Il summit sui social media che si terrà alla Casa Bianca potrebbe non includere Facebook e Twitter. I due big dei social network verranno infatti esclusi dalla manifestazione.
Le voci di corridoio parlano chiaro: Facebook e Twitter non sono stati invitati. Le misteriose fonti arrivano da alcuni contatti con la CNN.
Pare infatti che lo scopo del summit non sia un tentativo di discutere serie questioni come privacy o sicurezza, ma equivarrebbe piuttosto a una velata “sessione di reclamo di destra”.
A sostegno di tale asserzione, sappiamo che i rappresentanti di destra, dal forte pregiudizio anti-conservatore, mirato a censurare i social media, sono stati invitati alla Casa Bianca (come riportato dal Washington Post); mentre Facebook e Twitter, due dei maggiori protagonisti delle piattaforme social, sono stati esclusi.
In passato, entrambe le società si sono scontrate con Trump e con la sua amministrazione. Ad aprile, per esempio, Trump ha chiesto un incontro con il CEO di Twitter, Jack Dorsey, lamentando l’immotivata rimozione di alcuni follower dal proprio account.
Non solo, pare si siano inoltre verificati problemi di shadow banning diretti alle organizzazioni di estrema destra e ai suoi relativi sostenitori.
Facebook ha fornito supporto a Trump durante la campagna elettorale; nonostante ciò, ha vietato la pubblicazione di annunci pubblicitari esageratamente sensazionalisti, bloccando le azioni dei rappresentanti di estrema destra, come quelle di Alex Jones.
Facebook e Twitter appaiono inoltre in un gruppo attivista, composto da 50 brand globali, che denuncia la posizione anti-trans mostrata all’inizio dell’anno proprio da Trump.
La percezione continua del pregiudizio anti-conservatore mostrato dalle compagnie della Silicon Valley è ormai cosa nota per tutti i repubblicani.
Ciò che non è ben chiaro è come sia possibile pensare che l’esclusione dei key player dal summit sui social media alla Casa Bianca possa risolvere la situazione attuale.