posti.
I social media sono inoltre sfruttati dagli incaricati all’assunzione del personale per visionare Curriculum Vitae e osservare con attenzione caratteristiche e qualità dei candidati (72%).
I profili scartati in seguito alle analisi dei contenuti pubblicati sui social network sono in forte aumento (22,1% rispetto al 12% del 2015).
Quali elementi penalizzano la possibile assunzione? La mancata corrispondenza tra quanto riportato nel CV e ciò che viene condiviso sui social, i feedback negativi lasciati da clienti o datori di lavoro e la scarsa partecipazione alla community del networking.