Hai mai sentito parlare di performance coaching? Si tratta di uno degli strumenti più efficaci per valorizzare le risorse del singolo e metterle a disposizione dell’intera organizzazione.
L’Italia è un paese in cui le piccole e medie imprese sono quelle più numerose. Ciò significa che si tratta di organizzazioni con duecentocinquanta impiegati massimo, e ogni risorsa può fare la differenza. Il dipendente non è uno come tanti, ma la prestazione del singolo effettivamente influisce sugli obiettivi aziendali. Lo stesso discorso vale per i manager, troppo spesso sobbarcati di responsabilità e compiti che esulano dalle loro stesse competenze o dalla loro predisposizione. Ed è qui che il performance coaching, come anche il business coaching possono fare la differenza: si ricorre a percorsi di coaching aziendale per allenare le capacità individuali, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’intera organizzazione. Dunque, il performance coaching valorizza le risorse umane e i team in un’ottica di crescita comune.
Con l’altissima concorrenza che c’è sul mercato, nessuna azienda può permettersi di sbagliare. Bisogna ottimizzare le risorse, ossia è necessario che tutti siano orientati verso la stessa direzione e abbiano ben chiaro l’obiettivo a cui tendere. Questo è il motivo per cui l’intervento di un performance coach rappresenta un’opportunità di valore.
Ma prima di spiegare cosa sia il performance coaching è necessario soffermarsi sul vero significato di performance, perché è proprio lì che si definisce un business vincente.
Cosa si intende con performance aziendale?
La definizione di performance più pertinente riguarda i risultati ottenuti seguendo un determinato percorso. Quindi parliamo di prestazioni, successi, prove e tentativi.
Questi significati si prestano bene anche alle performance aziendali, intese non solo in termini di fatturato ma con un’accezione estremamente più ampia. L’ideale è immaginare la performance aziendale come una sorta di contenitore, in cui ogni ogni aspetto concorre al raggiungimento degli obiettivi aziendali: operatività, lato economico, coinvolgimento dei dipendenti, soddisfazione dei consumatori, capacità di innovazione.
Dunque, per misurare le prestazioni dell’azienda bisogna tenere conto di tutte quelle dimensioni che favoriscono il benessere di un business.
Chiaramente l’aspetto finanziario occupa un posto di rilievo ed esso va definito in base alla redditività, al flusso di cassa e alla solvibilità dell’impresa.
Ma il significato di performance va accostato sicuramente anche all’operatività dell’azienda e alla sua capacità di rispondere alle esigenze del mercato. Dimensione in cui è rilevante il coinvolgimento dei dipendenti. Nel mio lavoro, sottolineo di frequente i concetti di team, team building e riconoscimento nei confronti dei dipendenti. Non perché si parli di argomenti di tendenza ma proprio perché sul coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti si gioca la produttività dell’azienda.
L’efficientamento delle risorse e dei processi operativi permette di avere un’azienda operativa, orientata a offrire il massimo della produttività. Anche se lo sguardo deve essere sempre orientato anche all’esterno per cogliere novità, margini di miglioramento e opportunità di crescita, in grado di favorire il potenziamento delle performance aziendali.
Il ruolo del coaching nelle prestazioni lavorative
Ti stai chiedendo come influisce il performance coaching sulle organizzazioni e che tipo di benefici può dare?
Grazie a un percorso di performance coaching migliorano le prestazioni del singolo e dell’azienda, poiché si valorizzano le capacità e le competenze individuali in relazione alle caratteristiche e alle necessità dell’organizzazione.
Innanzitutto, si lavora sul benessere fisico e mentale delle risorse. Molte persone – soprattutto nei ruoli manageriali – sono sottoposte a forti stress, che inficiano le prestazioni lavorative e si ripercuotono sulla vita privata. Nel coaching, la componente benessere non viene mai tralasciata ma, al contrario, si cerca di trovare un giusto equilibrio tra lavoro ed esigenze personali.
Non pensare che, mettendo costantemente sotto pressione le risorse possano migliorare le prestazioni dell’azienda. Anzi, lo stress peggiora le performance individuali, appesantisce il lavoro in team e danneggia l’equilibrio dell’organizzazione.
Trattando i dipendenti o i manager come risorse di valore, migliorano le dinamiche di gruppo e si vanno a creare team di lavoro altamente efficienti. Nell’ambito del miglioramento delle prestazioni lavorative, il performance coach insegna nuove metodologie di comunicazione e favorisce lo sviluppo di una comunicazione empatica ed efficace.
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Questo approccio si rivela prezioso in ogni area dell’azienda ma lo è principalmente a livello manageriale e nella vendita, dove è necessario rapportarsi con gli altri – colleghi o clienti – in maniera positiva. Altrettanto importante è lo sviluppo e l’affinamento delle competenze di leadership, intesa come la capacità di ispirare, motivare e condurre i team verso gli obiettivi stabiliti.
Il performance coaching allena i coachee a cogliere le opportunità e ad accogliere i cambiamenti e le innovazioni in maniera positiva. Così facendo, in azienda si diffonde un approccio favorevole alle sfide e alle opportunità.
Il performance coach lavora in modo che gli obiettivi siano chiari e condivisi ad ogni livello ma, soprattutto, aiuta a definire le strategie vincenti per raggiungerli.
La figura del Performance Coach
Attualmente declinato in varie aree, il coaching è una disciplina che proviene dall’ambito sportivo, dove il coach è l’allenatore. La figura del coach inizia a diffondersi negli anni Settanta con lo scopo di motivare gli atleti al raggiungimento dei risultati.
Nel corso del tempo, il concetto di coaching si è esteso e ha trovato molto spazio all’interno delle aziende. Scopo principale del percorso di coaching è quello di far emergere i punti di forza di una persona e utilizzarli per conquistare degli obiettivi ben definiti.
L’innovazione continua, la velocità con cui cambia il mercato e il bisogno di ridefinire figure professionali più fluide hanno fatto emergere la necessità di un supporto per i dipendenti e i manager.
A chi non è mai capitato di sentirsi demotivato, privo di competenze o con obiettivi non ben definiti?
In effetti, il cambiamento destabilizza e può avere un impatto devastante sulle aziende, a meno che non ci sia una road map definita e condivisa. Il business coaching e il performance coaching sono nati proprio con la prospettiva di ridefinire gli obiettivi dell’organizzazione e traghettare ogni singola risorsa verso una stessa direzione: il benessere dell’azienda.
Artefice di questo cambiamento è il performance coach, un professionista specializzato nella creazione di relazioni efficaci all’interno del team di lavoro. In particolare, l’allenatore delle performance parte dall’analisi delle skill attuali di ogni singola figura e lavora sullo sviluppo delle potenzialità individuali. Il percorso di performance coaching, dunque, si rivolge al singolo ma con l’obiettivo di favorire la crescita dell’intero business.
E il Business Coach?
Sebbene i due tipi di coaching spesso vengano confusi, esiste una sottile differenza tra business coaching e performance coaching. Il business coach è una figura che fornisce un supporto prezioso quando si affrontano scelte relative all’organizzazione e al proprio business. Ha competenze approfondite sulla gestione dell’azienda, maturate sia sul campo che durante un percorso di studi specifico.
Il performance coach offre un aiuto più mirato alla persona, nei confronti della quale si pone come supporto e guida. Non lavora esclusivamente in ambito aziendale come il business coach ma estende il proprio campo di lavoro oltre i confini dell’azienda.
Quando bisogna rivolgersi al business coach?
Il business coach è di grande aiuto nel risolvere situazioni complesse che riguardano l’azienda in generale (crisi, innovazioni, difficoltà produttive, scelte strategiche). Una figura di questo genere ha competenze tecniche che possono essere di grande aiuto in momenti impegnativi per l’imprenditore. Nonostante molte volte anche l’imprenditore possieda i requisiti per raggiungere un obiettivo preciso, non sempre riesce a fare da solo. Non si tratta di mancanza di competenze, di vision o di lungimiranza. Ma spesso una figura esterna può avere un approccio più valido, rapido o proficuo rispetto a chi è coinvolto fortemente nel processo.
Il business coach e il performance coach sono due ruoli fortemente connessi e possono lavorare in continuità tra loro, preparando l’imprenditore a essere vincente sia sul piano professionale che personale.
Come funziona un percorso di coaching?
Il percorso di coaching ha un approccio estremamente pratico ed è proprio questa sua caratteristica a renderlo efficace sotto vari punti di vista.
Chiaramente, per ogni situazione o persona (o team) c’è bisogno di un percorso specifico che va delineato su esigenze e caratteristiche del coachee e dell’organizzazione. Tuttavia, a grandi linee, il coaching segue alcuni step fissi:
- contracting: in cui si individua il percorso;
- sviluppo: coach e coachee operano di concerto per il raggiungimento dei risultati;
- consolidamento: si lavora per radicare gli atteggiamenti acquisiti e interiorizzarli.
Nella prima fase, il coach incontra il coachee e stabilisce gli obiettivi da raggiungere. Di pari passo viene definito il percorso da fare e le modalità operative da attuare. Il percorso di performance coaching in azienda, solitamente, viene proposto da figure come il responsabile delle risorse umane o da chi ricopre ruoli manageriali. L’impostazione del lavoro da fare, quindi, vede coinvolti anche questi personaggi, di cui è fondamentale l’apporto.
La parte centrale del lavoro si svolge one-to-one ed è lì che il coach allena il coachee con metodologie apposite. In linea generale, le sedute di coach prevedono delle conversazioni, durante le quali il coach mette in atto le tecniche adatte per stimolare il coachee a migliorare le sue performance.
L’ultima fase conta moltissimo perché è quella in cui si vanno consolidare tutti gli insegnamenti appresi durante il percorso. Interiorizzare i diversi atteggiamenti stimola ad approcciarsi in maniera funzionale alle sfide e favorisce il raggiungimento di obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Come migliorare le performance con il Performance o Business Coaching
Il business coaching e il performance coaching sono due strumenti preziosi per i manager e le aziende. In entrambi i percorsi, ciò che conta è il raggiungimento degli obiettivi ma ognuno di essi va a lavorare su sfere differenti. Il business coaching si colloca sulla dimensione aziendale e persegue gli obiettivi dell’organizzazione. Il performance coaching, invece, è finalizzato a far emergere i punti di forza di ogni singola risorsa. Le due discipline sono estremamente interconnesse perché, potenziando le prestazioni del singolo, trae benefici l’intera organizzazione. E viceversa, ossia quando il management e gli stakeholder sono allineati sullo stesso percorso, qualsiasi risorsa riesce a dare un contributo decisivo.
Ogni azienda ha bisogno di agire su più fronti, soprattutto in un mercato articolato come quello attuale. Per questo motivo, affidarsi a un coach significa valorizzare i dipendenti e darsi la possibilità di ottimizzare le performance non solo de singoli dipendenti ma dell’intera organizzazione.
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